
Giuseppe Valditara (Ansa)
Durante la seduta delle commissioni riunite I^ e XII^ della Camera dei deputati sono stati approvati importanti emendamenti al dl Pa Bis di interesse per il sistema scolastico.

Durante la seduta delle commissioni riunite I^ e XII^ della Camera dei deputati sono stati approvati importanti emendamenti al dl Pa Bis di interesse per il sistema scolastico.
Tratto dal romanzo di Javier Castillo, «Il cuculo di cristallo» arriva su Netflix il 14 novembre. La storia di Clara Merlo, giovane medico con un cuore trapiantato e un passato da svelare, intreccia thriller e dramma psicologico tra New York e il Missouri.
Nonostante il titolo, di quelli destinati a suonare inutilmente macchinosi, piene di pretese ed ambizioni, Il cuculo di cristallo ha ricevuto un'accoglienza ormai rara. Donato Carrisi, che in Italia è stato eletto all'unanimità (o quasi) maestro di genere, lo ha incensato, e così i suoi corrispettivi stranieri. L'opera di Javier Castillo, pubblicata nel Belpaese dalla Salani, è stata celebrata come un piccolo capolavoro. Non destinato a cambiare le sorti della letteratura spagnola, per carità, ma per certo congeniato con sapienza e furbizia, in modo tale da aprire a scenari che difficilmente un lettore, da solo, potrebbe arrivare a presagire.
Fuori e dentro il Pirellone continua il boicottaggio di Federica Picchi, sottosegretario della Regione Lombardia con delega Sport e Giovani. Dopo la mozione di sfiducia espressa in Aula la scorsa settimana, con 44 voti favorevoli e 23 contrari perché avrebbe postato un video contro i vaccini, e dopo l’annuncio che resterà comunque al suo posto per decisione del governatore Attilio Fontana, si tenta in ogni modo di screditare la figura della cinquantenne consigliera in quota Fratelli d’Italia.
Ecco #DimmiLaVerità del 14 novembre 2025. Il deputato del M5s Marco Pellegrini commenta lo scandalo corruzione in Ucraina e la necessità di intraprendere un processo negoziale.
Nella giornata campale di ieri a Bruxelles non poteva mancare la figura di Ursula von der Leyen. Il presidente della Commissione è comparsa davanti al Parlamento europeo in seduta plenaria per riferire sulla riunione del Consiglio europeo del 23 ottobre scorso. La tedesca ha iniziato il suo discorso dai successi (sic) ottenuti dall’Unione europea sui temi climatici. «Dobbiamo accelerare la transizione pulita, ma anche utilizzarla per stimolare crescita e prosperità. Il lavoro per la decarbonizzazione va di pari passo con il lavoro per la nostra competitività». Sarebbe importante capire come Von der Leyen immagini di tenere insieme decarbonizzazione e competitività, che sinora hanno solo generato un originale ossimoro. Dal disastro del settore automobilistico all’aumento dei costi dell’energia, dai buchi nell’acqua di idrogeno e acciaio verde alle gigafactory immaginarie, per l’industria è tutto un calvario. Ciononostante, Von der Leyen si è poi lanciata in due o tre ardite considerazioni sul successo del modello europeo di fronte alla «sfida» (c’è sempre una sfida) climatica. La più semplice: «Da quando abbiamo introdotto il nostro sistema di scambio di quote di emissione, le emissioni nei settori interessati sono diminuite del 50%, mentre il nostro Pil è cresciuto del 27%».

