2024-11-05
Sky ripropone «Il giorno dello Sciacallo» sotto forma di serie tv
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«The day of the Jackal» (Sky)
The day of the Jackal, produzione originale, debutterà su Sky Atlantic nella prima serata di venerdì 8 novembre, cercando di tornare indietro, agli anni Settanta, alle atmosfere originali di romanzo e film, non alla sua trama. Dieci gli episodi, con Eddie Redmayne nelle vesti dello Sciacallo.Frederick Forsyth è stato un pilota, poi un giornalista, reporter negli anni per emittenti quali Reuters e la Bbc. Nel 1971, però, ha scelto di cambiare. Di provare. Un libro. Doveva essere una sorta di compendio, l'insieme di esperienze e congetture. Invece, è diventato un caso. Il giorno dello Sciacallo, osteggiato da una parte dei media, è stato tanto apprezzato da trasformarsi in una pietra miliare, cui il tempo avrebbe dato diversi adattamenti cinematografici. Il primo, nel 1973. Gli altri più tardi, libere interpretazioni alcuni, fedeli trasposizioni altri. Bruce Willis è stato lo Sciacallo, l'assassino spietato, l'uomo dai mille e finti volti, pronto a falsificare i propri documenti per ammazzare i grandi potenti della Terra. Allora, però, erano gli anni Novanta, la pellicola una reinterpretazione moderna di quel che Forsyth aveva scritto vent'anni prima. Qualcosa cui Sky, oggi, ha deciso di tornare.The day of the Jackal, produzione originale, debutterà su Sky Atlantic nella prima serata di venerdì 8 novembre, cercando di tornare indietro, agli anni Settanta, alle atmosfere originali di romanzo e film, non alla sua trama. Dieci gli episodi, Eddie Redmayne protagonista di tutti. Sarà lui lo Sciacallo, il killer, preda di Lashana Lynch, Bianca nello show. Bianca non ha alcun corrispettivo nel libro. Non è figlia di Forsyth. In qualche modo, però, somiglia alle creature che a suo tempo ha messo nel libro. Somiglia a Claude Lebel, ne ha ereditato la tigna e la determinazione. Bianca vuole lo Sciacallo. Agente dell'Mi6, l'Intelligence britannica, è disposta a tutto pur di fermare il killer. Lo tallona, cerca di penetrarne la mente, di leggerne le intenzioni. Lo Sciacallo scappa, protetto ogni volta dall'identità di qualcun altro. Charles De Gaulle, che nel romanzo è stato obiettivo del killer, non c'è. L'ambientazione è diversa. Redmayne, che nella serie serve anche come produttore esecutivo, ha spiegato come la trama originale sia stata «riconcepita perché potesse essere più contemporanea, dunque adatta ad un nuovo target». The day of the Jackal, così come Sky la manderà in onda, dovrebbe essere, quindi, un «pezzo totalmente inedito»: qualcosa di nuovo, che possa, comunque, raccontare le dinamiche dello spionaggio, non com'erano ma come sono oggi. «Ho scelto di sposare questo progetto perché mi entusiasmava l'idea di poter spendere tanto tempo a cercare di indagare l'enigma». Il furto di identità, una vita spesa ad ingannare gli altri, il puzzle che si compone sotto gli occhi dell'Intelligence, la fuga, la morte. Poi, il gran finale, in una serie che promette performance e dinamismo.
(Ansa)
«Alla magistratura contabile voglio dire che sono rimasta francamente un po’ incuriosita di fronte ad alcuni rilievi, come quello nel quale ci si chiedeva per quale ragione avessimo condiviso una parte della documentazione via link, perché verrebbe voglia di rispondere “perché c’è internet”. Dopodiché il governo aspetta i rilievi, risponderà ai rilievi, sia chiaro che l’obiettivo è fare il ponte sullo Stretto di Messina, che è un’opera strategica, sarà un’opera ingegneristica unica al mondo». «Noi siamo eredi di una civiltà che con i suoi ponti ha meravigliato il mondo per millenni – ha aggiunto Meloni – e io non mi rassegno all’idea che non si possa più fare oggi perché siamo soffocati dalla burocrazia e dai cavilli».
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(Ansa)
«È bene che la magistratura, come io auspico, esponga tutte le sue ragioni tecniche e razionali che possono meditare contro questa riforma. Ma per l’amor del cielo non si aggreghi – come effettivamente ha già detto, ammesso, e io lo ringrazio, il presidente Parodi – a forze politiche per farne una specie di referendum pro o contro il governo. Questo sarebbe catastrofico per la politica, ma soprattutto per la stessa magistratura». «Mi auguro che il referendum sulla separazione delle carriere venga mantenuto in termini giudiziari, pacati e razionali e che non venga politicizzato nell’interesse della politica ma soprattutto della magistratura. Non si tratta di una legge punitiva nei confronti della magistratura, visto che già prospettata da Giuliano Vassalli quando era nella Resistenza e ha rischiato la vita per liberare Pertini e Saragat».
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