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Prodotti naturali e multifunzionali: ecco la routine di bellezza per il 2022

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Prodotti naturali e multifunzionali: ecco la routine di bellezza per il 2022
iStock
  • Il prendersi cura di se stessi e del proprio corpo rimarrà uno dei must-do per tutto il nuovo anno. Tra tendenze beauty, che puntano tutto sulle labbra (voluminose e coloratissime) e capelli lucenti e sani, ecco tutti i segreti per prepararsi al nuovo anno.
  • Syster, il nuovo beauty & wellness brand creato da Abiby grazie al confronto diretto con una community di 60.000 beauty lover ha realizzato un mix di prodotti da utilizzare sia per il viso che per il corpo per ottimizzare i tempi e agire in modo mirato e preciso, sfruttando le proprietà degli acidi della frutta.
  • Perdita dei capelli: è allarme tra le ragazze soprattutto le giovanissime. Le cause di questa inaspettata impennata sono molteplici. Si va da questioni legate ai cambiamenti ormonali fino a quelle alimentari, senza dimenticare quelle emotive e psicologiche innescate dalla pandemia.

Lo speciale comprende tre articoli e gallery fotografiche.

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Ursula tenta il golpetto per usare i beni russi
Ursula von der Leyen (Ansa)
Ipotesi maggioranza qualificata per utilizzare gli asset. Il titolare della Farnesina propone il Mes, no della Lega.

La Commissione non sembra conoscere ostacoli nell’ormai disperato tentativo di assicurare un prestito per le ormai semivuote casse di Kiev. A Ursula von der Leyen non è bastata la lettera del premier belga Bart De Weiver, né il secco rifiuto da parte della Bce (ieri ribadito da Christine Lagarde in audizione al Parlamento Ue) di predisporre un prestito «paracadute» per gli Stati membri, qualora questi ultimi fossero costretti a onorare in pochi giorni la garanzia eventualmente prestata alla belga Euroclear, depositaria dei fondi russi. La bozza del testo, che si intende adottare e su cui si cercherà il consenso politico durante il Consiglio europeo del 18 dicembre, ripropone pedissequamente tutte le idee già bocciate dai belgi nei giorni scorsi e anzi rilancia sugli importi e sul tema delle garanzie. Due sono gli aspetti molto controversi.

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Il valore del metano è ora al minimo dal febbraio 2024. La svolta al ribasso coincide con l’annuncio dell’intesa proposta da Donald Trump, eppure l’energia resta cara a causa del costo della CO2, aumentato di oltre il 35% da aprile.

Il prezzo del gas scende, dopo l’annuncio del piano di pace per l’Ucraina, ma l’energia elettrica resta costosa, visti gli aumenti della CO2. Il future mensile relativo al gennaio 2026 è sceso martedì a un minimo giornaliero di 27,52 €/MWh, che rappresenta il valore più basso dal febbraio 2024, compatibile con i valori invernali del periodo prebellico.

Si tratta di un valore significativo, perché è relativo al periodo più freddo dell’anno, quando normalmente la domanda aumenta e i prezzi salgono. In questo caso invece, nonostante il periodo freddo alle porte, i prezzi continuano a scendere, anche se gli stoccaggi europei non presentano la stessa abbondanza raggiunta negli ultimi anni.

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Witkoff snobba Zelensky. Il Cremlino: «Respinte solo alcune parti del piano Usa»
Steve Witkoff (Ansa)
Saltato l’incontro tra il leader ucraino e i delegati statunitensi. Prevista una visita di Umerov a Washington. Tajani sente Rubio: «Sosteniamo la vostra mediazione».

È un alone nebuloso quello che circonda al momento il processo diplomatico ucraino. L’altro ieri, l’inviato americano per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il genero di Donald Trump, Jared Kushner, hanno avuto al Cremlino un colloquio di cinque ore con Vladimir Putin sul piano di pace statunitense.

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Cavo Dragone frena sui cyberattacchi. Meloni lo fulmina: «Misurare le parole»
Giuseppe Cavo Dragone (Ansa)
L’ammiraglio vede Tajani. E precisa: «Quella Atlantica resta un’alleanza difensiva».

Continua a far discutere l’intervista rilasciata da Giuseppe Cavo Dragone al Financial Times. Rispondendo alle domande del quotidiano britannico, l’ammiraglio italiano, ex capo di Stato maggiore della Difesa e attuale presidente del comitato militare dell’Alleanza atlantica, aveva dichiarato: «La Nato sta valutando se diventare “più aggressiva” contro la Russia» per controbattere agli attacchi ibridi di Mosca. Più nel dettaglio, Cavo Dragone aveva spiegato che «essere più aggressivi o proattivi, anziché reattivi, è qualcosa a cui stiamo pensando». Anche perché, aveva precisato, un «attacco preventivo» alla Russia da parte della Nato «potrebbe essere considerato un’azione difensiva».

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