L’economista francese sostituirà Klaus Schwab alla guida dell’istituzione di Davos. Un altro ruolo prestigioso. Eppure dalla Grecia alla transizione verde, fino alla crisi energetica, è sempre riuscita a sbagliarle tutte.
Dopo migranti e Ucraina, la nuova emergenza dei dazi ha ridato fiato a quanti, come la Lagarde, da tempo vogliono rivedere i trattati per imporre rapidamente delle decisioni su tutti e 27 gli Stati. Una linea sposata anche da Mattarella. Ma che ci penalizza.
Sul «Ft» viene bollato come ingiustificato l’aumento del rendimento dei titoli pubblici di Spagna, Francia e Italia dopo gli annunci bellicisti di Ue e Berlino. Ridurre i tassi non serve: la Lagarde rinnovi i nostri Btp.
La Lagarde all’Europarlamento benedice la scalata di Orcel dicendo che all’Ue servono grandi banche. Con la scusa di costruire robuste reti di salvataggio in caso di difficoltà, si spinge per più Unione.