2024-03-13
Ecco come Putin accede ai satelliti di Musk
Da tempo il magnate offre i suoi servizi agli ucraini, con l’ok del Pentagono. Le indiscrezioni sul fatto che li utilizzasse anche Mosca circolano da settimane. Ora c’è la conferma: «La Verità» ha scovato i siti russi che offrono connessioni alla rete dell’imprenditore.A metà febbraio l’intelligence ucraina, il Gur, aveva lanciato l’allarme: sul campo di battaglia la Russia di Vladimir Putin starebbe sfruttando i terminali Starlink, di proprietà di SpaceX di Elon Musk. La vicenda è ormai nota da alcune settimane. La conferma sarebbe arrivata da alcune intercettazioni telefoniche della stessa intelligence ucraina dove si ascoltano due uomini che in lingua russa spiegano come poter sfruttare Starlink, nonostante Mosca sia sotto sanzioni. Come noto, la rete di satelliti in orbita bassa di SpaceX, una costellazione di 3.335 satelliti attivi, ha permesso in questi mesi alle truppe di Volodymyr Zelensky di accedere a Internet e di favorire le comunicazioni tra le truppe ucraine. Sono circa 42.000 i terminali impiegati dalle forze armate, da ospedali, imprese e organizzazioni di soccorso, con il finanziamento del Pentagono. Ha consentito alle truppe ucraine l’invio di droni sulle postazioni russe o la trasmissione di video in diretta ai comandanti dell’artiglieria. I russi hanno invece smentito di avervi accesso, come lo stesso Musk. La società ha dichiarato che né direttamente né indirettamente ha mai fornito Starlink alla Russia. Da una verifica, tuttavia, sono emersi diversi portali russi, tra cui anche un sito non ufficiale del noto venditore di droni cinese Djl, dove effettivamente è possibile acquistare Starlink. «In un mondo sempre più condizionato dalle tecnologie dual-use, dove le frontiere tra applicazioni civili e militari si fanno sottili, emerge una fonte di tensione geopolitica» spiega Pieguido Iezzi, ceo di Swascane del gruppo Tinexta. «Starlink di SpaceX incarna questa complessità, offrendo connessione Internet a regioni remote, ma il suo impiego in Ucraina solleva inquietudini sulla politicizzazione delle tecnologie dual-use nel contesto del conflitto con la Russia. Questo caso mette in luce un possibile rischio di dipendenza da partnership pubblico-private per la sicurezza internazionale e mette in luce la necessità di una valutazione approfondita delle implicazioni, non solo nel conflitto attuale». Sono diversi i siti dove è possibile acquistare Starlink. C’è per esempio djirussia.ru, o ancora topmachines.ru, con sede a Volgograd. Questo è un portale dedicato alla vendita di automobili di lusso di importazione dagli Emirati Arabi dove è possibile comunque reperire antenne Starlink. Dall’annuncio sulle pagine sembra persino che Starlink sia fornitore ufficiale per le Operazioni militari speciali (Svo). Viene anche spiegato che verrà fornito un account in una nazione dove Starlink è permesso con del credito per poter poi utilizzare il prodotto. Il numero di telefono che viene indicato sul sito risulterebbe di un tale Alexey e la mail di riferimento risulta una Gmail specifica per Starlink. Fino al 28 marzo 2023 la mail era differente e anche il referente da contattare, tuttavia il numero è sempre lo stesso. Non finisce qui. C’è un altro sito, come for-gun.ru, portale di Chekulenko Pyotr Vitalievic dedicato alla vendita di armi dove è possibile acquistare Starlink. Il kit costa 320.000 rubli, poco meno di 4.000 euro. La stessa cosa stesso si può fare su imiele.ru, sito di Osanov Andrey Vasilievich, con sedi a Mosca e San Pietroburgo, rivenditore di Miele Shop (store tedesco di elettrodomestici). Inoltre, la particolarità, è che vengano venduti a prezzo molto ridotto e che il kit viene fornito con un account attivato. Inoltre, secondo una ricerca di comnews.ru, le antenne sembrerebbero essere importate massivamente dagli Emirati Arabi e che vengano registrate per conto di compagnie straniere, molte con sede a Cipro. Il tenente generale ucraino Kyrylo Budanov aveva dichiarato che le truppe russe utilizzavano il sistema Starlink «da parecchio tempo» e che avevano acquisito i terminali da aziende private russe che a sua volta li avevano acquistati da intermediari. Questi intermediari, aveva precisato, consegnavano l’attrezzatura alla Russia attraverso Paesi limitrofi, comprese ex repubbliche sovietiche. Va detto che Starlink ha sempre ribadito di non fare affari con la Russia, ma non ha risposto alle richieste di chiarimenti da parte della stampa internazionale sul fatto che si potesse escludere categoricamente l’uso del sistema da parte delle truppe russe in Ucraina. «Recentemente il Pentagono aveva messo in guarda sulla possibilità di un attacco russo mediante un presunto ordigno nucleare, presumibilmente un’arma Nemp (acronimo di Nuclear Electromagnetic Pulse). Questo aggiunge un livello di pericolo significativo. Tale arma potrebbe danneggiare in modo grave i circuiti elettronici satellitari, causando interruzioni immediate nei settori finanziario e dei trasporti nella regione bersaglio. Lo spazio è diventato un teatro di guerra militare, evidenziato anche dagli attacchi alla rete satellitare Ka-SaT durante il conflitto ucraino/russo. Questo contesto si complica ulteriormente con numerosi attacchi di sabotaggio sui sistemi Gps tramite jammer», conclude Iezzi.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.