2021-05-07
Per fare uno sgambetto alla Lega il Pd vuole «congelare» l’estate
Tra «aperturisti» e «chiusuristi», l'incertezza del premier Mario Draghi allontana i ricchi flussi turistici esteri. Il passaporto vaccinale è soltanto un pannicello caldo. Ristoratori sul piede di guerra per i lucchetti orari.Il ministro Massimo Garavaglia dovrebbe a regalare a Mario Draghi un manuale di economia del turismo, così il presidente del Consiglio si renderà conto che proclamare urbi et orbi al G20, rilanciato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio al G7, «L'Italia è pronta a riabbracciare i turisti, l'Italia è fortemente intrecciata col turismo e da lì parte la ripresa» è privo di senso se l'unica misura è il passaportino vaccinale. Mario Draghi deve barcamenarsi tra chi, le categorie economiche per prime e poi Lega e Forza Italia nel governo, gli chiede di riaprire e chi per ragioni ideologiche, il Pd sdraiato a pelle d'orso sul ministro della Salute Roberto Speranza, agita il totem del lucchetto. L'Italia è ostaggio della sinistra che per sfidare la Lega vuole tutto chiuso. SuperMario pare Penelope: disfa di notte quello che annuncia di giorno. Ulisse, cioè il turismo straniero, intanto sta facendo rotta sulle isole greche. Il capitolo riaperture sta diventando la novella dello stento che durava tanto tempo a causa del Pd che vuole umiliare la Lega facendo fallire la stagione turistica. L'ultimo calendario dice che forse dal 17 il coprifuoco potrebbe slittare alle 23, ed è una presa in giro. Dal 13 maggio però un quarto degli spettatori potrà andare al Foro Italico agli internazionali di tennis, ma niente partite in notturna perché dopo Carosello tutti a nanna. L'11 giugno si potrà assistere all'Olimpico a Italia-Turchia di calcio, ma non cenare al ristorante perché dovranno chiudere alle 18. Si torna a nuotare nelle piscine all'aperto dal 15 maggio, ma con 7 metri quadrati per ogni bagnante. Però si può tornare a fare shopping nei centri commerciali. Per le fiere, le terme, i parchi a tema bisogna aspettare il primo di luglio e forse per sposarsi c'è una possibilità dopo il 15 giugno come per le palestre. L'unica cosa certa è che dal 15 maggio ci sarà il passaportino vaccinale made in Italy (quello europeo se va bene arriva dopo il 15 giugno a turisti ormai scappati). Ci si potrà spostare tra regioni gialle se si è stati vaccinati, si è guariti dal virus cinese o si è fatto 48 ore prima un tampone. Resta da capire quale tampone. E questo vale anche per i turisti europei perché sugli americani, che intanto vanno in vacanza in Grecia e in Messico e presto in Spagna, è ancora tutto incerto. L'unica concessione che ha fatto Roberto Speranza è che sarà abolita la quarantena di cinque giorni per chi arriva dall'estero. Anche il generale Francesco Paolo Figliuolo è disposto a dare il via libera alla vaccinazione nelle piccole isole per farle diventare Covid free sull'esempio della Grecia. Resta da capire come ci si comporta con i traghetti, i treni: insomma l'isola è Covid free, ma è ancora irraggiungibile, dunque non fruibile e perciò non è un prodotto turistico. Proprio sulla fruibilità sono arrabbiati neri i ristoratori. Li hanno maltrattati con le multe, si vedono ancora penalizzati perché nel nuovo decreto sostegni i soldi saranno pochi e maldistribuiti. La loro domanda è: fateci capire. Fino al 31 maggio possono stare aperti a pranzo e a cena all'aperto e dal primo di giugno possono servire al chiuso, ma solo fino alle 18? E se il coprifuoco dovesse essere abolito che senso ha il limite delle 18? La risposta appare evidente è ideologica. Roberto Speranza nel suo libro mai nato ha scritto chiaro: «Il Covid è l'occasione per riaffermare l'egemonia della sinistra». Enrico Letta neosegretario del Pd ci crede e a Mario Draghi ha detto: «Argina il metodo Salvini». Debora Serracchiani, capogruppo per forza dei deputati dem, ha coniato il termine: «Riaperture di propaganda Lega». La sinistra al governo ha verso i ristoratori, come verso autonomi e partite Iva, il retropensiero che siano tutti potenziali evasori. Il Pd però a fronte di Matteo Salvini, ma anche di Antonio Tajani, che premono per la riapertura di tutte le attività in sicurezza e vogliono la cancellazione del coprifuoco, chiude tutto, ma dice che ha pronto un piano per il turismo. Intanto, per dirne alcune, a Firenze hanno multato Romualdo Rizzuti ristoratore che ha fatto riparare i clienti dalla pioggia sotto una tenda, alla Molinara di Verona son toccati 400 euro di multa e 5 giorni di chiusura per aver riparato all'interno i clienti dal temporale, sempre a Verona il sindaco Federico Sboarina dice che se l'Arena (massima gloria turistica) non riapre con capienza piena fallisce, a Chivasso ieri c'è scappata anche la rissa, con un cronista che s'è beccato un pugno in faccia. La polizia ha sequestrato definitivamente la Torteria che nonostante i sigilli apposti il 25 aprile aveva riaperto, e per impedire l'esecuzione si è formato un cordone di no vax a proteggere Rosanna Spatari, la titolare del bar che ha urlato contro gli agenti. Mario Draghi però dice: «Si riparte dal turismo». Anche stavolta la risposta gli arriva dai «mercati». Peter Greenberg, il guru del turismo americano, interpellato dal Messaggero spiega: «Gli americani vogliono venire in Italia, ma hanno poche vacanze e programmano a lungo tempo. L'Italia non dà garanzie sulle riaperture e così vanno in Grecia». Da Miami fanno sapere che «i clienti sono preoccupati dalla confusione dell'Italia e finiscono per scegliere il Messico o la Grecia». Dei 6 milioni che l'Italia ha di solito non ne vedremo neppure uno. Lo sanno bene all'Enit che prega di avere date certe per rassicurare i turisti, ma l'unica certezza è che il «Covid è l'occasione per riaffermare l'egemonia della sinistra». Tocca a Mario Draghi, se può, smentirlo.
Antonella Sberna (Totaleu)
Lo ha dichiarato la vicepresidente del Parlamento Ue Antonella Sberna, in un'intervista a margine dell'evento «Facing the Talent Gap, creating the conditions for every talent to shine», in occasione della Gender Equality Week svoltasi al Parlamento europeo di Bruxelles.