
«Qui c’è molta attenzione sull’Italia». Rimpatriata con il responsabile della sanità Usa.Tra la folla dello United Center di Chicago, che ospita in questi giorni la convention dei democratici americani, spunta a sorpresa Roberto Speranza, le cui foto dagli spalti rimbalzano in questi giorni sui social. «Chicago è la città del vento. E forse proprio da qui può partire una stagione nuova per gli Stati Uniti», racconta l’ex ministro della Salute in un suo diario online. Nessuno lo riconosce, ma «quando i delegati che incontro capiscono che sono italiano tirano fuori sempre un bellissimo “uaooo!”»; il che è sufficiente per dare a Speranza «la conferma del fatto che tra il nostro Paese e gli Stati Uniti ci sia un rapporto speciale». All’agenzia Nova, l’ex ministro rivelerà in seguito di aver riscontrato «molta attenzione attorno a ciò che succede in Italia»: «I delegati sanno bene che oggi al governo ci sono gli amici di Trump, e che noi stiamo lavorando per costruire una alternativa». Tra gli oratori, quello che sente più affine è Bernie Sanders, al punto che Speranza si lancia in un paragone impegnativo: «Qualcuno dice che Bernie è il Bersani dei democratici americani. Non so se sia vero sinceramente, ma le cose che dice mi convincono molto e le sento culturalmente vicine». Poi, mentre scambia altre impressioni con i delegati, lo raggiunge una vecchia conoscenza: Xavier Becerra, responsabile della sanità dell’amministrazione Biden. «È il loro ministro della salute. Abbiamo lavorato insieme negli anni più duri della pandemia ed è nata una bella amicizia che continuiamo a coltivare», ricorda Speranza. E con la rievocazione dei vecchi tempi del lockdown, l’atmosfera «festosa» della convention sembra virare verso qualcosa di simile alla nostalgia.
Esistono casi peggiori di quello della famiglia del bosco. A Francesca hanno portato via i figli due volte. La prima nel 2022, con un incredibile spiegamento di forze che fu mostrato da Mario Giordano a Fuori dal coro. Poi nel 2024, addirittura separando i due bambini. Ora il più piccolo è gravemente malato, e lei non può abbracciarlo.
2025-12-03
In Italia lo sport non è per tutti. Un impianto su cinque resta off-limits ai disabili
True
iStock
Nel giorno dedicato alla disabilità emergono dati che raccontano un Paese ancora indietro: oltre il 20% delle strutture sportive è inaccessibile e quasi la metà è ferma agli anni Settanta-Ottanta.
iStock
Le riserve auree del nostro Paese non appartengono alla cassa centrale ma a tutti noi.
«Vogliamo mettere le cose in chiaro. L’oro di Banca d’Italia è frutto del lavoro della nostra gente. È di sua proprietà. In Italia la proprietà di ogni immobile, automobile e barca è registrata. Perché non dovrebbe valere lo stesso per un patrimonio di quasi 300 miliardi?». Sono le dichiarazioni rilasciate al Financial Times dal capogruppo dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, primo firmatario di un emendamento alla legge di bilancio che stabilisce che «le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d’Italia appartengono al popolo Italiano».
Palazzo Koch, sede della Banca d'Italia (Ansa)
Le riserve auree del nostro Paese non appartengono alla cassa centrale ma a tutti noi.
«Vogliamo mettere le cose in chiaro. L’oro di Banca d’Italia è frutto del lavoro della nostra gente. È di sua proprietà. In Italia la proprietà di ogni immobile, automobile e barca è registrata. Perché non dovrebbe valere lo stesso per un patrimonio di quasi 300 miliardi?». Sono le dichiarazioni rilasciate al Financial Times dal capogruppo dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, primo firmatario di un emendamento alla legge di bilancio che stabilisce che «le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d’Italia appartengono al popolo Italiano».






