2024-10-26
Rappresaglia di Israele sull'Iran
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Una veduta aerea di Teheran (Ansa)
Nella notte l'Idf ha colpito 20 obiettivi militari tra basi, sistemi di difesa aerea, impianti di produzione missilistica e lanciatori di missili terra-terra. Gli Stati Uniti invitano Teheran a non reagire: «La risposta di Israele è stata un esercizio di autodifesa. L'Iran eviti altri attacchi per prevenire una ulteriore escalation nella regione». Ma dalla Repubblica islamica avvertono: «Danni limitati. Il potere dell'Iran umilierà i nemici della madrepatria».La tanto attesa e promessa vendetta di Israele nei confronti dell'Iran è arrivata nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre. In un raid durato oltre tre ore, l'Idf ha annunciato di aver colpito 20 obiettivi situati nei distretti della capitale Teheran, Khuzestan e Ilam. Si tratta di obiettivi militari, comprese basi, sistemi di difesa aerea, impianti di produzione missilistica e lanciatori di missili terra-terra. Lo Stato ebraico, stando a quanto riferito da Axios, avrebbe avvisato l'Iran dell'imminente attacco attraverso un messaggio recapitato tramite terze parti, tra cui il ministro degli Esteri olandese Caspar Veldcamp. Il sito di informazione, che cita tre diverse fonti, sostiene che si sia trattato di un tentativo di Israele di scongiurare un'ulteriore escalation: «Gli israeliani hanno chiarito in anticipo agli iraniani cosa avrebbero attaccato e cosa non avrebbero attaccato» hanno rivelato le fonti ad Axios, aggiungendo che Gerusalemme ha avvertito Teheran che, in caso di reazione, gli attacchi futuri sarebbero stati più potenti, come dichiarato dal portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, ad attacco terminato: «Se l'Iran dovesse commettere l'errore di avviare un nuovo ciclo di escalation, saremmo obbligati a reagire. Il nostro messaggio è chiaro: tutti coloro che minacciano lo Stato di Israele e tentano di trascinare la regione in un'escalation più ampia pagheranno un prezzo elevato».Un'ipotesi, quest'ultima, che farebbe innalzare sensibilmente il livello di preoccupazione di una guerra totale tra i due Paesi. Motivo per cui la diplomazia americana si è immediatamente messa al lavoro per evitare l'escalation. «Esortiamo l'Iran a cessare gli attacchi contro Israele affinché questo ciclo di combattimenti possa concludersi senza una ulteriore escalation. La risposta di Israele è stata un esercizio di autodifesa, evitando specificamente le aree popolare e concentrandosi esclusivamente su obiettivi militari, contrariamente all'attacco dell'Iran contro Israele che ha preso di mira la città più popolosa di Israele» ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Sean Savett. Teheran, tuttavia, dopo aver quantificato i danni limitati dell'attacco e aver definito falso l'annuncio dell'Idf in cui si comunica che sono stati colpiti soltanto luoghi militari, la prima reazione è stata affidata al primo vicepresidente Mohammad Reza Aref che sul suo account X ha scritto: «Il potere dell'Iran umilierà i nemici della madrepatria»; mentre secondo una fonte vicina alle Guardie rivoluzionarie, il regime degli Ayatollah sarebbe pronto a rispondere ai nuovi attacchi israeliani in modo appropriato.
Jose Mourinho (Getty Images)