2020-06-03
Siamo come dei topi impauriti dal virus che ci rende schiavi di cibo e 600 euro
La gabbia nella quale siamo stati rinchiusi impoverisce ogni aspirazione sociale, rende ansiosi e soffoca le nostre emozioni.La nostra storia inizia da una bella gabbia per topi. E da uno scienziato che studiava come «condizionare» (ossia manipolare senza che alcuno se ne accorga) il comportamento umano. In fondo l'uomo è una bestia appena più complessa di un topo, e se il giochetto funziona col roditore, funzionerà anche con gli esseri umani.Prendete un bisogno primario: cibo, acqua, sicurezza; li abbiamo tutti, collegati con forti, istintivi impulsi psicofisici: fame, sete, paura della sofferenza e della morte. Questa è la materia del giochetto; per darle la forma che volete usate strumenti chiamati «rinforzi»: positivi (rassicurazione, gratificazione, approvazione sociale, status, denaro, cibo e acqua) e negativi (deprecazione, frustrazione, disapprovazione e isolamento, paura, precarietà sociale, povertà, sofferenza, dolore, fame e sete).Ed ecco il risultato: il topo nella gabbia viene addestrato a compiere una serie di atti sempre più complessi, uno dopo l'altro, in cambio di una singola e sempre più sudata pallina di cibo (il nostro «rinforzo»), ed a ripetere la stessa serie di atti più e più volte, in maniera compulsiva, sotto la pressione di un'ansia crescente. Potete risparmiare: se gli date da mangiare in maniera irregolare, a volte sì ed a volte no, il nostro topolino continuerà a ripetere la stessa serie di comportamenti in modo sempre più ossessivo, finché otterrà dalla buonagrazia dello scienziato la sua sempre più sudata pallina di cibo. Potete rubare sul peso: se affamate il topo dandogli mezza dose di cibo, esso si darà da fare ancora di più, ripetendo e ripetendo quello che volete lui faccia. Più cresce la sua fame, la sua ansia, più sarà veloce e disciplinato. Tutto è perfetto! Lo scienziato ha scoperto il modo per cambiare il comportamento del topolino, all'infinito, in modo sempre più lungo e perfezionato, in cambio di un premio sempre più aleatorio e povero. Se il topo sciopera e si ferma? Lasciate fare alla fame… lavorerà per voi.Passando dal topo all'uomo, la conferma del funzionamento del giochetto arriva veloce: qualche mio collega ha dell'humour e inserisce fra i fotogrammi di un film americano qualsiasi, a intervalli irregolari, un singolo fotogramma: «Bevete Coca Cola». Il film inizia e finisce, la pubblicità scorre troppo veloce per essere percepita dall'occhio umano ma, magia della scienza, alla fine della proiezione il consumo di bevanda gassata aumenta di più del 50%. Insisti, insisti con la prestidigitazione della tecnica, ed ecco che nascono, crescono, vanno a comando di qua e di là, creano business e imperi bisogni antichi e soprattutto nuovi, sempre di più, sempre più invasivi ed onnipervadenti. Chi di noi si sognerebbe di non avere non dico un automobile, ma almeno uno smartphone, come i profughi dal Ghana?Bene: che c'entra tutto questo con la mitica «pandemia»? Tutto. Costruite la vostra gabbia, le cui pareti sono fatte di interminabili e ossessive litanie esorcistiche a canali unificati, di immagini reiterate all'infinito di processioni di camion dell'esercito che esibiscono bene in vista bare di «morti per Covid-19», di statistiche fenomenali per cui ogni morte che veda anche la presenza del Covid diventa parte di una numerazione iperbolica che attesta come il mondo intero gema, per la prima volta nella storia, sotto il tallone di questo Cavaliere dell'Apocalisse. Mentite, per omissione. Non date ad esempio le cifre dei morti per incidenti stradali in questi stessi mesi, ché vi rovinate il giochetto. Mettete il vostro topo - ognuno di noi - in questa gabbia e iniziate a manipolarne la paura: cambiatene le regole di vita, impoveritene l'esistenza quotidiana, spezzatene i legami personali reali, massacratene il lavoro e il futuro e lasciatelo solo in casa di fronte all'unica fonte di verità e di cibo: i mass media e la buona grazia/carità dello Stato. Riempite l'unica finestra che il topo umano ha verso il mondo (la Tv) di spazzatura di serie D narrante disastri, cataclismi, invasioni di zombie, malattie fuori controllo, violenza e sangue. Aggiungete una lunga, coltivata incapacità di capire e gestire - quindi anche contenere e superare, da bravi consumatori compulsivi di inutilità - le proprie emozioni: les jeux sont faites!Avrete masse di profughi urbani che dietro alle porte sbarrate delle proprie case vi imploreranno per avere un pacco alimentare e 600 euro; ogni tanto dategliele, ma in maniera irregolare, così per tenerli sempre sulla corda, nell'ansia per il domani. Avrete gente che è convinta di salvarsi la vita solo se tiene la mascherina anche in cima al Monte Bianco. Avrete un mondo di schiavi ossequienti e delatori, ben addestrati ad attendere il bollettino delle cose da fare dal tiggì.Il nostro scienziato? Si chiamava Burrhus F. Skinner (1904-1990). La sua Bibbia allucinata, Walden due, o l'utopia di una nuova società non viene più ristampata da anni.Benvenuti, tutti, nella più grande gabbia per topi del mondo «and the show must go on».