Siamo ossessionati dallo spread. Ma la botta verrà ancora dagli Usa

Siamo ossessionati dallo spread. Ma la botta verrà ancora dagli Usa
ANSA
Attenti solo al debito italiano, i media ignorano la bomba innescata che si chiama General electric: 120 miliardi di sofferenze e un effetto contagio potenzialmente globale. E pure la crisi di Deutsche Bank non va sottovalutata.
Il padre dell’eurodeputata ci accusa di non saper la matematica. Per lui la sinistra ha preso più preferenze. I dati lo sbugiardano.
La Fao delle «carestie» non digerisce i dati
Sergio Mattarella con Qu Dongyu, direttore generale della FAO, in occasione della cerimonia di inaugurazione del Museo e Rete per l'Alimentazione e l'Agricoltura (MuNe) nella ricorrenza degli 80 anni della FAO (Ansa)
L’organizzazione ha festeggiato ieri a Roma gli 80 anni dalla sua fondazione tra capi di Stato e premier. Presente anche il Papa. Ma la retorica è la stessa: la fame nel mondo resta una tragedia epocale con poche soluzioni. Dal 2000, invece, è calata del 35%.
Sette anni fa Draghi bloccava l’acquisto dei nostri Btp per un 2,4% di deficit, facendo lievitare lo spread. Parigi viaggia sul 5-6%, ma Francoforte acquista solo i suoi bond.
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