Stranieri malvagi e luoghi maledetti: quando il radical chic muore sullo schermo

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Paura del diverso? Ma quando mai. Confini da non attraversare, antiche divinità da rispettare, luoghi che sarebbe meglio non profanare? Roba da bifolchi superstiziosi. Del resto «il razzismo si cura viaggiando», no? Non nei film. O, meglio, nella maggior parte dei film, quelli almeno non esplicitamente pensati per dispensare una morale buonista. Ma, pellicole impegnate a parte, le leggi del grande schermo sono chiare: essere troppo emancipati e fiduciosi nel prossimo non paga mai. E, spesso, il radical chic è quello che fa la fine peggiore di tutte.

No al culto del Papa: non è un capo assoluto
È vincolato dalle leggi naturali e divine, ma anche dal diritto canonico. Che gli vieta ogni «abuso d’ufficio».
Meno liturgia, più piazza (e guerra). Il Papa à la carte dei progressisti
Luca Casarini (Ansa)
Tra editoriali e ospitate tv, è delineato l’identikit del pontefice sognato dalla sinistra. L’ala Luca Casarini-Corrado Formigli spinge per il «pontefice da campo». Il clan «Repubblica» lo vuole anti sovranista. Avanza il partito pro donne.

Lo ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo nel corso della sessione plenaria dell'Eurocamera a Strasburgo.

Il «regalo» finale del pontefice è un conclave che rischia il pantano
Cardinali (Ansa)
I porporati sono stati presi dalle «periferie», sconosciuti gli uni agli altri, proprio per dividere l’assemblea. O si chiude in 24 ore un accordo di massima, o l’elezione si complicherà. Nel collegio serpeggia il malcontento.
Le Firme

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