2021-05-28
Il Sostegni bis rimedia al pasticcio del personale sportivo senza ristori
Valentina Vezzali (Getty Images)
Stanziati 220 milioni per i collaboratori di Coni, Cip, federazioni ed enti di promozione.Il decreto Sostegni bis sana la situazione degli 11.500 collaboratori sportivi che erano rimasti nel limbo tra Inps e Sport e Salute S.p.a. A marzo si era infatti sollevata la questione di questi lavoratori che, a causa di norme scritte male e complicate, avevano compilato in modo errato la domanda di sussidio. Questo portò alla conseguenza che gli 11.500 collaboratori sportivi rimasero privi di ristori e senza avere risposte su cosa fare e a chi rivolgersi per avere risposte. Diverse associazioni del settore hanno chiesto aiuto al governo e più nel dettaglio a Valentina Vezzali, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri (Sport). E le risposte sono arrivate all'interno del decreto Sostegni bis. Nell'articolo 44 c'è infatti la risoluzione del caso degli 11.500 collaboratori sportivi. E dunque di chi ha presentato la domanda sia all'Inps che a Sport e Salute S.p.a e si è visto sospeso il pagamento. Tutti questi soggetti potranno presentare una nuova certificazione dove si attesterà la propria (vera) posizione, fermo restando il fatto che, se in precedenza si era resa una dichiarazione falsa, il dolo resta. «A tal fine, la disposizione prevede che Sport e Salute richieda i dati necessari al completamento dell'istruttoria all'Inps, che fornisce un elenco delle posizioni definite contenente almeno i seguenti elementi: somme erogate ai beneficiari; data di effettivo incasso delle indennità Inps da parte dei beneficiari e somme restituite a Inps dai beneficiari», si legge dal Sostegni bis. E dunque sarà Sport e Salute a farsi carico della pratica e dell'erogazione finale usando il metodo della sottrazione. E dunque la società andrà a verificare se si è percepita un sostegno da parte dell'Inps, lo si sottrarrà a quello dovuto da Sport e Salute e verserà la differenza risultante. La norma all'interno del Sostegni bis dà dunque la possibilità di sanare l'errore commesso. Ma se si erano presentate doppie domande appositamente, allora il dolo relativo alla falsa dichiarazione non viene cancellato con la presentazione di una nuova autocertificazione. Si stima che circa il 60% abbia inviato le domande all'Inps e a Sport e Salute in buona fede, mentre un 30% sperando di ricevere doppi compensi, e dunque di rifarsi maggiormente dei non incassi ottenuti a causa della pandemia. L'articolo 44 prevede però anche lo stanziamento di 220 milioni di euro per il 2021, erogati tramite Sport e Salute, in favore dei lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il Comitato Olimpico Nazionale (Coni), quello Italiano Paralimpico (Cip), le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva, riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale (Coni) e dal Comitato Italiano Paralimpico (Cip) e le società e associazioni. Le indennità per i soggetti che nel 2019 hanno percepito compensi relativi all'attività sportiva superiore ai 10.000 euro annui, sono complessivamente pari a 2.400 euro. Chi ha realizzato compensi tra i 4.000 e i 10.000 euro annui avrà 1.600 euro complessivi. E infine per le somme inferiori ai 4.000 euro annui ci saranno 800 euro. Per ottenere i sostegni i lavoratori devono autocertificare l'esistenza dei presupposti e delle condizioni necessarie per richiedere l'aiuto. Questi saranno valutati e se positivi si procederà all'erogazione della somma spettante. Per fare ciò Sport e Salute dovrà acquisire i dati dei beneficiari dall'Agenzia delle entrate.
(Ansa)
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