2019-04-28
Sconti alle aziende che rimpatriano. Taglio delle imposte fino al 70%
Il decreto Crescita uscito dal Cdm prevede agevolazioni per persone e imprese. Dal super ammortamento prorogato fino a fine anno, al taglio dell'Ires. Ma soprattutto regime di favore per fermare la fuga all'estero.Gli scossoni cha hanno agitato il governo hanno distolto l'attenzione dal dl Crescita. Un decreto che si è progressivamente svuotato, passando da 1 miliardo a 800 milioni di euro, e si è concentrato, per quanto possibile, sugli incentivi fiscali per le imprese. Con alcune novità per chi decide di tornare in patria e investire pe rla prima volta in Italia.Nel dl Crescita uscito dal Consiglio dei ministri il 23 aprile sono state potenziate norme già esistenti e inserite nuove agevolazioni. Si parla infatti di un super ammortamento prorogato fino al 31 dicembre 2019, del taglio progressivo dell'Ires di quattro punti percentuali per gli utili reinvestiti e lasciati in azienda, dell'aumento della deducibilità dell'Imu che passa dal 40% al 50% per il 2019, e aumenta all'70% per il 2022, della semplificazione del patent box e degli incentivi per la ricerca e lo sviluppo. Per quanto riguarda il super ammortamento al 130% degli investimenti in beni strumentali grazie alla proroga rimane in vigore fino a fine anno. La misura risulta però essere solo per un periodo di tempo limitato e con un tetto di investimento a 2,5 milioni di euro. Restano inoltre esclusi, dall'agevolazione, l'acquisto di veicoli non strumentali all'impresa. Per quanto riguarda invece la mini Ires, è stato previsto una riduzione dell'aliquota dell'1,5% nel 2019, che farà passare il prelievo Ires dal 24 al 22,5%. Si procederà poi con un taglio dell'1% nel 2020 e nel 2021, per far arrivare il prelievo al 20,5%. Altro pacchetto di misure fiscali «pro imprese» è l'aumento progressivo della deducibilità dell'Imu dal reddito di impresa e dal lavoro autonomo. Si passa dunque dall'attuale 40% di deducibilità al 50% per il 2019, al 60% per gli anni 2020-2021 e al 70% dal 2022. A completare il quadro per le imprese ci sono altri due punti: il credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo prorogato per il triennio 2021-2023, e le modifiche al regime del patent box. Per poter dunque beneficiare della tassazione agevolata dei redditi derivanti dai beni immateriali è stato eliminato l'obbligo di interpello alle Entrate. Questo significa che i contribuenti potranno scegliere di calcolare e indicare direttamente in dichiarazione il beneficio. Oltre agli incentivi fiscali per le imprese il dl Crescita ha anche potenziato i regimi fiscali di favore per chi decide di tornare a vivere e lavorare in Italia. Per quanto riguarda i lavoratori rimpatriati (e per gli stranieri che decidono di trasferirsi fiscalmente in Italia) è stato previsto, per chi dal 2020 lascia l'estero, un incremento dal 50% al 70% della riduzione dell'imponibile. Questo significa che si pagheranno le tasse solo sul 30% del proprio ammontare per un periodo che oscilla dai cinque ai dieci anni. È stato inoltre previsto che il regime di favore deve essere esteso anche ai redditi di impresa prodotti da persone fisiche che avviano un'attività d'impresa in Italia a partire dal 2020. La durata del regime fiscale agevolato passa a dieci anni nel caso in cui il lavoratore, che torna a casa, ha un figlio minorenne a carico, o in affido preadottivo, oppure se diventa proprietario di un immobile di tipo residenziale in Italia, successivamente al trasferimento o nei dodici mesi precedenti all'arrivo. Se i figli a carico del lavoratore rimpatriato sono tre, oltre ai dieci anni di agevolazione fiscale, «concorreranno alla formazione del reddito complessivo limitatamente al dieci per cento del loro ammontare». Inoltre, se ci si dovesse trasferire in: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia si avrà diritto a una riduzione dell'imponibile del 90%. Per poter godere di questi vantaggi fiscali il lavoratore rimpatriato deve aver lavorato per almeno due anni all'estero, si deve impegnare a restare in Italia per almeno altri due anni e l'attività lavorativa che svolge deve essere fatta prevalentemente sul territorio italiano. Per quanto riguarda invece i ricercatori e i docenti il dl Crescita prevede, per chi trasferisce la sua residenza in Italia a partire dal 2020, un incremento da quattro a sei anni del regime di favore fiscale, che viene prolungato a 8, 11 e 13 anni in presenza di figli minorenni a carico o dell'acquisto di un'unità immobiliare residenziale in Italia (da tenere presente che lo schema del dl Crescita va a incastrarsi con l'impianto originario, del Dl n. 178/2010, che prevedeva per i ricercatori e docenti rimpatriati un'esenzione del 90% del reddito da lavoro). È inoltre previsto che potranno accedere all'agevolazione fiscale anche i docenti non iscritti all'Aire, che rientrano in Italia dal 2020 in poi. Unica condizione: aver avuto la residenza in un altro Stato per almeno due anni. L'obiettivo dell'articolo 5 (rientro dei cervelli) presente all'interno del dl Crescita è dunque quello di rafforzare le misure per i soggetti che aderiscono ai regimi dei rimpatriati e del rientro dei cervelli già in essere. Nel testo del decreto si legge inoltre come secondo «quanto stimato, in occasione dell'introduzione del regime agevolato in questione, si ritiene che l'agevolazione in oggetto non produca sostanziali effetti negativi sul gettito fiscale». È stato infatti stimato che «gli effetti positivi sul gettito, determinati dalla tassazione (ancorché agevolata) dei redditi dei soggetti che decidono il rientro in Italia appaiono più che adeguati a coprire gli eventuali effetti negativi».
Emmanuel Macron (Getty Images). Nel riquadro Virginie Joron
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.
Kim Jong-un (Getty Images)