cinema a fondo perduto

I rivoltosi del cinema fanno retromarcia. E c’è la prima stretta sui sussidi a pioggia
Elio Germano (Ansa)
Vertice «positivo» tra il ministro Alessandro Giuli e i protagonisti del settore dopo le polemiche. Cambia il tax credit: basta fatture «pazze».
Venerdì il ministro Alessandro Giuli incontrerà i rappresentanti del settore per affrontare il tema tax credit. L’avvocato Michele Lo Foco, tra i massimi esperti di legislazione cinematografica, inquadra il nodo: «Al comparto sono finiti 4 miliardi di aiuti perché nessuno fa i controlli».
Crescono nel 2024 i biglietti venduti rispetto allo scorso anno. Ma il confronto con il pre-Covid è impietoso. E i flop continuano.
Il regista di «Queer» con Daniel Craig (costato 52 milioni, ne ha avuti 17 di aiuti pubblici) è stato osannato da riviste patinate e critica ma al botteghino ha racimolato appena 901.000 euro. Marco Tullio Giordana e Gabriele Muccino da incubo.
L’ex sindaco di Roma con «Quando» e il regista caro ai dem con «Siccità» hanno attinto a piene mani dai fondi pubblici con risultati modesti. Male pure «Comandante» con Pierfrancesco Favino. Valerio Aprea, attore di sinistra, fa mea culpa sui fiaschi ma il compagno Makkox lo zittisce.
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