Ritratti | Giorgio Armani, storia di un re

Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande. Parto da questa citazione di Adriano Olivetti perché è stato forse il primo, più grande, rivoluzionario d’impresa italiano. In questo podcast abbiamo provato a disegnare i ritratti di altri uomini e donne, viventi e non, che hanno lasciato il segno sulle pagine delle storia economica di questo Paese. Alcuni esprimendo un potere di lunga durata, altri portando la direzione di un intero settore produttivo verso la modernità. Quasi tutti hanno avuto grandi maestri ma pochissimi allievi. Una generazione senza eredi, solisti spesso irripetibili. Hanno vissuto da dentro il succedersi dei principali fatti dell’industria e lo sviluppo delle tecnologie più avanzate che hanno caratterizzato la vita economica e sociale dell’Italia. Hanno gestito i successi e i grandi passi avanti compiuti ma hanno anche conosciuto le conseguenze della nostra debolezza strutturale in aree strategiche. Ritratti racconta le storie di personaggi visionari capaci di fare, di realizzare strategie, di convincere sé stessi prima degli altri, di giocarsi la scena per un’idea, di preoccuparsi del dopo e non del prima. Imprenditori, manager, banchieri. Italiani e italiane che, impiegando capitali propri o gestendo capitali pubblici, con metodi, risultati e principi diversi, hanno costruito nei quasi 80 anni della Repubblica un sistema industriale, che pur tra alti e bassi ha collocato l’Italia tra i dieci Paesi più ricchi del mondo. Perché se l’economia è il motore della storia, l’uomo è il motore di entrambe.

Ucraina, Meloni sale in cabina di regia per condurre in porto i negoziati nel segno di Leone
Giorgia Meloni (Ansa)
Dopo la telefonata con il Papa, il premier tesse la tela con tutti per arrivare a un tavolo in Vaticano. Il Cremlino: «Sforzi accolti con favore». Merz: «Ultima istanza terrena».
Edicola Verità | la rassegna stampa del 22 maggio

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 22 maggio con Flaminia Camilletti

Washington tira il freno sull’Ucraina. E il G7 canadese va subito nel pallone
Giancarlo Giorgetti al summit dei ministri delle Finanze del G7 in Canada (Getty Images)
  • Alla riunione dei ministri delle Finanze stallo sulla dichiarazione finale: gli statunitensi si oppongono ai toni minacciosi verso Mosca mentre si tratta. Intanto l’Ue dà il primo via ai prestiti «Safe» per investire in Difesa.
  • La Casa Bianca presenta Golden dome, il programma di difesa da 175 miliardi. Cina furiosa: «Mina la stabilità globale». La Russia invece appare conciliante.

Lo speciale contiene due articoli.

Le condizioni del Vaticano per ospitare le trattative
Leone XIV (Getty Images)

Telefoni bollenti alla Segreteria di Stato: la Santa Sede si mette in gioco ma solo a condizione che gli incontri siano seri e ad altissimo livello. Il nodo principale è la posizione russa, ancora sibillina. Il ruolo dell’Italia.

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