2019-04-18
Santa Greta da Stoccolma è perfetta per coprire l’incapacità dei potenti
L'erede di Pippi Calzelunghe è una macchina costruita per sfruttare i sensi di colpa di chi, per l'ambiente, non ha mai fatto nulla. Serve alle istituzioni, ai banchieri e pure al Papa, che cerca il rilancio in salsa green. Un tocco di Greta e via. È meglio del Viakal, più o meno come il Mastrolindo, basta una passata e spariscono i cattivi odori. Anche le incrostazioni. La sedicenne erede di Pippi Calzelunghe, quella che vuol salvare il mondo con lo sciopero degli studenti, forse non riuscirà a ripulire il pianeta come vorrebbe. Però, nel frattempo, la stanno usando in tanti per cercare di ripulire la loro immagine: il Parlamento europeo l'altro ieri, il Senato italiano oggi, in mezzo persino il Papa e i banchieri centrali europei che l'hanno eletta niente meno che loro nuovo idolo. Del resto, chi è che oggi chi non eleggerebbe Greta Thunberg a suo nuovo idolo? Chi non scatterebbe un selfie con lei? Un clic ed è fatto: l'immagine ne guadagna. E i burattinai di Greta pure, ovviamente.Del resto, bisogna capirli: con lo sforzo che hanno fatto per costruirla... Ma sì: hanno costruito la favola perfetta (per gli allocchi) e adesso non resta che mandarla avanti, insert coin, i profitti vengono da sé. Ci sono libri da vendere, applicazioni da sviluppare, social da arare, sponsorizzazioni da acchiappare, c'è un'industria che sta crescendo sulle spalle di questa ragazzina. E pazienza se lei ha soltanto 16 anni, pazienza se è pure malata, pazienza se le escono frasi infelici come quella su Notre Dame («quella verrà ricostruita, il pianeta no»), pazienza se la tensione cui la sottopongono la fa scoppiare in lacrime davanti al Parlamento europeo: the show must go on. Lo spettacolo deve andare avanti. Ed è uno spettacolo una bambina che piange, no? Aumenta lo share. Colpisce. Commuove. Impressiona. Fa vendere di più.Ah, come siamo tutti impressionati. Come siamo tutti colpiti. Come siamo tutti commossi. Tutti lì in ginocchio davanti a Greta, o meglio al monumento che le hanno costruito attorno, impedendole di essere quello che dovrebbe essere, e cioè semplicemente una ragazzina di 16 anni. Ma lì sentite? Ah, quant'è brava Greta che si sfianca a viaggiare in treno perché l'aereo inquina troppo. E quant'è brava Greta che invita a votare alle elezioni di maggio anche per lei, che non può farlo. E quant'è brava Greta, che pubblica il libro con La Repubblica (quindi brava per definizione) e che, al medesimo giornale, spiega in una battuta (una battuta!) come si fa a conciliare scienza e religione. Ci sono filosofi che non ci sono riusciti neppure in una vita, ma che ci volete fare? Greta è brava. Infatti arriva alla stazione Tiburtina e lancia subito un appello sul clima. Se tanto mi dà tanto basta che muova un po' le trecce e ci risolve pure il problema della monnezza di Roma…Hanno costruito la macchina perfetta, sicuro. E lo hanno fatto sfruttando i sensi di colpa di chi, in fatto di ambiente, non ha fatto nulla o ha fatto solo danni. Una Pippi per dimenticare le pippe, insomma. Fateci caso: il Parlamento europeo in questi anni ha difeso l'ambiente più o meno quanto Attila difendeva i fili d'erba? Nessun problema: una photo opportunity con Greta e sarà tutto dimenticato. In Italia i problemi ambientali sono considerati più o meno come un ragù di cinghiale a un pranzo di vegani? Nessun problema: una photo opportunity con Greta e tutto passerà in secondo piano. Siamo nella civiltà dell'immagine, no? E la Pippi Calzelunghe formato green è l'immagine perfetta per coprire ogni tipo di nefandezza. In queste ore in Veneto si stanno scoprendo percentuali di veleni nelle acque devastanti, l'inquinamento si sta allargando in tutte le Regioni del Nord, nel frattempo 5 miliardi per i disastri ambientali sono fermi al ministero per via di un algoritmo. Ma oggi il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, metterà in posa i suoi cognomi al fianco di Greta. Et voilà, noi saremo subito ambientalisti. C'est plus facile.Ma sì, è più facile. Anche il Papa, per dire. Con i minori ultimamente in Vaticano hanno avuto qualche problema, il convegno mondiale contro la pedofilia si è chiuso senza clamorosi successi, che cosa c'è di meglio che un bell'incontro con la meglio gioventù del pianeta? «Vai avanti Greta», pare abbia detto Francesco. Messaggio non propriamente rivoluzionario, ma sintetico quel che basta per uno spot. Che, fra l'altro, serve anche per rilanciare la vena verde di questo Papato, che dopo il boom mediatico dell'enciclica in salsa Legambiente rischiava di perdere qualche colpo. Che cosa c'è di meglio, allora, che assoldare alla causa vatican-green il nuovo volto dell'ecologia mondiale, la salvatrice del pianeta, in arte Santa Greta da Stoccolma? Del resto quest'ultima, sapendo benissimo come conciliare scienza e religione, avrà pure qualche dritta importante da dare al Papa. Oltre naturalmente a quella che aveva scritta sul cartello in piazza san Pietro: Join The Climate Strike, unisciti allo sciopero per il clima. Meglio che andare a messa, insomma. In ogni caso è chiaro che Greta conviene a tutti. Conviene alle istituzioni, ai parlamenti, ai deputati, ai banchieri centrali, perfino al Papa, per non dire dei suoi genitori e di coloro che la stanno manovrando alla perfezione: in questo momento la ragazzina con le trecce è una specie di Re Mida a basso impatto ambientale, tutto quello che tocca diventa oro, naturalmente in forma ecosostenibile e senza rifiuti industriali. Greta è un giocattolo perfetto che produce soldi, affari, diritti d'autore, che smuove interessi e che è perfettamente funzionale a coprire le magagne degli adulti. Basta mettersi in posa vicino a lei e si viene perdonati di tutto. Vedrete che tra un po' la vedremo invitata a Davos o magari al G7 a spiegare ai grandi della Terra come lo sciopero degli studenti potrà salvare il pianeta. E loro fingeranno di starla a sentire. Fingeranno di crederci. Le diranno brava, bis, vai avanti ancora. E tutti ad applaudire, anche quando lei si metterà di nuovo a piangere a dirotto. Senza capire che così stanno facendo il suo male. Mica solo il loro. E il nostro.