2022-04-24
Razzi su Odessa: Mosca alza la posta e aggredisce tutta la fascia costiera
Volodymyr Zelensky (Ansa)
Il Cremlino parrebbe intenzionato a mettere nel proprio «bottino di guerra» l’intero accesso al Mar Nero. Gli scontri proseguono in modo intenso in tutto il Donbass: 42 piccoli centri sarebbero già stati conquistati.Odessa è tornata nel mirino dei russi o forse, come diverse teorie sostenevano, lo è sempre stata. Ieri pomeriggio l’allarme aereo ha ricominciato a farsi sentire in tutta la regione e alcuni edifici della città sarebbero stati colpiti da raid missilistici, stando a fonti ucraine. I bombardamenti avrebbero fatto almeno una vittima: un uomo che si trovava all’interno della sua auto, nel giardino di un edificio colpito, sarebbe rimasto ucciso. Secondo Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, sono stati sei i missili da crociera sparati su Odessa e alcuni di questi sono stati intercettati dalla difesa aerea di Kiev. Le mire di Putin sulla città portuale riprendono dunque forma, dopo che ci si era interrogati se nel «paniere» della vittoria Mosca avesse intenzione di inserire tutta la fascia costiera dell’Ucraina, escludendo il Paese dallo sbocco al mare. Il disegno russo sembra confermato dai ripetuti attacchi a Mykolaiv, centro che si trova proprio sulla strada per raggiungere Odessa e appropriarsi così della costa sul mar Nero. Gli ucraini ritengono che Mykolaiv sarà una seconda Mariupol, accerchiata e isolata dall’esercito russo per procedere nella sua avanzata. E a proposito di Mariupol, non si ferma l’orrore che sta travolgendo la città. Nonostante questa sia allo stremo, si combatte ancora. Secondo l’intelligence britannica «pesanti combattimenti frustrano i tentativi russi di catturare la città, rallentando ulteriormente i progressi desiderati nel Donbass». Si stima che a Mariupol siano ancora bloccati centomila abitanti e che i morti siano circa ventimila: le cifre, al momento, sono difficili da verificare ma, a quanto ha dichiarato il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, «vedremo le atrocità terribili compiute dai russi quando la città sarà liberata». Operazioni di «pulizia» nel centro di Mariupol da parte dei russi vengono segnalate dal consigliere del sindaco, Petro Andruschenko, che parla di rimozione delle macerie del teatro colpito il mese scorso ma anche di cadaveri - trovati proprio sotto i resti del palazzo - inseriti in buste di plastica e spostati nella zona industriale di Nikolske. «Poi li portano nel centro abitato di Mangush e li gettano in una fossa comune lunga 300 metri», dice Andruschenko. Infine, sempre secondo fonti legate al governo ucraino, i russi hanno ripreso l’attacco all’acciaieria di Mariupol, dove sono asserragliati gli ultimi combattenti. Non bisogna dimenticare che nei sotterranei dell’Azovstal sono ancora presenti civili, tra i quali anche bambini. Il sindaco sostiene che diversi cittadini vengano deportati dalle forze russe in zone depresse come la Siberia, allo scopo di ripopolarle. Gli scontri proseguono in modo intenso in tutto il Donbass, nelle regioni di Donestk e Lugansk, tanto che secondo fonti ucraine decine di piccoli centri sarebbero stati conquistati da Mosca. L’intelligence britannica contraddice invece questo dato, parlando di una situazione di stallo nella quale le forze occupanti non avrebbero compiuto, nelle ultime ventiquattr’ore, significativi progressi. Ma Kiev insiste: almeno 42 piccoli centri, solo nel Donestk, sarebbero già dei russi. E appunto nel Donestk la Russia preparerebbe un attacco su larga scala: l’allarme viene lanciato dall’Ucraina, che spiega la tattica individuata dall’intelligence. «Mirano a identificare i punti di maggiore vulnerabilità dell’esercito ucraino e tutti i gruppi tattici che fino ad oggi erano ammassati in Bielorussia, vicino ai nostri confini settentrionali, sono ora redistribuiti nell’Ucraina orientale», spiega il rappresentante della direzione generale dell’intelligence ucraina, Vadym Skibitsky. Anche l’altra regione del Donbass, Lugansk, ha subito numerosi attacchi. Nella città di Popasna, in particolare, si conterebbero due vittime, mentre decine di bombardamenti hanno distrutto gli edifici del posto ma anche quelli del resto della regione. Il governatore di Lugansk, Serhiy Haidai, testimonia che oltre ai combattimenti che proseguono nelle strade, l’esercito russo «spara costantemente contro edifici residenziali a più piani e case private». Le case sarebbero state distrutte anche a Lysychansk e Novodruzhesk. Intanto, nelle ultime ore, i sistemi di difesa aerea dei russi avrebbero abbattuto un caccia Su-25 e 15 droni nella regione di Kharkiv. Secondo il portavoce della Difesa, Khorashenkov, le forze russe hanno distrutto anche 20 depositi di armi ed equipaggiamenti militari ed inoltre sono stati effettuati raid aerei e con missili ad alta precisione contro 66 obiettivi militari in Ucraina. Dal canto suo, il ministero della Difesa ucraino fa un bilancio dei soldati russi uccisi: 21.600 è il numero che viene diffuso, dei quali 400 solo nell’ultima giornata di scontri. Anche 854 carri armati e 2205 pezzi di artiglieria, insieme a 117 aerei e 154 elicotteri, 1543 mezzi militari e 8 imbarcazioni, sarebbero stati abbattuti dall’Ucraina dall’inizio degli scontri.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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