
La figura di Luciano Giorgi (padre di Francesco, già assistente dell’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri), che si va definendo come sempre più importante per fare luce nell’inchiesta su Qatargate, non è noto nella sua comunità per le partecipazione nelle due società citate ieri dalla Verità, una di relazioni internazionali e l’altra di rappresentanza di prodotti farmaceutici, ma per l’insospettabile ruolo di preside di una scuola. Luciano Giorgi è, infatti, dal 2007, dirigente scolastico a capo dell’istituto scolastico Erasmo da Rotterdam di Cisliano. Dove Panzeri, il 24 novembre 2010, si reca in visita. Accolto probabilmente proprio da Giorgi, Panzeri tenne ai ragazzi delle scuole medie, intrattenendoli con i cavalli di battaglia della sua attività politica: diritti, libertà, regole, fratellanza, Costituzione. Negli anni successivi Bruxelles è stata poi meta degli studenti della Erasmo da Rotterdam, ovviamente con visita al parlamento europeo.
Di Giorgi senior le cronache si erano occupate nel settembre 2020, quando, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole, aveva messo in isolamento due classi dell’Erasmo da Rotterdam, dopo che altrettanti studenti erano stati scoperti positivi al Covid. Giorgi aveva agito in autonomia, lasciando a casa 42 alunni. L’uomo non era nuovo ad azioni destinate a suscitare clamore. Nel 2012 infatti era stato oggetto di una contestazione per aver proposto di aumentare la produttività dei professori dell’istituto di Cisliano. Alle polemiche Giorgi aveva risposto così: «In pratica si chiede ai docenti di mettersi a disposizione per attività didattiche due ore alla settimana».
Intanto, sul fronte giudiziario, la Corte d’Appello di Brescia ha dato il via libera all’estradizione in Belgio di Maria Dolores Colleoni, moglie di Panzeri, accogliendo la richiesta del mandato d’arresto europeo. Ponendo però la condizione che qualora la donna dovesse essere condannata definitivamente, la pena sarà espiata in Italia. Però l’avvocato Angelo De Riso, uno dei difensori della donna, ha annunciato un possibile ricorso in Cassazione e ha poi aggiunto che, «se il sequestro operato a Bergamo di 17.000 euro dovesse essere un indizio di un reato a carico, è stato commesso in Italia e il Codice penale dice che quando parte dell’azione viene commessa nel territorio dello Stato la giurisdizione è del giudice italiano». Si annuncia quindi una battaglia sulla competenza a giudicare gli eventuali reati commessi dalla moglie dell’ex eurodeputato.
Luca Visentini, segretario generale dell’Ituc (Confederazione internazionale sindacati), destinatario di una donazione in contanti dalla Ong di Panzeri, ha annunciato la decisione di farsi da parte «fino alla riunione del consiglio generale della Ituc del 21 dicembre, quando la questione sarà valutata». Visentini ha poi affermato che i soldi gli sono stati dati «per rimborsare alcuni costi» della sua «campagna per il congresso della Ituc» e di aver però trasferito la somma ricevuta «al Fondo di solidarietà Ituc, per sostenere i costi di viaggio al congresso per i sindacati».






