2024-03-19
Solita litania da Stellantis e Renault: «Altri incentivi per l’auto elettrica»
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Carlos Tavares rassicura sull’Italia e poi chiede sussidi al governo. Luca De meo si rivolge all’Ue.Era evidente che si sarebbe arrivati a questo bivio per la transizione verso la mobilità elettrica: o spostare molto in avanti l’addio all’endotermico, o, per rispettare i target di Bruxelles, dare generosi finanziamenti alle case automobilistiche. È da tempo che i maggiori gruppi dell’automotive europeo, stretti d’assedio dalla concorrenza cinese, insistono su questo tema ma ieri Stellantis e Renault sono tornati a battere cassa, in modo più esplicito. Il tono è quasi ultimativo: l’industria fa la sua parte per centrare le scadenze ma serve un impegno economico da parte dei governi. A parlare sono stati i rispettivi Ceo, Carlos Tavares, dalle colonne del Sole 24 Ore mentre Luca De Meo si è affidato al Financial Times. Il numero uno di Stellantis, ha annunciato la presentazione a breve di un piano per la realizzazione di un «automotive park» con Mirafiori che oltre a «hub per la mobilità sostenibile, sarà sempre un centro di produzione, dalle 500 elettriche, grazie agli incentivi, alle Maserati elettriche, all’assemblaggio dei cambi doppia frizione elettrificato per tutto il gruppo». Inoltre la realizzazione, nel Paese, di due delle tre gigafactory per la produzione di elettriche. Tavares smentisce i rumors di un disimpegno dall’Italia, garantendo che rimane «un pilastro» del gruppo. Poi però l’affondo. Precisa che l’Italia ha un nodo da sciogliere: «Ha una quota di segmento B (ovvero le compatte) più grande se confrontata con quella di altri Paesi europei. Questo dice che la questione dell’accessibilità è molto importante per le famiglie italiane». Tavares, a questo punto diventa più esplicito: «Noi stiamo investendo pesantemente nella mobilità pulita in Italia. Ma all’inizio di questo processo, la produzione è più costosa». E striglia il governo: «I sussidi per l’acquisto di auto elettriche che produciamo in Italia sono stati annunciati molte volte, ma non sono stati ancora implementati. In questo modo noi perdiamo l’occasione di produrre più EV in Italia». Tavares sollecita il governo italiano ad «aiutare i consumatori perché le auto elettriche costano di più di quelle a combustione interna e il mercato italiano, per la sua specificità, va aiutato più di altri».Non poteva mancare la critica all’ipotesi dell’apertura a un costruttore cinese che, avverte Tavares, «indebolirebbe» Stellantis in Italia e di conseguenza «non aiuterebbe il Paese».Il Ceo di Renault e presidente di Acea (l’associazione europea dei produttori di auto), Luca de Meo alza il tiro e chiama in causa le istituzioni europee che dovrebbero stanziare fondi comunitari per finanziare gli incentivi alle elettriche, sostenere la creazione di una filiera delle materie prime e la realizzazione delle infrastrutture di ricarica. Il manager critica la politica dei divieti senza una strategia di sviluppo e soprattutto senza aiuti economici mentre «sembra che la Cina stia distribuendo sussidi sempre maggiori ai propri costruttori». E ricorda che anche negli Usa «sono stati concessi 40 miliardi di dollari in crediti d’imposta per lo sviluppo di tecnologie produttive verdi». L’Europa invece che fa? L’indagine sui sussidi finora non ha partorito nulla, eventuali dazi arriverebbero in ritardo e per de Meo, rischiano anche di essere un boomerang. «Chiudere completamente la porta a Pechino sarebbe la peggiore risposta possibile». Inevitabili le ritorsioni. La via d’uscita è «giocare con i cinesi e trovare un modo per affrontarli». Del resto questi «sono pronti a raggiungere un accordo». Ma anche in questo Bruxelles è in ritardo.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.