
Sergej Lavrov (Ansa)
Lavrov tiene viva la trattativa per la pace, vincolandola alla conclusione dello scambio di prigionieri in corso (ieri 390 a testa). Per la prima fase del negoziato Mosca eviterebbe il Vaticano. Il Cremlino intanto solleva nuovi dubbi sulla legittimità di Zelensky.