2020-04-02
Pressioni su Boccia per rinviare il voto del nuovo presidente
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Vincenzo Boccia (Ansa)
Il presidente di Confindustria Toscana Alessio Marco Ranaldo: «Ti chiediamo di valutare un possibile rinvio dei prossimi passaggi relativi al rinnovo della presidenza nazionale ad un momento successivo al termine dell'emergenza che sta vivendo il Paese». Ma intanto in viale dell'Astronomia si pensa al voto elettronico il 16 aprile.
Il presidente di Confindustria Toscana Alessio Marco Ranaldo: «Ti chiediamo di valutare un possibile rinvio dei prossimi passaggi relativi al rinnovo della presidenza nazionale ad un momento successivo al termine dell'emergenza che sta vivendo il Paese». Ma intanto in viale dell'Astronomia si pensa al voto elettronico il 16 aprile.Comincia a diventare sempre più insistente la richiesta di una parte di Confindustria al presidente Vincenzo Boccia di rinviare la votazione per il nuovo presidente il prossimo 16 aprile, tra due settimane. Il dibattito dura dall'inizio dell'emergenza. E il consiglio generale che dovrà votare a scrutinio segreto il nome del nuovo numero uno di viale dell'Astronomia è già stato rinviato una volta. Come aveva anticipato La Verità, da tempo c'è chi ragiona su una proroga dell'incarico di Boccia. Ma i sostenitori del presidente di Assolombarda Carlo Bonomi vogliono chiudere i giochi il prima possibile, confidando di avere i numeri per battere Licia Mattioli, la vicepresidente del Piemonte che sulla carta potrebbe ancora farsi sentire. Ora però alcuni imprenditori hanno deciso di uscire allo scoperto. Dopo il caso dei giovani di Confindustria, il presidente della territoriale toscana, Alessio Marco Ranaldo, ha scritto a Boccia l'altro ieri, a nome del suo consiglio di presidenza. La Toscana non è una regione qualsiasi, perché divisa a metà nei voti tra Bonomi e Mattioli. «Ti scrivo a nome di tutto il Consiglio di Presidenza di Confindustria Toscana che nei giorni scorsi si è riunito per valutare la situazione di vera e concreta emergenza economica che anche la nostra Regione, come tutto il Paese, sta vivendo, anche in relazione ai prossimi appuntamenti elettorali del nostro Sistema», scrive il numero dell'associazione di industriali toscani. In pratica Ranaldo chiede «di valutare un possibile rinvio», «ad un momento successivo al termine dell'emergenza che sta vivendo il Paese», e sottolinea: «Siamo impegnati in tutt'altre emergenze e dobbiamo dedicare ogni nostro minuto e pensiero alle imprese e al futuro del nostro sistema produttivo, soprattutto nelle settimane a venire, fondamentali per gettare le basi per superare questo difficile periodo». In Confindustria invece si sta predisponendo una piattaforma online per garantire la sicurezza dei votanti. Ma sarebbe la prima volta. E data l'esperienza degli ultimi giorni Ma dice Ranaldo: «In questo contesto di grande emergenza sanitaria ed economica, proprio per garantire continuità nella nostra rappresentanza, così necessaria in questo momento, ci sembrerebbe ragionevole pensare che le condizioni per la prosecuzione dell'iter di rinnovo della presidenza nazionale secondo i tempi prefissati dovrebbero essere quantomeno oggetto di una profonda riflessione». Per di più, aggiunge, «crediamo sia prudente supporre forti limitazioni per la nostra assemblea di maggio, il che potrebbe portare ad avere una "coabitazione" più lunga del previsto tra il Presidente effettivo e quello designato, con tutto ciò che ne potrebbe conseguire». Per questo motivo, «pur nel totale rispetto delle decisioni che saranno prese, ti chiediamo di valutare un possibile rinvio dei prossimi passaggi relativi al rinnovo della presidenza nazionale ad un momento successivo al termine dell'emergenza che sta vivendo il Paese. Solo allora, infatti, potremo avere la tranquillità per affrontare una discussione serena e approfondita sul futuro della nostra organizzazione e sul rinnovo della presidenza». Ora il dibattito è aperto.