2024-08-03
La Procura indaga sugli «appalti» dell’ex sindaco dem di Pesaro
Con Matteo Ricci al Comune due associazioni prive dei requisiti hanno incassato 500.000 euro.Gli affari del signor Stefano Esposto sono diventati gli affari di tutta Pesaro. E non è una buona notizia per questo cinquantunenne (di incerta professione, un tempo pare che fosse un accompagnatore di concerti) che, improvvisamente, è diventato uno dei fornitori diretti più importanti del capoluogo marchigiano durante la sindacatura dell’attuale eurodeputato pd, Matteo Ricci. Fornitore di cosa? Di un po’ di tutto: dalla manutenzione del verde all’organizzazione di eventi. Esposto fatturava all’Ente attraverso due associazioni, la Opera Maestra e la Stella Polare. Entrambe da lui presiedute (con vice la mamma Rosalba), domiciliate presso lo stesso indirizzo (sembra casa sua) e con gli stessi soci. Che cosa c’è di strano, allora? Che malgrado incassassero fiumi di denaro pubblico (è stato calcolato oltre mezzo milione di euro in quattro anni ) le due no profit non solo non hanno il Durc (il Documento unico di regolarità contributiva), ormai necessario per chiunque voglia lavorare con la Pubblica amministrazione, ma non sono nemmeno iscritte al Runts (il Registro unico nazionale del terzo settore). Per di più, Opera Maestra e Stella Polare non risultano avere dipendenti: sono andate avanti, insomma, grazie ai volontari. Malgrado le cortine fumogene alzate dalla sinistra, che ha bocciato una richiesta di commissione d’inchiesta avanzata dal centrodestra, le inchieste del Resto del Carlino e le denunce che, frattempo, si stanno accumulando sulla scrivania dei pm marchigiani, hanno smosso le acque. Un fascicolo d’indagine, in realtà, già esiste. Ed è nato dall’esposto firmato dall’ex candidata sindaco Pia Perricci (lista civica) per falsità ideologica rispetto a un affidamento da 20.000 euro, uno dei tanti. Contabilizzato però dal Comune per presunti «lavori idraulici» ma, in realtà, servito a coprire i costi per la realizzazione del murale celebrativo della senatrice a vita, Liliana Segre.È emerso che a «sponsorizzare» spesso le due onlus era Massimiliano Santini, ex consigliere comunale di Pesaro e spin doctor dell’allora sindaco Ricci per la comunicazione. Perché e a quale titolo si interessava di atti di gestione che, come impone la normativa, sono di esclusiva competenza di funzionari e dirigenti? Gli stessi che, con ogni probabilità già nelle prossime settimane, saranno convocati dalla commissione comunale sulla trasparenza, a cui è affidato il gravoso compito di spulciare e studiare delibere e determine che hanno portato le associazioni di Esposto a gonfiare i conti correnti. Bisognerebbe spiegare, ad esempio, com’è che la Opera Maestra sia riuscita a guadagnare ben 20.000 euro dalla società comunale Aspes con causale «acquisti vari» un anno prima (2019) che fosse costituita. Un errore? Una svista? Chissà. Del caso Pesaro si è occupato, con una interrogazione parlamentare indirizzata ai ministri della Funzione pubblica e dell’Economia il deputato Antonio Baldelli (Fdi) che ha posto l’accento sulla «violazione del principio di “rotazione”» degli affidamenti nel Comune a guida dem, che avrebbe messo le due associazioni in una condizione di vantaggio rispetto ai diretti concorrenti.«Il silenzio di Matteo Ricci è imbarazzante, davvero i cittadini crederanno che l’ormai ex sindaco non sapesse nulla di queste vicende?», ha attaccato invece un altro esponente meloniano, il consigliere regionale Nicola Baiocchi. «Ha gestito Pesaro a suo piacimento, per proprio tornaconto politico, sempre con la sua spocchia, ed ora di fronte ai fatti scandalosi che stanno emergendo e che giorno dopo giorno prendono dimensioni sempre più grandi e dubbiose, fa addirittura finta di non esserne a conoscenza», aggiunge Baiocchi. «Del resto sono anni che lamentiamo una pochissima trasparenza nella gestione dei bandi e delle assegnazioni dirette del Comune, un sistema poco chiaro sul quale finalmente si sta facendo luce, grazie alle inchieste, ai consiglieri di minoranza per il grande lavoro ispettivo che stanno portando avanti, ma anche», conclude, «a tutti i privati cittadini che ci stanno segnalando gravissime criticità a quello che sembra delinearsi come un vero sistema».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)