2022-01-15
Il mondo viene a patti col covid. Solo l’Italia si fa schiacciare
Da noi ai non inoculati tolgono lavoro e diritti, Londra si appresta a mollare il lasciapassare a giorni. Negli Usa Joe Biden furibondo per il no all’obbligo da parte della Corte. Anche in Francia crollano i dogmi.Nella guerra al Covid l’Italia va spedita in una direzione e il resto del mondo in quella opposta, ma purtroppo chi sta al governo e ha la responsabilità di guidare il Paese non sospetta di aver imboccato l’autostrada in senso contrario. Mi spiego. Sono di questi giorni alcune notizie che mi corre l’obbligo di mettere in fila. La prima non è di vitale importanza, ma trattandosi di stampa e per di più libera, cioè non come gran parte della nostra, ha un certo peso. Un giornale danese ha chiesto scusa ai suoi lettori per le troppe notizie imprecise riportate in merito all’epidemia. Un mea culpa insolito, con cui i vertici dell’Ekstra Bladet riconoscono di aver fallito: «Non abbiamo vigilato sulle autorità, nemmeno quando ci descrivevano i vaccini come super armi». Tradotto in linguaggio corrente: ci siamo bevuti tutte le frottole che ci hanno raccontato gli esperti e i politici e le abbiamo messe in pagina come se si trattasse di oro colato.La seconda notizia arriva dagli Stati Uniti. La Corte suprema, ovvero l’equivalente della nostra Consulta (con la differenza che rispetto alla nostra l’alta corte americana non è infestata da ex politici che ambiscono a diventare presidenti della Repubblica, ma di mestiere hanno sempre fatto i giuristi) ha abolito l’obbligo vaccinale imposto da Joe Biden nelle grandi aziende: in pratica, nessuna società può pretendere che i dipendenti si facciano somministrare il farmaco anti Covid, né possono imporre ai lavoratori dei test. A essere obbligati ai controlli e alla puntura sono solo i medici e gli infermieri, in quanto sono a contatto con i pazienti e qualora fossero positivi e asintomatici rischierebbero di contagiare i malati.Terza notizia, anticipata dal Times di Londra e ripresa non senza stupore dalla stampa nazionale, la Gran Bretagna si appresta ad abolire totalmente il green pass. In realtà, a Londra e dintorni il certificato verde non è mai realmente esistito. Dopo un iniziale lockdown, il governo di sua maestà la regina Elisabetta aveva deciso di togliere tutti i divieti, al punto che nei locali e nei ristoranti non era richiesto alcun documento e tanto meno era imposta la mascherina. Prima di Natale, con l’aumento dei positivi a seguito della variante Omicron, Boris Johnson aveva tuttavia introdotto il passaporto vaccinale per accedere alle discoteche e per partecipare a grandi eventi, disponendo che al chiuso le persone indossassero i dispositivi di protezione. Beh, dopo aver cancellato l’obbligo dei tamponi per le persone vaccinate in arrivo in Inghilterra, ora la Gran Bretagna si appresta a sbarazzarsi del green pass anche per assemblee, feste e discoteche. In pratica, a prescindere dal numero di positivi al Covid, si torna alla normalità, restituendo ai cittadini la libertà di regolarsi come vogliono. Cosa che, a dire il vero, gli inglesi avevano in pratica sempre fatto, rifiutando la maggior parte delle restrizioni. Con il risultato che, pur avendo quasi il doppio dei contagiati registrati a casa nostra, hanno una mortalità dovuta al coronavirus che in percentuale è inferiore alla nostra.Non è finita. In Francia, i tribunali di Parigi e di Versailles, con due sentenze storiche, hanno bloccato i decreti delle prefetture con le restrizioni anti Covid. In pratica, hanno dichiarato illegittimo l’obbligo delle mascherine all’aperto, ritenendolo «un’interferenza eccessiva, sproporzionata e inappropriata con la libertà individuale». A ciò si aggiunge che il Parlamento ha sostanzialmente respinto l’introduzione del green pass proposta dal governo. Fin qui quel che sta succedendo nelle democrazie avanzate, come Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, a cui l’altro giorno si è aggiunta la Spagna, Paese che per la verità non ha mai applicato grandi riduzioni delle libertà individuali. L’altro giorno il premier Pedro Sanchez è andato anche oltre, dicendo che bisogna trattare il virus come un’epidemia. Cioè, non si possono richiudere in casa le persone con la scusa del vaccino e bloccare l’economia: bisogna andare avanti, provando a convivere con il virus, senza rinunciare alle libertà fondamentali.Così, mentre la maggior parte dell’Occidente adotta una linea di realismo e concretezza, l’Italia procede in direzione ostinata e contraria, rafforzando il green pass, che da base diventa super e minacciando multe e divieti nei confronti di chi non si adegua. Già immaginiamo i pensionati a cui saranno tagliati gli assegni previdenziali e i disoccupati a cui verrà limato il reddito di cittadinanza, per non parlare dei lavoratori che saranno sospesi e lasciati senza stipendio. Dopo aver abolito, a parole, la povertà, l’aumenteranno con i fatti.