2021-11-07
Salvini archivia i casi Ppe e Giorgetti: «Governo fermo sull’immigrazione»
Il leader leghista: «Sbarchi fuori controllo, aspetto ancora incontro con la Lamorgese».Né Ppe né concessioni particolari alla presunta linea alternativa prospettata da Giancarlo Giorgetti. Intervenendo presso la scuola di formazione politica della Lega, Matteo Salvini è parso piuttosto netto nel ribadire le sue posizioni: sull'Europa, sul dibattito interno al partito, sull'immigrazione, e su qualche obiettivo concreto da conseguire nella discussione parlamentare della legge di bilancio.Entrare nel Ppe? No, perché «non è come citofonare come se fosse uno scherzetto di Halloween». E ancora: «Il mio scopo non è inseguire la sinistra, ma consolidare il centrodestra. Noi siamo alternativi alla sinistra». E, per chi non avesse compreso bene, il segretario ha ribadito: «Il problema non è portare la Lega in gruppetti che inseguono la sinistra, perché se noi politicamente e culturalmente inseguiamo la sinistra abbiamo perso. L'agenda la dobbiamo scrivere noi». Il primo passo sembra dunque essere un'intesa tra i gruppi alla destra del Ppe. Quanto al dibattito interno alla Lega, Salvini ha tagliato corto sul consiglio federale tenutosi nei giorni scorsi: «Abbiamo parlato di futuro, perché per me le polemiche sono una fastidiosa perdita di tempo. Il confronto è bello, la polemica no». Interpellato sull'eventuale presenza dello stesso Giorgetti alla scuola politica, Salvini si è tenuto sulle generali: «È richiesto un contributo a tutti i governatori e ai ministri, in presenza o in remoto. Io ci sono, è la mia città. Conto che tutti portino il loro contributo». E poi, in modo più esplicito: «Mi sembra che abbia avuto qualche problema di intendimento o fraintendimento con Bruno Vespa, ma se lo chiariranno loro. Non faccio il mediatore». Conclusione con richiesta di unità all'interno e all'esterno: «Il bello e la forza della Lega è da sempre stata la compattezza, la graniticità e le solidarietà. Si discute nelle sedi in cui è giusto discutere e poi si esce compatti e uniti come un sol uomo. Questa è la nostra scuola». Quanto alla prossima manovra di bilancio, Salvini ha indicato una battaglia specifica: «In questi giorni personalmente sto lavorando per sbloccare il bonus per i genitori separati che è stato approvato e finanziato, ed è bloccato per motivi burocratici. L'obiettivo è rendere disponibili questi soldi. Sono 800 euro al mese per mamme e papà separati o divorziati, che durante il Covid hanno avuto difficoltà sul lavoro e non riescono a pagare l'assegno di mantenimento. Questa è vita reale. Entro novembre si deve sbloccare questo bonus e anzi contiamo di arricchirlo tagliando degli sprechi che finanziano i furbetti del reddito di cittadinanza. Serve un emendamento e ci stiamo lavorando». Chiusura sull'immigrazione, con un messaggio a Luciana Lamorgese: «Ci sono stati mille sbarchi nelle ultime ore e arresti e sequestri di decine di milioni di euro per gente che con l'immigrazione clandestina mangia e ruba. Bloccare le partenze significa salvare vite e tutelare l'Italia. L'Europa da questo punto di vista non ha fatto e non fa nulla. Mi aspetto che lo faccia il ministro dell'Interno». Poi una stoccata indiretta anche a Mario Draghi, che avrebbe dovuto farsi promotore di un incontro tra la titolare del Viminale e il suo predecessore leghista: «Da mesi attendo un incontro, ma a questo punto non lo chiedo neanche più perché rischio di essere fastidioso. Se pensa di fare da sola tra un rave party e una baby gang, auguri all'Italia. Se invece il ministro Lamorgese con la regia del presidente Draghi avesse voglia di confrontarsi e capire come si può intervenire per bloccare degli sbarchi, che ormai stanno arrivando quasi a 60.000, io sono a disposizione», ha concluso. L'insofferenza (motivata) verso le lentezze e le cattive performance del governo è dunque palpabile. Resta da capire se e come la Lega e il centrodestra saranno in grado di tradurla in iniziative politiche efficaci e percepibili dagli elettori.
Luca Zaia intervistato ieri dal direttore della Verità e di Panorama Maurizio Belpietro (Cristian Castelnuovo)
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