2021-11-21
Scarseggiano le materie prime e sugli antibiotici scatta l’allarme
L’Aifa apre un tavolo: al momento carenti 740 medicinali (soprattutto per l’infanzia)Occhi puntati sulla mancanza di materie prime. Nessun settore si salva e se a mancare sono i chip delle auto, basterà che gli acquirenti aspettino qualche mese in più per ricevere l’ultimo modello elettrico, ma se il settore colpito è quello farmaceutico la situazione cambia.Aifa ha convocato per domani una conferenza sul «Tavolo tecnico indisponibilità» per affrontare il tema della mancanza dei farmaci nelle sue diverse declinazioni. In un documento di sintesi sui farmaci carenti, aggiornato dall’Agenzia il 19 novembre, risulta un elenco di 2.500 medicinali sul territorio italiano. L’elenco è lunghissimo, ma per la maggior parte comprende farmaci per cui è stata definitivamente cessata la commercializzazione. A destar maggiore preoccupazione ci sono invece ben 740 medicinali che risultano carenti con date a partire dal 2020 in su, per motivazioni di carattere diverso. Le cause più comuni sono: problemi produttivi, produzione contingentata, elevata richiesta, problemi commerciali. In alcuni casi si tratta di farmaci salvavita, spesso si tratta di antibiotici. Nei giorni precedenti alla pubblicazione aggiornata di questo elenco, Nomisma era già intervenuta sul tema con un Osservatorio sul sistema dei farmaci generici. In questa occasione si era espressa particolare attenzione sulla scarsità dei principi attivi. Il dito è puntato sulle delocalizzazioni viste dall’Unione europea come un vantaggio nella catena del valore ma che oggi stanno mostrando tutta la loro criticità. Oggi si stima infatti che più della metà dei principi attivi sia prodotto in Cina e in India. «Il controllo delle nuove materie prime e delle produzioni primarie da parte dei Paesi asiatici è diventata ormai un’arma di competizione letale», ha spiegato Lucio Poma, chief economist di Nomisma e coordinatore scientifico dello studio. Per questo uno degli obiettivi primari della nuova Pharmaceutical strategy europea punta a diversificare le catene di produzione e di approvvigionamento, promuovendo gli investimenti produttivi all’interno dell’Unione».Secondo un’indagine effettuata sul territorio non esiste un allarme perché non risultano inevase le richieste dei pazienti. A Roma in questi giorni le farmacie hanno avuto problemi a ordinare l’amoxicillina con acido clavulanico nella formulazione a sospensione per bambini, un antibiotico di ampio spettro molto utilizzato. La carenza di questo tipo di antibiotici anche nella versione per adulti, era già stata registrata dall’Aifa in due occasioni lo scorso inverno, a febbraio e a marzo. In questi giorni il grossista lo dà come non disponibile all’ordinazione. I pazienti hanno potuto comunque acquistare il medicinale in quanto risultano delle giacenze nelle farmacie e in ogni caso appare reperibile presso le regioni limitrofe. A Milano invece ci sono state alcune segnalazioni di genitori che hanno avuto difficoltà a rintracciare lo stesso medicinale per i propri figli malati. Il sospetto è che possa essere aumentata la richiesta a causa dell’incremento dei casi di bronchiolite, ma allo stato attuale si tratta solo di episodi. Eppure bisogna tenere la guardia alta perché la carenza di farmaci, in particolare di antibiotici, è una minaccia alla sicurezza sanitaria globale e deve essere trattata con la stessa urgenza della scarsità di cibo ed energia. La preoccupazione infatti è che possa verificarsi quello che sta succedendo anche con il resto delle materie prime. I farmacisti oggi garantiscono di risolvere le richieste con le scorte di magazzino e con farmaci generici o equivalenti. Uno studio di Bmj però ricorda come il fenomeno dei batteri antibiotico resistenti sia dovuto non solamente a un uso smodato di questi farmaci ma anche e soprattutto all’utilizzo di antibiotici inappropriati e quindi non adatti al tipo d’infezione che si intende curare.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)