2023-01-03
Qatargate, i pm pronti all’affondo «Via l’immunità al dem Cozzolino»
La richiesta della Procura di Bruxelles per l’eurodeputato napoletano e anche per il belga Marc Tarabella sarà discussa nella plenaria del 16 gennaio. Il presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola: nessuna impunità.I magistrati belgi che indagano sul Qatargate, guidati dal giudice Michel Claise, hanno chiesto ieri al Parlamento europeo la revoca della immunità parlamentare per due eurodeputati, che secondo quanto riferiscono i giornali Le Soir e Knack sono l’italiano Andrea Cozzolino, eletto per tre volte a Bruxelles con il Pd, e il belga Marc Tarabella, pure lui del gruppo dei Socialisti e Democratici e iscritto a Articolo Uno (iscrizione sospesa dal partitino italiano di sinistra dopo l’esplosione dello scandalo). La richiesta è stata immediatamente accolta dalla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola: «Non ci sarà impunità. Nessuna», ha affermato la Metsola, che ha avviato la procedura d’urgenza richiesta in questi casi per togliere agli eurodeputati lo scudo della immunità parlamentare, confermando che la decisione è stata presa a seguito di una richiesta delle autorità giudiziarie di Bruxelles. «Fin dal primo momento», ha aggiunto la Metsola, «il Parlamento europeo ha fatto tutto ciò che era in suo potere per aiutare le indagini e continueremo a fare in modo che non ci sia impunità. I responsabili troveranno questo Parlamento dalla parte della legge. La corruzione non può pagare e noi faremo di tutto per combatterla». «Confermiamo di aver avviato la richiesta di revocare l’immunità parlamentare a due membri del Parlamento europeo ma non daremo i nomi o altre informazioni», si è limitato a dire un portavoce della Procura di Bruxelles a chi ha chiesto conferma della notizia. I nomi di Cozzolino e Tarabella sono da settimane accostati all’inchiesta che ha portato, lo scorso 9 dicembre, al clamoroso arresto della vicepresidente greca del Parlamento europeo, Eva Kaili, fatta poi decadere dalla carica, del suo compagno di vita Francesco Giorgi (assistente parlamentare di Cozzolino), di Niccolò Figà-Talamanca, presidente dell’Ong No Peace Without Justice e dell’ex eurodeputato del Pd e di Articolo 1 Antonio Panzeri, fondatore della Ong Fight Impunity, sua moglie e sua figlia. L’abitazione di Tarabella è stata sottoposta a perquisizione nell’ambito del blitz dello scorso 10 dicembre. La Kaili, ricordiamolo, nonostante sia Parlamentare europeo, è stata arrestata comunque, poiché l’immunità non vale per i soggetti scoperti in flagranza di reato: nell’appartamento che condivide con Giorgi sono stati trovati sacchi pieni di banconote. Giorgi, secondo quanto riferito dalla stampa belga, avrebbe ammesso di aver ricevuto denaro dal Marocco e dal Qatar in cambio di un’azione di promozione degli interessi dei due paesi all’interno del parlamento europeo. L’iter per la revoca della immunità parlamentare nei confronti di Cozzolino e Tarabella prevede che la presidente Metsola annunci la richiesta della magistratura sulla revoca dell’immunità parlamentare per i due eurodeputati in occasione della prima seduta plenaria utile, il prossimo 16 gennaio. A quel punto, la Commissione affari giuridici nominerà un relatore. I casi dei due eurodeputati verranno illustrati nel dettaglio nel corso di una riunione della Commissione stessa, dove può aver luogo anche un’audizione. La proposta di relazione verrà quindi discussa e votata dalla Commissione, che adotterà una raccomandazione affinché l’intero Parlamento approvi o respinga la richiesta degli inquirenti. Tutti i casi di immunità sono esaminati a porte chiuse. La proposta verrà quindi esaminata dalla plenaria: in caso di approvazione, a maggioranza semplice, il presidente comunicherà immediatamente la decisione al deputato o ai deputati interessati e alla magistratura. La presidente del Parlamento europeo, viene precisato da fonti dell’Eurocamera, ha chiesto a tutti i servizi e alle commissioni di dare priorità a questa procedura, per poter arrivare alla sua conclusione entro il 13 febbraio 2023. Lo scorso 21 dicembre Cozzolino aveva diffuso una nota nella quale annunciava di rinunciare alla immunità parlamentare: «Da oltre una settimana», aveva scritto Cozzolino, «sono chiamato in causa sulla stampa nel Qatargate sulla base di sospetti e illazioni, pur non avendo ricevuto alcun avviso o comunicazione giudiziaria da parte delle autorità inquirenti. Essendo tale condizione ingiusta e mortificante ho dato incarico ai miei avvocati di presentare al giudice istruttore belga, Michel Claise, una formale istanza con la quale, pur dichiarandomi estraneo ai fatti, chiedo di essere sentito per contribuire all’accertamento della verità, rinunciando a tal fine alle guarentigie dell’immunità parlamentare». Rinuncia che però non c’è stata, considerata la richiesta della Procura belga. Lo scorso 16 dicembre la Commissione nazionale di garanzia del Partito Democratico ha sospeso in via cautelativa Cozzolino dall’albo degli iscritti e degli elettori del Pd, nonché da tutti gli organismi del partito. Tarabella, da parte sua, «sostiene» la revoca della sua immunità parlamentare così come è stato chiesto dalla Procura di Bruxelles: lo ha detto ieri il legale del politico socialista, Maxim Toller, spiegando in un messaggio all’agenzia Belga che il suo assistito «non si nasconde dietro questa immunità. Dall’inizio di questo caso, Marc Tarabella ha ripetuto di essere a disposizione della giustizia e ha anche chiesto di essere ascoltato rapidamente per potersi difendere», ha aggiunto l’avvocato, «ha anche detto che non si sarebbe nascosto dietro la sua immunità parlamentare, non avendo nulla da rimproverarsi. Sostiene quindi la sua revoca dell’immunità, se richiesta».
Alessandro Benetton (Imagoeconomica)