2023-10-31
Sì alla manovra senza emendamenti. Giallo sul taglio dei fondi ai disabili
Giancarlo Giorgetti (Ansa)
Tiene l’accordo dei partiti: stop alle modifiche. Non è chiaro se le risorse per l’inclusione verranno irrobustite. Il ministro Alessandra Locatelli: nessuna decurtazione. Via l’obbligo di pensione integrativa per gli agenti assicurativi.Alla fine, ma i dubbi erano rimasti davvero pochi, è passata la linea Meloni: salvo piccoli cambiamenti che lasciano inalterati i saldi di bilancio, la manovra resterebbe (in serata ancora non c’era un testo pubblico, quindi l’uso del condizionale è d’obbligo) quella circolata nella bozza del fine settimana e i partiti si impegnano a non presentare emendamenti. I motivi, noti, sono stati ribaditi dal presidente del Consiglio nel vertice di maggioranza. L’obiettivo politico, avendo Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia preso un impegno condiviso, è quello di mostrare compattezza, ed evitare polemiche esterne che sicuramente saranno alimentate dall’opposizione. Il senso della manovra resta quello della responsabilità. A far di conto ci avrebbe infatti pensato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha ribadito che con le risorse a disposizione è stato fatto il possibile, che bisogna tener conto dei mercati e delle richieste che arrivano dall’Unione Europea. La Lega, per esempio, esprime soddisfazione perché nell’accordo finale, l’ultima limatura, è stata eliminata la norma che velocizzava la possibilità per l’Agenzia delle Entrate di verificare le disponibilità nei conti degli evasori e perché da quota 104 si è tornati a quota 103. Certo restano le penalizzazioni per chi esce prima dal lavoro (62 anni più 41 di contributi) sulle finestre e sull’assegno calcolato con il contributivo che non può superare i 2.250 euro lordi al mese, ma non si poteva fare diversamente. Anche per i tagli alle rivalutazioni che andranno colpire chi guadagna più di 2.200 euro lordi al mese e che ieri hanno provocato le proteste dei sindacati dei medici (in realtà colpiti anche dai tagli che riguardano circa 300.000 dipendenti pubblici compresi insegnanti, dipendenti degli enti locali e ufficiali giudiziari) e che potrebbe innescare uscite in serie dal Servizio sanitario nazionale. «La Lega è soddisfatta dell’accordo trovato sulla manovra di bilancio», spiega Riccardo Molinari, il capogruppo del Carroccio alla Camera, «l’obiettivo sulle pensioni resta arrivare a quota 41 entro la legislatura».Cosa cambia rispetto all’ultima bozza? Sicuramente è saltato l’obbligo di iscrivere gli intermediari assicurativi all’Enasarco con la conseguente partecipazione alla pensione integrativa dell’ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio. Giallo invece sulla norma che prevede una riduzione delle risorse per i disabili con la creazione di un fondo ad hoc e l’eliminazione di singoli provvedimenti che prevedevano risorse superiori. Dalla maggioranza parlano di razionalizzazione e assicurano che alla fine non c’è nessuna decurtazione di importi. Mentre il ministro responsabile, Alessandra Locatelli, spiega: «Il fondo sulla legge delega è sempre lo stesso che era dotato di 350 milioni fino all’anno 2026, poi dal 2027 sarà di 300. Questo fondo sarà incrementato di 85 milioni a partire dal 2026. Una rimodulazione che si è resa necessaria per garantire l’operatività della riforma che parte tra tre anni». Così come in mancanza di un testo definitivo diventa difficile capire se realmente è prevista una riduzione dei fondi per le Regioni. Capitolo fisco. Viene confermato il taglio del cuneo fiscale per tutto il 2024 di sei punti per i lavoratori che hanno un reddito fino a 35.000 euro e di sette per i redditi fino a 25.000 euro. La misura deve essere letta insieme alla revisione degli scaglioni Irpef, che con un decreto attuativo della delega fiscale, approvato il 16 ottobre, prevede l’accorpamento dei primi due scaglioni. E dunque, per i redditi fino a 28.000 l’aliquota sarà del 23%, dai 28.001 ai 50.000 euro si passerà al 35% e oltre i 50.000 euro si avrà una tassazione del 43%. Il vantaggio maggiore viene dunque concesso ai redditi medio bassi, fino a 28.000, dato che con la precedente suddivisione, l’Irpef era pari al 25%. Con l’attuale modifica l’aliquota si abbassa invece di due punti percentuali. A questo si deve aggiungere un taglio del cuneo fiscale e dunque una busta paga più pesante a fine mese. Meno bene invece per i redditi medio alti dato che, a fronte di un tassazione invariata, si riducono le tax expenditure. Il governo ha infatti introdotto una franchigia di 260 euro per il 2024 per le detrazioni del 19% (restano escluse le spese mediche). Il fringe benefit trova conferma: 2.000 per i lavoratori dipendenti con figli e 1.000 euro per tutti gli altri lavoratori dipendenti, così come l’aliquota sostitutiva ridotta al 5% per i premi di produttività. Legge di Bilancio che conferma anche le micro tasse, già presenti nelle passe bozze. E dunque aumenterà il costo del pacchetto delle sigarette, del tabacco riscaldato, trinciato, degli assorbenti, dei tamponi, delle coppette mestruali e del latte in polvere o liquido per l'alimentazione dei lattanti o nella prima infanzia. Per queste ultime categorie è infatti previsto un aumento dell’Iva dal 5 al 10%.
Giancarlo Fancel Country Manager e Ceo di Generali Italia
Rifugiati attraversano il confine dal Darfur, in Sudan, verso il Ciad (Getty Images)
Dopo 18 mesi d’assedio, i paramilitari di Hemeti hanno conquistato al Fasher, ultima roccaforte governativa del Darfur. Migliaia i civili uccisi e stupri di massa. L’Onu parla della peggior catastrofe umanitaria del pianeta.