Nell’ultimo anno il mercato azionario è balzato del 28% soprattutto grazie ai titoli minerari. Basso tasso di crac ma gli analisti avvertono: «Attenti a volatilità e instabilità». Nigeria, Egitto e Kenya in espansione.
Donald Trump (Ansa)
Malgrado le previsioni di sfracelli, Wall Street torna a livelli record. Il disegno sul Medio Oriente, tra sparate e contraddizioni, prosegue. E il braccio di ferro con l’Ue su tasse e tariffe lo vede vincente: è il caso di capirlo.
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Dopo i raid Usa in Iran, i mercati restano stabili: il prezzo del petrolio ha invertito la rotta scendendo fino al -4%, l’oro si conferma rifugio e le Borse si muovono con cautela. L’appello di Trump frena i rialzi, mentre le forniture energetiche dal Medio Oriente proseguono regolarmente.
L’export cinese crolla negli Usa (-34,5% a maggio) ma cresce verso l’Ue (+12%). E alla concorrenza asiatica si aggiungono problemi di forniture. Soldiexpert: «Troppi rischi. Settore fuori dai nostri portafogli».