2019-11-27
Salvini agita lo spettro di Amato sui depositi
Il leader leghista attacca: «Conte ci dica se nel salva Stati è prevista la confisca nottetempo dei conti correnti dei cittadini italiani». Il Mef smentisce: «Ricostruzione senza logica». Oggi Roberto Gualtieri va in Senato, mentre i grillini, tanto per cambiare, cercano una linea.La tigna con la quale il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, continua a difendere a spada tratta la riforma del Mes, è quanto meno sospetta, ma è arrivata l'ora della verità. Gualtieri oggi alle 14 sarà finalmente al Senato, per riferire sulla riforma del fondo salva Stati davanti alle commissioni Finanze e politiche Ue. In particolare, promette scintille il duello con l'economista della Lega, Alberto Bagnai, presidente della commissione Finanze; sarà interessante inoltre analizzare l'atteggiamento del presidente della commissione Politiche Ue, Ettore Antonio Licheri, esponente del M5s. Sul Mes, infatti, i grillini sono (guarda un po') divisi al loro interno. Luigi Di Maio, al quale lo staff comunicazione ha suggerito di tenere una linea «grillo-sovranista», si è sempre detto contrario alla riforma e ieri ha ribadito: «Dobbiamo stare molti attenti. Il nostro non è un approccio ideologico. Secondo noi il trattato va migliorato»; i suoi avversari interni sembrano propendere per una linea più governi sta. Questo pomeriggio deputati e senatori del M5s si riuniranno per decidere la strategia su questo delicatissimo argomento.Ieri, però, un fantasma spaventoso è apparso nelle case di tutti gli italiani. Anzi, riapparso: quello del prelievo forzoso sui conti correnti, misura che ha segnato la storia della nostra nazione e la biografia di chi si rese protagonista del blitz della notte tra il 9 e il 10 luglio 1992: l'allora presidente del Consiglio, Giuliano Amato. Chi mai potrà dimenticare quel decreto legge, che autorizzò lo Stato a prelevare nottetempo il 6 per mille da tutti i depositi bancari? La lira era sottoposta a un attacco speculativo teleguidato da George Soros, si parlava di «consolidamento dei titoli di Stato», l'Europa premeva, Amato succhiò nottetempo il sangue (monetariamente parlando) degli italiani. Matteo Salvini, citando un articolo di Milano Finanza, lancia l'allarme: «Signor indegnamente presidente del Consiglio pro tempore», chiede Salvini a Giuseppe Conte, nel corso di una diretta Facebook, «è una bufala? È un azzardo? È una esagerazione? Oppure è previsto nelle condizioni avanzate per concessioni e linee di credito la confisca nottetempo dei conti correnti dei cittadini italiani? L'ipotesi è vera o falsa? Abbiamo capito le manifestazioni contro Salvini e la Lega da chi sono ispirate. Qui ci sono miliardi in ballo che possono essere estorti con le buone o con le cattive».Salvini è letteralmente scatenato: «Sul Mes», aggiunge l'ex vicepremier, «no pasaran. Ci sono due riunioni fondamentali il 4 e il 12 dicembre in Europa, non permetteremo che venga svenduto il risparmio degli italiani. Conte dovrà passare sui corpi dei parlamentari della Lega se intende svenderli. Conte è un'anima persa. Faccio appello a Renzi, Zingaretti, Di Maio, Orlando, Franceschini, Grillo lasciamolo perdere: qui non c'è in ballo la battaglia politica, qui c'è da combattere una battaglia di libertà. Il Mes rischia di imprigionarci per i prossimi 30 anni: guai a chi ipoteca i risparmi, il lavoro e il futuro degli italiani. Noi saremo contro», assicura Salvini, «democraticamente e pacificamente, chiunque voglia fare tutto ciò». «Questo trattato serve a salvare la banche tedesche, Conte dice che è un trattato che aiuta l'Italia», aggiunge il leader del centrodestra, che legge l'articolo di Milano Finanza: «Perché a Bruxelles quando ti devono fottere», argomenta Salvini, «non lo mettono nel titolo, ma nell'annesso tre: “l'unica via è quella della ristrutturazione del debito", il che significa annientare il 20 o il 30% del risparmio privato degli italiani. Se avete Bot o Btp, se oggi valgono dieci, vi tagliano il 20/30%. L'altra condizione è “la confisca notte-tempo dei conti correnti bancari italiani per un ammontare equivalente al contributo. È questa la taciuta ignominiosa verità"» .Salvini attacca i grillini: «Da sempre anti Mes», sottolinea l'ex ministro dell'Interno, «il M5s ora è diventato pro Mes, da anti banche a pro banche, dall'Europa sociale all'Europa delle banche tedesche. Noi la battaglia la facciamo dentro e fuori dal Parlamento, ma se passa questo trattato non si incazza Salvini ma milioni di italiani. Altro che flash mob o sardine, governo avvisato mezzo salvato, popolo avvisato mezzo salvato. Le grandi tv e i grandi giornali non ne parlano». La smentita d'ordinanza del ministero dell'Economia non tranquillizza nessuno: «Sostenere», fanno sapere fonti del ministero, «come fa l'articolo a cui fa riferimento il leader della Lega Matteo Salvini, che l'unica via per avere condizioni economiche e finanziarie forti e un debito pubblico sostenibile è la sua preventiva ristrutturazione o la confisca nottetempo dei conti correnti italiani è una ricostruzione totalmente priva di logica. La riforma del Mes non introduce in alcun modo la ristrutturazione preventiva del debito pubblico e tanto meno prevede la confisca dei conti correnti italiani».