2022-04-28
Putin minaccia: super armi contro i nemici
Vladimir Putin (Getty images)
Lo zar: «A chi s’intromette, risposta fulminea con mezzi che abbiamo solo noi». Zelensky: «Vuol smembrare l’Europa». Il presidente sente Mario Draghi: «Grazie all’Italia per le indagini sui massacri». Oggi il vertice col segretario Onu. Scambio di prigionieri tra russi e Usa.Resta alta la tensione nella crisi ucraina. Per capirlo, basta dare uno sguardo alle ultime dichiarazioni di Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. «L’obiettivo finale della leadership russa non è solo quello di impadronirsi del territorio dell’Ucraina, ma di smembrare l’intera Europa centrale e orientale e assestare un colpo globale alla democrazia», ha dichiarato il presidente ucraino. Parole dure sono state pronunciate anche dal capo del Cremlino. «Se qualcuno intende intervenire negli eventi in corso (in Ucraina, ndr) dall’esterno e crea per noi minacce strategiche inaccettabili, allora dovrebbe sapere che la nostra risposta a quegli attacchi sarà rapida, fulminea», ha detto Putin: «Abbiamo strumenti che nessuno ha e li utilizzeremo se necessario. Voglio che tutti lo sappiano». Lo zar ha sottolineato inoltre che «i piani dei Paesi occidentali di strangolare economicamente la Russia sono falliti». A ciò si aggiungano le turbolenze diplomatiche e politiche che continuano a montare. La Russia ha espulso otto diplomatici giapponesi e tre norvegesi, comminando tra l’altro sanzioni a 287 parlamentari britannici: sanzioni che Boris Johnson ha definito «medaglie d’onore». Nel frattempo, l’Organizzazione mondiale del turismo ha annunciato che Mosca ha deciso di lasciare l’agenzia Onu, mentre gli Stati membri si accingevano a votare per la sua sospensione. Nonostante queste tensioni, emerge ogni tanto qualche spiraglio distensivo. Stati Uniti e Russia hanno effettuato ieri uno scambio di prigionieri: un veterano della Marina americana è stato rilasciato da Mosca in cambio di un pilota e trafficante di droga russo, condannato a una lunga pena detentiva in America. L’Associated Press ha enfatizzato l’importanza dell’avvenimento, soprattutto alla luce della crisi in corso. Del resto, appena l’altro ieri, il segretario di Stato americano, Tony Blinken, aveva detto che Washington sarebbe disponibile a un accordo che veda l’Ucraina come Paese neutrale. Tutto questo, sebbene, secondo Cnn, un funzionario americano abbia rimarcato che questo scambio «non rappresenta alcun cambiamento al nostro approccio verso la spaventosa violenza in Ucraina».Dall’altra parte, il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, ha rilanciato ieri la proposta di organizzare un vertice tra Putin e Zelensky. «Ci auguriamo che, nonostante alcune difficoltà, i due leader possano incontrarsi nei prossimi giorni grazie alle proposte del nostro presidente», ha detto. Insieme al Vaticano, Ankara è stata il principale mediatore finora nella crisi, anche in forza dei notevoli interessi che ha in ballo. È per questa ragione che ha ripreso a sostenere la necessità di un meeting tra i due leader: un’eventualità che tuttavia sembra restare in salita. «Il momento per un incontro dei presidenti dei due Paesi e il contesto dell’incontro non sono stati ancora determinati», ha detto il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, riconoscendo tuttavia gli sforzi turchi nella mediazione. Parole, queste, che manifestano difficoltà, ma che non sembrano neppure chiudere del tutto all’ipotesi di un vertice. Un altro segnale di distensione è stato lanciato dall’Indonesia, che ha invitato al G20 Zelensky, secondo quanto riferito ieri da lui stesso. Ricordiamo che Giacarta si è opposta alla pressione statunitense volta a espellere Mosca dal consesso. Segno dunque che (forse) l’Indonesia sta cercando di ritagliarsi un ruolo di mediazione nella crisi. Una mediazione tentata anche dalle Nazioni Unite: il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, è infatti arrivato a Kiev, dove incontrerà oggi il presidente ucraino, dopo il colloquio avuto a Mosca martedì con Putin. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto ieri una conversazione telefonica con Zelensky. «Al centro dei colloqui vi sono stati gli ultimi sviluppi della situazione sul terreno in Ucraina e l’assistenza al Paese. Il presidente Draghi ha ribadito il pieno sostegno del governo italiano alle autorità di Kiev e la disponibilità italiana a contribuire alla ricerca di una soluzione duratura della crisi», si legge in una nota di Palazzo Chigi. «Un ringraziamento speciale all’Italia per aver dato rifugio a oltre 100.000 ucraini che sono stati costretti a fuggire dalle loro case per l’aggressione russa. È stato discusso il coinvolgimento dell’Italia nei futuri accordi di sicurezza dell’Ucraina», ha twittato il leader ucraino. «Continua il dialogo con il premier italiano Mario Draghi», ha proseguito Zelensky. «L’ho informato sui progressi per contrastare l’aggressione della Russia. Sono grato all’Italia per il suo coinvolgimento nelle indagini sui crimini contro l’umanità della Russia. Apprezziamo anche il sostegno per inasprire le sanzioni contro l’aggressore». Draghi dovrebbe tra l’altro effettuare a breve una visita a Kiev. Speriamo anche che, nel suo imminente viaggio statunitense, chieda alla Casa Bianca di rafforzare il fianco Sud della Nato, per stabilizzare la Libia: sarebbe di enorme aiuto sul piano energetico a Italia e Ue.