2021-08-14
I rischi del vaccino ai bambini
Si allarga il fronte contrario alla puntura ai piccoli. Francesco Vaia (Spallanzani): «Rischi maggiori dei benefici». Anche gli esperti tedeschi e inglesi la scoraggiano. Eppure, per chi consiglia il nostro governo, è la priorità.Attenzione: un pericoloso No Vax si aggira per lo Spallanzani. A segnalare l'intruso all'interno del prestigioso istituto nazionale per le malattie infettive della Capitale è il Corriere della Sera che, all'interno di un articolo dedicato alla vaccinazione dei bambini, riferisce l'opinione di Francesco Vaia, direttore sanitario dell'ospedale romano. Rompendo il fronte di chi vorrebbe sottoporre i minori di 12 anni al farmaco anti Covid, il professore si dichiara «assolutamente contrario alla vaccinazione degli under 12». E spiega: «Nei bambini è statisticamente irrilevante, non solo il contagio, ma anche la malattia. In questo caso quindi la bilancia rischio-beneficio penderebbe tutta sulla parte del rischio». Ma il pericoloso luminare non si è fermato a queste dichiarazioni, andando oltre: «Il problema non è l'Rna (il “messaggero" che rimane nell'organismo, ndr), per cui domani facciamo i bambini con la testa d'elefante, questa è un'informazione che non c'entra nulla. Il problema è che comunque noi possiamo avere degli effetti collaterali». Ecco, il professor Vaia, capo dello Spallanzani, massimo presidio nella lotta contro il Covid, l'ha detto: «Meglio evitare di vaccinare i bambini».Finora gli inviti alla precauzione erano stati liquidati con totale disprezzo, quasi che chi nutrisse dubbi sulla necessità di vaccinare i ragazzini fosse una specie di troglodita, vittima dell'incultura della classi popolari e di una politica populista. Ma poi, mentre i perplessi venivano etichettati con estrema facilità fra gli ottusi No Vax, ecco arrivare il parere dell'istituto di sanità tedesco Robert Koch, che sconsigliava la vaccinazione dei minori, ritenendola non urgente, se non per i ragazzini con patologie gravi. Una raccomandazione condivisa dai pediatri germanici e dunque adottata anche dal governo di Berlino. Opinione che, guarda caso, coincide con quella del Joint Committee on Vaccination and Immunisation, omologo inglese del nostro Comitato tecnico scientifico. Secondo il Jcvi britannico, visti i rari casi di severe conseguenze dovute al contagio da Covid, al momento la vaccinazione universale dei bambini ha dei vantaggi minimi per la salute, che non compensano i potenziali rischi. In pratica, secondo la massima autorità sanitaria della Corona, oggi non c'è nessuna ragione di iniettare il farmaco anti Covid ai minorenni.Il concetto di precauzione, che all'estero pare ormai la regola adottata da tutti, in Italia invece fatica a passare. Le parole di Vaia paiono fuori dal coro, perché a dire il vero gli esponenti del Cts sono tutti orientati a sostenere con urgenza la necessità di vaccinare i minori. Forse terrorizzati dall'idea che fra un mese, alla riapertura delle scuole (non avendo fatto nulla il ministero dell'Istruzione, tranne che consigliare agli insegnanti di tener aperte le finestre durante le lezioni anche in caso di maltempo), si rischi una diffusione del virus, gli esperti insistono con il vaccino. E la posizione del Cts, che contrasta con quella adottata da altri Paesi, ormai pare un dogma inscalfibile, per cui è probabile una corsa alla inoculazione dei bambini nelle prossime settimane, prima che suoni la campanella.A dire il vero, oltre al pericoloso No Vax dello Spallanzani, qualche altro luminare sta cominciando a manifestare più di una perplessità. In rete circola un appello firmato da una sessantina di medici, tra i quali pediatri, epidemiologi, professori ed ex dirigenti del ministero della Salute, in cui si chiede una moratoria delle vaccinazioni dei bambini. Fermiamoci, scrivono nel documento, perché le reazioni avverse potrebbero essere più gravi dei vantaggi. Vaccinare i minori non è una priorità, sostengono citando l'Oms. Lo capiranno, i talebani dell'iniezione a tutti i costi, anche quando non serve?
Emmanuel Macron (Getty Images). Nel riquadro Virginie Joron
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.
Kim Jong-un (Getty Images)