Da Dodo a Vuitton, la Milano del design sa molto d'Asia

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  • A Milano c'è voglia d'Oriente. A dimostrarlo sono le molteplici installazioni e collaborazioni con designer provenienti soprattutto dal Giappone. La nostra guida agli eventi.
  • In occasione della settimana del design, un ryokan, l'hotel tipico nipponico, apre le sue porte in corso Garibaldi. All'interno si scoprono i benefici del dormire a contatto con la natura lasciandosi cullare dal cambiare delle stagioni.
  • Dodo collabora con l'artista Windy Chien e lancia lancia la linea «stronger together»: un gioiello a forma di nodo per festeggiare i primi 25 anni del marchio.
  • Louis Vuitton torna con Objets Nomades. In esposizione a Palazzo Serbelloni 45 oggetti di cui dieci mai visti prima. Tra questi spicca il Blossom Vase di Tokujin Yoshioka ispirato al celebre motivo del fiore Monogram e realizzato in vetro di Murano lavorato a mano.
  • Fuorisalone: la Corea invade via Tortona e le opere d'arte si acquistano fotografando un Qr code. Guarda il video.

Lo speciale comprende tre articoli, gallery fotografiche e video.

«Salvati 88 milioni dal tax credit». E 60 sono della Sipario di Iervolino
Nicola Borrelli (Imagoeconomica)
Il ministero della Cultura annuncia i primi risultati della scure sui finanziamenti facili all’industria del cinema. Su 66 milioni di sussidi revocati, quasi tutti arrivano dalla società del produttore. Altri 22 non saranno erogati.
Piromane egiziano brucia l’ecototem. Ma per Boeri la colpa è «del caldo»
Quel che resto dell'installazione dopo il rogo (Ansa)
Alla Triennale di Milano, ieri, è stata data alle fiamme la balena in cartapesta esposta come simbolo degli animali in via di estinzione. La sinistra, anche stavolta, nasconde il problema dell’immigrazione.
Garlasco, delitto affollato: il Dna è di Ignoto 3
Da sinistra, Chiara Poggi, Andrea Sempio, Alberto Stasi (Ansa)
Gli esiti sul tampone orofaringeo di Chiara Poggi, analizzato nella nuova indagine sull’assassino della giovane, hanno confermato che una traccia appartiene a un uomo sconosciuto. Chiesti chiarimenti sul metodo di prelievo per trovare eventuali contaminazioni.
Biden graziò migliaia di galeotti senza saperlo
Joe Biden (Ansa)
L’ex presidente conferma al «New York Times» che la raffica di clemenze concesse a fine mandato furono vidimate da un macchinario. Tra i «perdonati» più in vista, il figlio Hunter, il fratello, il cognato e Anthony Fauci. Il dem: «Dovevo proteggerli, Donald Trump è vendicativo».
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