(Daniele Venturelli/WireImage/Getty Image)
Babydoll trasparenti al posto dell’abito da sera e autoreggenti in vista, non più sapientemente nascoste sotto gonne longuette.La nuova vita dell’intimo femminile, da mostrare senza vergogna.
Babydoll trasparenti al posto dell’abito da sera e autoreggenti in vista, non più sapientemente nascoste sotto gonne longuette.La nuova vita dell’intimo femminile, da mostrare senza vergogna.Qualche giorno fa, a Parigi, Rihanna si è presentata alla sfilata di Dior raggiante con il suo pancione e indosso un babydoll lungo e trasparentissimo che mostrava perfettamente il micro tanga nero della cantante. La cantante americana incarna perfettamente il messaggio di osare e mostrarsi senza vergogna portato sulle passerelle durante l’ultima fashion week in cui, proprio la lingerie a vista, è stata la grande protagonista. Quello che prima era considerato un taboo, da tenere relegato sotto gli abiti o da mostrare, al massimo, nella propria camera da letto, oggi diventa parte integrande del look. E, in alcuni casi, il look stesso.Il vestito nero semplice diventa un babydoll, la calzamaglia un’autoreggente, con tanto di reggicalze in vista a mostrare tutte le sfaccettature della femminilità. Anche il reggiseno vive un momento da protagonista. Se fino a qualche stagione fa anche solo mostrare un millimetro di spallina era un reato per la polizia della moda, oggi invece il diktat impone di mostrare il proprio reggiseno in tutta la sua sensualità. Che sia una balconette o un semplice triangolo in pizzo poco importa. L’importante è mostrarlo.Se Dolce & Gabbana hanno rivisitato il tradizionale nero rendendolo trasparente e iper sexy, quasi cibernetico in un contesto che strizza l’occhio alla vita vera ma senza dimenticare l’inesplorato metaverso, Fendi ha portato in passerella abiti impalpabili e sottovesti dei toni della pelle da indossare a più strati e con giacche strutturate a creare un evidente gioco di vedo e non vedo.
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Il nuovo direttore del laboratorio. Restauro dipinti e materiali lignei del Vaticano: «Opereremo sul “Giudizio universale” e sulla Loggia del Sanzio nel cortile di San Damaso. Quest’ultimo intervento durerà cinque anni».
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