
«Qui c’è molta attenzione sull’Italia». Rimpatriata con il responsabile della sanità Usa.Tra la folla dello United Center di Chicago, che ospita in questi giorni la convention dei democratici americani, spunta a sorpresa Roberto Speranza, le cui foto dagli spalti rimbalzano in questi giorni sui social. «Chicago è la città del vento. E forse proprio da qui può partire una stagione nuova per gli Stati Uniti», racconta l’ex ministro della Salute in un suo diario online. Nessuno lo riconosce, ma «quando i delegati che incontro capiscono che sono italiano tirano fuori sempre un bellissimo “uaooo!”»; il che è sufficiente per dare a Speranza «la conferma del fatto che tra il nostro Paese e gli Stati Uniti ci sia un rapporto speciale». All’agenzia Nova, l’ex ministro rivelerà in seguito di aver riscontrato «molta attenzione attorno a ciò che succede in Italia»: «I delegati sanno bene che oggi al governo ci sono gli amici di Trump, e che noi stiamo lavorando per costruire una alternativa». Tra gli oratori, quello che sente più affine è Bernie Sanders, al punto che Speranza si lancia in un paragone impegnativo: «Qualcuno dice che Bernie è il Bersani dei democratici americani. Non so se sia vero sinceramente, ma le cose che dice mi convincono molto e le sento culturalmente vicine». Poi, mentre scambia altre impressioni con i delegati, lo raggiunge una vecchia conoscenza: Xavier Becerra, responsabile della sanità dell’amministrazione Biden. «È il loro ministro della salute. Abbiamo lavorato insieme negli anni più duri della pandemia ed è nata una bella amicizia che continuiamo a coltivare», ricorda Speranza. E con la rievocazione dei vecchi tempi del lockdown, l’atmosfera «festosa» della convention sembra virare verso qualcosa di simile alla nostalgia.
I governi ricordino che il benessere è collegato all’aumento dell’energia utilizzata.
Quattro dritte ai politici per una sana politica energetica.
1 Più energia usiamo, maggiore è il nostro benessere.
Questo è cruciale comprenderlo. Qualunque cosa noi facciamo, senza eccezioni, usiamo energia. Coltivare vegetali, allevare animali, trasportare, conservare e preparare il cibo, curare la nostra salute, costruire le dimore dove abitiamo, riscaldarle d’inverno e rinfrescarle d’estate, spostarci da un posto all’altro, studiare fisica o violino, tutto richiede l’uso di energia. Se il nostro benessere consiste nella disponibilità di nutrirci, stare in salute, vivere in ambienti climatizzati, poterci spostare, realizzare le nostre inclinazioni, allora il nostro benessere dipende dalla disponibilità di energia abbondante e a buon mercato.
Stéphane Séjourné (Getty)
La Commissione vuole vincolare i fondi di Pechino all’uso di fornitori e lavoratori europei: «È la stessa agenda di Donald Trump». Obiettivo: evitare che il Dragone investa nascondendo il suo know how, come accade in Spagna.
Mai più un caso Saragozza. Sembra che quanto successo nella città spagnola, capoluogo dell’Aragona, rappresenti una sorta di spartiacque nella strategia masochistica europea verso la Cina. Il suicidio chiamato Green deal che sta sottomettendo Bruxelles a Pechino sia nella filiera di prodotto sia nella catena delle conoscenze tecnologiche si è concretizzato a pieno con il progetto per la realizzazione della nuova fabbrica di batterie per auto elettriche, che Stellantis in collaborazione con la cinese Catl costruirà in Spagna.
La Cop30 di Belém, Brasile (Ansa)
Il vertice ospitato da Luiz Inácio Lula da Silva nel caldo soffocante di Belém si chiude con impegni generici. Respinti i tentativi del commissario Wopke Hoekstra di forzare la mano per imporre più vincoli.
Dopo due settimane di acquazzoni, impianti di aria condizionata assenti e infuocati dibattiti sull’uso della cravatta, ha chiuso i battenti sabato scorso il caravanserraglio della Cop30. Il presidente del Brasile Luiz Inácio da Silva detto Lula ha voluto che l’adunata di 50.000 convenuti si tenesse nella poco ridente località di Belém, alle porte della foresta amazzonica, a un passo dall’Equatore. Si tratta di una città con 18.000 posti letto alberghieri mal contati, dove le piogge torrenziali sono la norma e dove il caldo umido è soffocante. Doveva essere un messaggio ai delegati: il mondo si scalda, provate l’esperienza. Insomma, le premesse non erano buone. E infatti la montagnola ha partorito uno squittìo, più che un topolino.





