2022-01-22
Sulla spesa decidono le Faq di Chigi
Scongiurati all’ultimo i controlli nel carrello con un post su Internet. Dall’obbligo di foglio verde sono esentate solo nove attività. E il Parlamento non potrà intervenire.Lo ha fatto davvero. Mario Draghi ha firmato ieri il dpcm con la lista dei negozi per i quali i cittadini dal 1° febbraio saranno esentati dal possesso del green pass. Si tratta di una delle norme più intrinsecamente illiberali e autoritarie, pensate, scritte e imposte da anni agli italiani.La sola idea che sia lo Stato a stabilire dove uno possa o non possa andare per usare i propri soldi (e addirittura che la mano pubblica si riservi il potere di verificare come e per cosa quei soldi siano stati spesi) spinge oltre ogni limite di accettabilità la latitudine dell’intervento statale e la compressione delle libertà personali. Torna alla mente ciò che lasciò a verbale il 16 ottobre scorso il Washington Post: l’Italia come una sorta di laboratorio politico-sociale, «sospinta in un nuovo territorio per le democrazie occidentali» anche per comprendere «che livello di controllo la società sia disposta ad accettare». Ecco le due assurdità più clamorose. La prima è stata anticipata ieri dalla Verità: la previsione di controlli a campione per verificare se il cittadino senza green pass sia effettivamente andato solo a «soddisfare le sue esigenze primarie». Invero, nel primo pomeriggio, sul sito di Palazzo Chigi è comparsa una Faq, in cui si spiegava che chi accede a esercizi commerciali per i quali non è previsto il possesso del foglio verde può comprare «qualsiasi tipo di merce, anche se non legata alle esigenze essenziali e primarie». La sensazione è di una toppa infilata all’ultimo momento, con le solite modalità giuridicamente pasticciate, anche perché l’articolo 1 del dpcm è chiaro: si entra solo nei negozi al dettaglio per «esigenze alimentari e di prima necessità». La seconda assurdità è una novità delle ultime 24 ore. In prima battuta, era stata prevista un’esenzione da obblighi particolari per chi dovesse recarsi alla posta o in banca a ritirare la pensione. Incredibilmente, nella versione finale, l’esenzione è saltata. E dunque il no vax non potrà nemmeno ritirare la pensione, a meno di possedere ed esibire un green pass «base» (quello ottenibile anche attraverso l’effettuazione di un tampone). Scorrendo il testo del provvedimento, le attività esenti da green pass sono quelle legate a «esigenze alimentari e di prima necessità»; «esigenze di salute»; «esigenze di sicurezza»; «esigenze di giustizia» («per la presentazione indifferibile e urgente di denunzie»). In pratica, non servirà il green pass negli ipermercati, nei supermercati, nei discount di alimentari, nei minimercati, e nei negozi di cibo e prodotti per animali domestici. Non servirà neppure alle pompe di benzina, nei negozi di articoli igienico-sanitari e ortopedici e «di medicinali in esercizi specializzati come farmacie e parafarmacie». Esclusi anche gli ottici e gli acquisti di combustibile per riscaldamento a uso domestico.Per quel che riguarda l’elenco preciso delle attività, vengono - per così dire - «salvate» nove categorie: «commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (escluso in ogni caso il consumo sul posto)»; «commercio al dettaglio di prodotti surgelati»; «commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici». «commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati»; «commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari»; «commercio al dettaglio di medicinali»; «commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati»; «commercio al dettaglio di materiale per ottica»; «commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento». In sostanza, servirà il green pass base anche per andare dal tabaccaio per comprare le sigarette. Stessa cosa per libri e giornali. Ciascuno comprende che non ci sia nessuna giustificazione scientifica possibile (altro che scienza, siamo alla fantascienza), e che l’intenzione sia esplicitamente quella di mortificare ed escludere dalla vita civile un pezzo della popolazione. Si noti bene: tutto ciò avviene tramite dpcm, cioè un atto non soggetto a passaggio parlamentare.
Sergio Mattarella con Qu Dongyu, direttore generale della FAO, in occasione della cerimonia di inaugurazione del Museo e Rete per l'Alimentazione e l'Agricoltura (MuNe) nella ricorrenza degli 80 anni della FAO (Ansa)
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