2024-06-29
Spunta un’altra indagine su Vannacci
Roberto Vannacci e Matteo Salvini (Ansa)
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per falso in atto pubblico legato ai rimborsi delle cene a Mosca. Il generale: «Chiacchiere da bar, non mi è stato notificato nulla».Il gong del sistema a orologeria della giustizia italiana è scoccato ieri: il generale Roberto Vannacci, che, fresco di elezione, è riuscito a malapena a sedersi sul suo scranno al Parlamento europeo, nelle prossime settimane potrebbe ricevere una convocazione come persona indagata dai pubblici ministeri di Roma che l’hanno iscritto per falso in atto pubblico in relazione alle spese effettuate nel periodo in cui era in servizio a Mosca. Fatti sui quali ha già aperto un fascicolo anche la Procura militare nel febbraio 2024. Tra le irregolarità contestate spiccano indennità di servizio percepite in modo illecito per i familiari (perché moglie e figlie non sarebbero state a Mosca nel periodo considerato o, almeno, le date dei visti di ingresso e di uscita dalla Federazione russa non coinciderebbero con quelle indicate nelle richieste di rimborso), una spesa da 9.000 euro legata all’auto di servizio che non sarebbe stata autorizzata (su questa contestazione c’è anche una segnalazione alla Procura della Corte dei conti) e rimborsi per eventi e cene che non sarebbero mai avvenuti.Il periodo preso in esame dagli ispettori ministeriali è quello compreso tra febbraio 2021 e maggio 2022. Poi Vannacci venne espulso dal Cremlino insieme con altri 23 diplomatici e militari italiani in risposta all’analoga mossa dal governo Draghi dopo l’invasione dell’Ucraina. Una delle cene contestate si sarebbe svolta nell’alloggio di servizio il 23 maggio 2022, quindi, secondo gli ispettori ministeriali, il giorno seguente rispetto alla decisione di Mosca di espellere i militari italiani. La stessa data in cui risulterebbe eseguito il trasloco dei mobili e delle masserizie dall’abitazione indicata per la cena.E, così, Vannacci si trova al centro di un ennesimo procedimento giudiziario, dopo quelli aperti sui contenuti del suo libro Il mondo al contrario che è al centro di due fascicoli (uno della Procura militare, che si è vista rigettare una richiesta di archiviazione dal gip, e uno dei pm di Piazzale Clodio) per istigazione all’odio razziale (la notizia, coincidenza, uscì proprio dopo le indiscrezioni pubblicate dalla stampa su una sua possibile candidatura con la Lega). Dopo la pubblicazione del libro, che su Amazon è diventato un bestseller, il generale fu trasferito, poi sospeso dall’impiego «per gravi violazioni disciplinari» e infine destituito dal comando. Il militare ha poi dovuto affrontare un procedimento penale per una querela sporta nei suoi confronti dalla pallavolista Paola Egonu che era citata nel libro: il gip ha mandato in archivio il fascicolo ritenendo il passaggio sulla Egonu «inopportuno ma non denigrante». E dopo l’elezione è arrivata la nuova tegola. «Non abbiamo notizia formale della chiusura dell’inchiesta amministrativa militare», ha replicato ieri l’avvocato Giorgio Carta, che difende Vannacci, aggiungendo: «E non abbiamo ricevuto alcuna notifica formale da parte della Procura ordinaria, quindi nemmeno conosciamo quali sarebbero le condotte eventualmente ancora contestate. Possiamo però dire che le accuse apparse a suo tempo sulla stampa erano infondate e abbiamo già dimostrato che tutte le irregolarità di cui si era parlato non erano tali». «Sono serenissimo, siamo davanti a chiacchiere da bar», ha affermato Vannacci, che ha liquidato la questione precisando che «non ci sono notifiche e non c’è nulla di nuovo dal punto di vista formale. A fine febbraio era uscita la stessa notizia, ma a noi non è arrivato nulla».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.