2023-07-31
La sinistra ci marcia: rischio scontri
Il sindaco di Napoli Manfredi: «Dentro questa grande confusione si potrebbero inserire disordini sociali». Francesco Boccia: 169.000 persone trattate come fossero una rubrica telefonica.A sinistra l’inutile lagna contro il governo di Giorgia Meloni si è concentrata sull'abolizione del Reddito di cittadinanza, provvedimento annunciato per tempo e tema della campagna elettorale. L’avviso dell’Inps agli ex percettori, inviato via sms, ha dato corda alle opposizioni. Dem e ultrà rossi, come se avessero letto dallo stesso spartito, hanno intonato un coro unanime con una ouverture sulle povertà e un intermezzo sulla riforma fiscale. All’operetta ha preso parte il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia: «Hanno trattato 169.000 persone come se fossero una rubrica telefonica. Non capiscono che dietro ci sono famiglie, problemi, ansie, preoccupazioni, pericoli per la tenuta sociale». Poi, la riforma fiscale: «Un regalo a chi evade». E arriva a sostenere che «il governo strizza l’occhio a quelli che venivano chiamati furbetti ma sono solo ladri». Anche sui numeri c’è non poca confusione. Se per Boccia i fuoriusciti dal Reddito di cittadinanza sono 169.000, per Natale Di Cola, segretario romano della Cgil, la scelta del governo «coinvolgerà nei prossimi mesi almeno 175.000 persone, lasciando senza una fonte di Reddito stabile il sette per cento dei romani». E avvia uno strano pressing sul municipio della Capitale: «Ora è fondamentale che il Comune di Roma agisca nei confronti del governo per ottenere una proroga e aumenti le risorse in bilancio per contrastare la povertà». Secondo il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, l’sms dell’Inps «ha provocato confusione e disagio». Secondo Mastella sarebbe «assolutamente inutile dire agli utenti che occorre rivolgersi ai Servizi sociali dei Comuni che non hanno né gli spazi finanziari, né le possibilità materiali per far fronte a difficoltà sociali di questo tipo». Pure il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi si sente toccato direttamente: «È un fatto istituzionalmente gravissimo scaricare il malcontento delle persone sui nostri servizi sociali che non hanno strumenti e risorse». Poi però ammette di non aver ben compreso: «Se noi amministratori non abbiamo capito come gestire l’uscita dal Reddito di cittadinanza, figuriamoci i cittadini». E alimenta le tensioni: «Dentro questa grande confusione si potrebbero inserire disordini sociali». Posizione condivisa dal parlamentare del Pd Arturo Scotto: «Il taglio del reddito di cittadinanza sta mettendo a dura prova le città, soprattutto nel mezzogiorno. Il governo ha lasciato soli i sindaci a gestire la rabbia di migliaia di persone mandate sul lastrico da un giorno all’altro». Non poteva mancare il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni: «Destra sociale? Ma quando mai, questa è la destra dei grandi privilegi, quella che sta coi ricchi». E si trova in perfetta sintonia col Pd: «Il governo fa continui regali a chi evade, perseguita chi percepisce il reddito di cittadinanza ma è disponibile a condoni e rinvii sugli extraprofitti». Ha intonato la stessa solfa pure il senatore Alessandro Alfieri, dem pure lui: «Inviare come ha fatto il governo Meloni via sms alle famiglie la notizia che non riceveranno più il Reddito di cittadinanza, ovvero una fonte indispensabile di sostentamento, è cinico e crudele. La beffa è che mentre scatena una guerra tra poveri, l’esecutivo Meloni con la riforma fiscale mette mano a una serie di condoni e scudi fiscali per chi non paga le tasse». Debora Serracchiani paragona la comunicazione inviata agli ex percettori del Reddito di cittadinanza ai licenziamenti di massa delle multinazionali: «Con un Whatsapp alcune multinazionali licenziavano i propri dipendenti. Ora i patrioti dicono ai poveri e alle famiglie in difficoltà che devono arrangiarsi e lo fanno con un sms». E ovviamente prova pure lei a fare da megafono alla propaganda contro la riforma fiscale: «Evidentemente ora per il governo e per Giorgia Meloni sono più interessanti furbi ed evasori».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.