2023-06-12
Cazzotti e tagli ai liceali in festa. «Gli aggressori erano magrebini»
Beppe Sala (Getty Images)
Rissa con furti al party abusivo degli alunni a Milano: «Cercavano scuse per picchiare».La festa per la fine dell’anno scolastico organizzata dagli studenti del liceo scientifico Volta nei giardini di via Benedetto Marcello, zona Buenos Aires, nella Milano che ormai da tempo è sfuggita di mano a Beppe Sala, si è trasformata in una maxi rissa con tre feriti (due dei quali finiti in ospedale) e razzie di telefoni cellulari. Alcuni ragazzi stranieri, «una quindicina», forse «nordafricani» hanno riferito le vittime (ma gli accertamenti sono ancora in corso), si erano imbucati alla festa, un raduno spontaneo, abusivo e autogestito, del quale però le forze dell’ordine erano a conoscenza, tanto che le pattuglie della polizia locale hanno monitorato la festa fino a che non è stato smontato l’impianto audio. Solo a festa finita, infatti, gli infiltrati avrebbero provocato la rissa con i pochi ragazzi, tra i 14 e i 19 anni, che si erano fermati a smantellare le attrezzature. Un diciottenne si è ritrovato con un taglio sulla fronte ed è finito al Policlinico: «Mi sono allontanato un attimo dal mio gruppo di amici», ha raccontato ai cronisti del Giorno, «indossavo degli occhiali di plastica da pochi euro, i tipici occhiali da party, che uno sconosciuto all’improvviso mi ha tirato via dalla faccia. Io gli ho chiesto spiegazioni e lui per tutta risposta mi ha sferrato un pugno in pieno viso facendomi cadere a terra». E così è cominciata la rissa. «Mi sono ritrovato circondato da un branco di almeno 15 ragazzi che hanno cominciato a prendermi a calci mentre io ero già a terra». L’intervento dei suoi compagni di scuola l’ha messo al riparo. Ma poteva finire molto peggio. Dopo una notte al pronto soccorso il diciottenne ha deciso di denunciare. Naso fratturato, traumi alla mandibola e due denti da rimpiazzare per un altro giovane finito in ospedale. Il terzo ferito è stato medicato sul posto. Era stato immobilizzato a terra con una spranga ed è riuscito a salvarsi solo perché una compagna di classe ha spinto il tizio che lo manteneva fermo. È fuggito ed è stato caricato in auto da alcuni amici. Nella ressa sono sparite anche «una catenina d’oro e due telefoni cellulari», hanno raccontato gli studenti a rissa sedata. Il party abusivo si tiene ogni anno, sempre nei giardinetti davanti al liceo, ed è un evento che innesca sempre le proteste dei residenti per il caos e la musica ad alto volume fino a tarda notte. Di solito però a festa finita si rompono le righe. Venerdì notte, invece, la presenza degli imbucati, indicati come «stranieri», ha fatto degenerare la situazione, fino all’arrivo delle volanti della polizia. Agli investigatori gli studenti hanno spiegato che «la truppa di magrebini», all’1.30 circa, avrebbe cercato di attaccare briga a tutti i costi: «Provocavano per ottenere una qualsiasi reazione e avere il pretesto per picchiare». Gli studenti li hanno definiti «infiltrati» perché non li avevano mai visti. La notte brava si è conclusa con gli abitanti del quartiere affacciati alle finestre e con un video (finito sui social) dell’ambulanza ferma a bordo strada e circondata da una folla di ragazzi.
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