2024-12-29
A Strade sicure non si può rinunciare
Un milione di controlli, 197 persone fermate, arrestate o denunciate: il bilancio 2024 dell’operazione, limitato alla Lombardia e al Trentino-Alto Adige, parla chiaro.Sono passati ormai 16 anni da quando il quarto governo di Silvio Berlusconi decise di istituire l’operazione Strade sicure per sostenere la pubblica sicurezza grazie all’aiuto dei nostri militari. All’epoca fu duramente criticata anche da Antonio Di Pietro e da Pier Ferdinando Casini, ma fu difesa sempre a spada tratta dall’attuale presidente del Senato, Ignazio La Russa. Spesso osteggiata nel corso degli anni, in realtà è stata sempre sostenuta anche dai governi di centrosinistra, che pur magari ridimensionandola, non hanno mai deciso di cancellarla. In questi anni è servita anche durante manifestazioni internazionali come Expo 2015 e tuttora viene utilizzata dai prefetti per tutelare l’ordine pubblico, nel tentativo di sostenere le forze dell’ordine anche contro casi di microcriminalità. I dati del 2024 parlano chiaro. Un milione di controlli a persone e veicoli, 197 persone fermate, arrestate o denunciate: questi alcuni significativi numeri delle attività svolte nel 2024 dal Raggruppamento Lombardia, Trentino-Alto Adige, a testimonianza dello sforzo quotidiano dei militari italiani impegnati nell’operazione Strade sicure. Nel corso dei 12 mesi di questa intensa attività operativa, oltre 900 donne e uomini dell’Esercito sono stati impiegati nell’operazione avviata nel 2008 e più volte prorogata nel corso degli anni, volta a contrastare la criminalità, garantire la sicurezza di obiettivi sensibili, assicurare il controllo costante del territorio, prevenire e contrastare la condotta di reati, operando in perfetta sinergia con le forze di polizia.Il Raggruppamento - sotto la guida del colonnello Roberto Spampanato, comandante del 10° reggimento genio guastatori di stanza a Cremona - ha lavorato sotto il comando del generale di divisione Michele Risi, comandante delle truppe alpine, coordinandosi con le prefetture e rispettive questure di Milano, Como, Bergamo, Brescia, Monza Brianza, Bolzano, Varese e Sondrio durante il periodo del vertice G7. E proprio il comandante delle truppe alpine - al termine dell’anno 2024 - ha voluto personalmente rivolgere il suo ringraziamento a tutto il personale dell’Esercito impiegato nell’operazione in questi mesi per la costante professionalità e l’elevata motivazione dimostrata, sottolineando «l’orgoglio per le importanti attestazioni di stima e riconoscenza ricevute da parte delle autorità locali, ma soprattutto dal senso di gratitudine dimostrato dalla popolazione nei confronti dell’Esercito». In questi mesi è stato svolto un significativo lavoro che ha visto modificare il dispositivo schierato prevedendo meno presidi statici a favore di pattuglie più dinamiche, sia appiedate che a bordo dei mezzi.L’operazione Strade sicure, fu istituita esattamente il 4 agosto 2008 (con la legge n.125 del 24 luglio 2008) per assicurare il presidio del territorio e delle principali aree metropolitane e la sorveglianza dei punti sensibili per la comunità nazionale. Dal mese di aprile i militari sono stati impiegati anche per la sicurezza dei principali nodi ferroviari e i militari sono stati impiegati presso le stazioni di Milano Centrale, Garibaldi e Rogoredo. In questo ultimo anno, il Comando del Raggruppamento - che ha sede presso la storica Caserma Santa Barbara di Milano - è stato sotto la responsabilità anche del 3° Reggimento artiglieria da montagna e del 7° Reggimento alpini.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)