2023-04-17
Sui migranti il Pd sgambetta i suoi sindaci
Pur di seguire i diktat ideologici di Elly Schlein, le Regioni di sinistra rifiutano soldi e mezzi per fronteggiare l’emergenza clandestini, destinati dal governo agli amministratori locali. I quali, al contrario della segretaria, conoscono i disagi dell’accoglienza senza limiti. Pur di seguire l’ideologia sono disposti a danneggiare pure i loro elettori. Anche con la segreteria Schlein, il Partito democratico non sembra aver trovato il modo per riempire il vuoto pneumatico di idee che da anni lo affligge. Così, al solito, non trova di meglio che appigliarsi ai migranti. L’ottima Elly, tornata fresca dalle vacanze, si è lanciata in una feroce battaglia a difesa della protezione speciale che il governo ha deciso di abolire. «Penso che sia una vergogna cercare di nuovo di far pagare sulla pelle delle persone più fragili l’incapacità di questo governo di costruire delle politiche migratorie», ha detto la segretaria con l’asterisco. «Stanno cercando di far tornare i decreti sicurezza di Salvini anche su aspetti come quelli dell’abolizione della protezione umanitaria su cui per altro c’erano state criticità sollevate dalla Corte Costituzionale». Ora, con tutta evidenza la Schlein non sa che cosa sia la protezione speciale o più facilmente finge di non saperlo. Trattasi, per la precisione, di un istituto che non è regolamentato a livello comunitario, dunque non è presente nel resto d’Europa. Alcuni Stati adottano forme cosiddette di «protezione complementare» in parte simili ma altri (la maggior parte, a cominciare dalla Francia) non ne hanno alcuna. In Italia per molti anni si è abusato dello strumento: poiché non si riuscivano a rimpatriare gli stranieri irregolari, si concedevano loro permessi speciali di cui, nel tempo, hanno beneficiato anche criminali, stupratori e assassini.Nel 2020 la protezione speciale è stata riformata: si è tramutata in un permesso biennale con possibilità di conversione in permesso lavorativo. Negli ultimi quattro anni la quota media di beneficiari che hanno effettuato tale passaggio virtuoso è stata del 5,9%: un fallimento. A che cosa serve allora mantenere la protezione speciale? A nulla, nel migliore dei casi. Nel peggiore, a consentire a qualche malfattore di aggirarsi liberamente per le strade. A quanto pare, però, ai vertici del Pd la realtà quotidiana delle nostre città interessa poco. Non dovendo gestire il disagio e i problemi concreti, possono liberamente pontificare e fingersi compassionevoli e umani. Le priorità cambiano quando i sinceri progressisti si trovano ad amministrare le città. In quel caso, dovendo rispondere ai cittadini, sono costretti a scendere sulla terra. Capita a Torino, dove il sindaco Stefano Lo Russo approva lo sgombero di una decina di famiglie rom dalle case popolari occupate spiegando che è l’unico modo per tutelare le fasce più deboli della popolazione. Succede a Firenze, dove Dario Nardella si lamenta per l’eccessiva presenza di minori stranieri non accompagnati (che l’Italia deve accogliere per forza in virtù di una legge voluta dai dem). «Sul nostro territorio la situazione dei minori non accompagnati è drammatica, non reggiamo più, le strutture sono piene», si lagna il sindaco di Firenze supportato dal collega Matteo Biffoni di Prato, il quale per giunta è responsabile immigrazione dell’Anci. È successo nei mesi passati anche ad Ancona e Livorno: quando il governo ha deciso di deviare le navi delle Ong nei loro porti, i sindaci si sono largamente lamentati. Accade ogni volta che dalla teoria bisogna passare alla pratica: i sedicenti buoni scoprono che l’accoglienza è complicata, e se possono cercano di limitarla o pretendono aiuti dal governo. Ed ecco la parte più incredibile della faccenda: quando dalle istituzioni nazionali arriva un supporto, il Pd per ideologia lo rifiuta, danneggiando così i suoi amministratori (oltre che i cittadini). Ieri ne abbiamo avuto un esempio lampante. La presidenza del Consiglio ha emesso una ordinanza firmata dal capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, contenente le «prime disposizioni urgenti per fronteggiare lo stato di emergenza in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo». Il provvedimento nomina Valerio Valenti, attuale capo dipartimento Immigrazione al Viminale, commissario delegato alla gestione della emergenza migratoria. Che cosa significhi è presto detto: il commissario e la sua struttura potranno operare in deroga alle disposizioni vigenti, velocizzando così le procedure di accoglienza e controllo. Inoltre, con l’ordinanza di ieri il governo stabilisce «a carico del Fondo per le emergenze nazionali un primo stanziamento straordinario, pari a 5 milioni di euro, volto all’attivazione e all’avvio delle prime misure maggiormente urgenti, rinviando a successive determinazioni la quantificazione delle ulteriori risorse finanziarie necessarie». Insomma: più soldi e più mezzi per fronteggiare l’aumento degli sbarchi, cioè più o meno ciò che sindaci come Nardella hanno chiesto. Ed ecco l’aspetto curioso. A sottoscrivere la nuova misura sono state soltanto alcune regioni: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia e le Province Autonome di Trento e di Bolzano. Chi manca? Le Regioni governate dalla sinistra. La coincidenza è troppo vistosa per non essere figlia di una scelta politica. A quanto pare, dunque, pur di contrastare le politiche migratorie del governo, i democratici hanno deciso di rifiutare anche un provvedimento che offre alle Regioni più soldi e più capacità operative (e ai disperati in arrivo più posti e assistenza). Sembra un po’ l’atteggiamento del marito che per fare dispetto alla moglie si taglia gli attributi: chissà, magari rientra nella fluidità tanto cara al Pd.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.