2023-05-09
Il processo Carige si sposta a Milano, Fiorentino a giudizio
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Il gup di Milano Giulio Fanales ha rinviato a giudizio l'ex amministratore delegato dell'istituto di credito genovese, accusato di manipolazione del mercato e false comunicazioni sociali sulla semestrale della banca del 2018. L'avvocato Giuseppe Iannaccone, legale difensore di Fiorentino: «Siamo confidenti che nel dibattimento il dottor Fiorentino verrà assolto con formula piena. È indicativo che la Consob non si sia costituita parte civile, circostanza questa davvero inusuale nei processi di offesa al mercato».Nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla procura di Genova e trasferita per competenza territoriale a Milano sulla presunta mancata comunicazione al mercato della necessità di svalutare crediti deteriorati per centinaia di milioni di euro da parte di Banca Carige nel 2018, sono stati rinviati a giudizio l'ex amministratore delegato Paolo Fiorentino, l'allora responsabile della tenuta delle scritture contabili Mauro Magnani e lo stesso istituto di credito genovese ai sensi della legge 231/01. A disporre il rinvio è stato il gup di Milano Giulio Fanales che ha così accolto la richiesta del pm Paolo Filippini. Il dibattimento si aprirà dunque il prossimo 21 settembre davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Milano. Tra le parti civili, oltre a diversi risparmiatori, ci sarà anche Malacalza Investimenti, gruppo che tra il 2015 e il 2016 era diventato azionista di maggioranza acquisendo il 17,6% di Banca Carige per poi arrivare al 28% nel 2018 con un investimento di 390 milioni di euro. Nel 2019, in seguito al riassetto dell'istituto di credito genovese, Malacalza chiese un risarcimento danni di 482 milioni di euro, richiesta dichiarata inammissibile il 26 novembre 2021 dal tribunale civile di Genova.Nel processo che si aprirà a settembre gli imputati dovranno difendersi dalle accuse di manipolazione del mercato e false comunicazioni sociali in quanto, sintetizzando il capo di imputazione, nella semestrale sarebbero state indicate «rettifiche non corrispondenti al vero per 39,7 milioni di euro», e, invece, sarebbe stato omesso di «fornire nelle note illustrative le richieste formulate» dagli ispettori della Banca centrale europea «pari a 254,7 milioni di euro di rettifiche». In più, «dal 2 al 13 agosto 2018 sarebbero state comunicate notizie false al mercato idonee a determinare una sensibile alterazione del prezzo dell'azione ordinaria di Carige».A commentare la notizia del rinvio a giudizio del suo assistito, è intervenuto l'avvocato Giuseppe Iannaccone, legale difensore di Fiorentino: «Siamo confidenti che nel dibattimento il dottor Fiorentino verrà assolto con formula piena. È indicativo che la Consob non si sia costituita parte civile, circostanza questa davvero inusuale nei processi di offesa al mercato».
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