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Analisi dei primi sette mesi dell’anno a Piazza Affari. Stellantis paga le difficoltà internazionali del settore. Mentre gli istituti di credito mostrano una netta ripresa.
Dopo il crollo del 5 agosto, il Nikkei è risalito: ora è a sei punti dai massimi storici. Il Paese beneficia di riforme che aumentano la redditività delle imprese e di prezzi convenienti. Però pesa la dipendenza dai capitali esteri.
  • John Elkann lancia un altro piano per sostenere le azioni della cassaforte di famiglia mentre i titoli della casa automobilistica crollano. Trova conferma la notizia anticipata da Lettera 43: fallisce l’«operazione simpatia» verso il governo che doveva portare la nuova Ita fra i grandi sponsor della Juve.
  • Tassi Bce: un sondaggio di Bloomberg fra banche e operatori ipotizza sei tagli entro il 2025.

Lo speciale contiene due articoli.

  • Missione compiuta per l’esecutivo: i profitti di Siena a metà anno crescono dell’87%. Aumenteranno le cedole (il Tesoro ha il 26%) e il titolo guadagna il 9%. Ora è possibile parlare di acquisizioni, ma attenzione a Unipol.
  • Borse: Tokyo rimbalza e cala l’indice Vix della paura. Prevista volatilità fino alle riunioni sui tassi di metà settembre.

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  • Le difficoltà dell’economia americana e i nuovi dati negativi della Germania obbligano Francoforte a svoltare. Entro la fine del 2024 possibili tre sforbiciate che porterebbero il costo del denaro al 3,5%.
  • L’«indice della paura» (Vix) arriva ai livelli Covid: tonfo dei mercati asiatici, Piazza Affari cede il 2,26%, spread a 152 punti. Bitcoin giù del 15%. Attesa per i conti Mp.

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