2024-03-01
L’utile di Poste in crescita del 22%. Maxi dividendo da 1 miliardo
L'ad di Poste Italiane Matteo Del Fante (Imagoeconomica)
Presentati i risultati preliminari 2023. Bene i pacchi. Giuseppe Lasco nominato direttore generale.Poste italiane ha diffuso i dati preliminari del quarto trimestre 2023 e dell’esercizio dello scorso anno. Ricavi in crescita del 5,4% a 12 miliardi, con un solido contributo da pagamenti e servizi finanziari. Risultato operativo (Ebit) pari a 2,62 miliardi (+9,4% rispetto al 2022), più che raddoppiato rispetto al livello del 2017 e in linea con la guidance (previsioni). Utile netto in crescita del 22,1% su base annua a 1,9 miliardi. Break even, in anticipo rispetto alla guidance, conseguito dalla business unit corrispondenza, pacchi e distribuzione, con ricavi pari a 3,7 miliardi nel 2023 (+2,6% anno su anno). In dettaglio, i ricavi dei servizi finanziari sono cresciuti del 5,9%, arrivando a 5,2 miliardi. Per i servizi assicurativi, raccolta netta positiva e un ridotto tasso di riscatto, che hanno contribuito a una performance al di sopra del livello di mercato. Bene anche i ricavi di pagamenti e mobile, in crescita del 27,5% su base annua e pari a 1,41 miliardi nel 2023.Per quel che riguarda il nuovo business dell’energia, l’offerta di Poste ha ricevuto oltre 500.000 adesioni, in anticipo rispetto alla guidance per il 2023. Proposto un dividendo 2023 di 0,80 per azione, per un ammontare totale pari a 1 miliardo, in aumento del 23% rispetto all’esercizio 2022. Per quel che riguarda lo Spid PosteId, nel 2023 è stato attivato da 24 milioni di clienti (+0,8% rispetto al 2022). Capitolo nuovi piani per il futuro: il 20 marzo verrà lanciato il piano strategico 2024/2028. «I risultati di Poste italiane del 2023 sono frutto della strategia introdotta nel 2017 dal management, che troverà pieno compimento con il nuovo piano industriale che sarà presentato il 20 marzo», ha spiegato l’ad Matteo Del Fante durante un’intervista al TgPoste, «Questi risultati sono figli della visione strategica di posizionare la nostra azienda nei servizi di cui i nostri clienti hanno bisogno». In particolare, il gruppo ha messo il «focus sui pacchi, che non erano un’attività principale qualche anno fa e nel 2023 sono cresciuti in maniera significativa. Inoltre abbiamo posto la nostra attenzione nel mondo dei pagamenti, intuendo nel 2017 che ci sarebbe stata una transizione progressiva al digitale e che hanno portato a una crescita esplosiva di Postepay, che abbiamo consuntivato approvando i risultati 2023».Ieri è stata anche annunciata la decisione presa mercoledì dal cda di nominare direttore generale Giuseppe Lasco (già condirettore generale) su proposta di Del Fante, che ha contestualmente rimesso la carica di dg. A Lasco è stata attribuita la responsabilità di gestire e coordinare le strutture aziendali del gruppo. Rimangono a diretto riporto dell’ad le attività relative al patrimonio destinato BancoPosta, i comparti assicurativo e di gestione del risparmio e i pagamenti e gli istituti di moneta elettronica. «Questo assetto stabilizza ulteriormente il vertice: io e il dottor Lasco», ha sottolineato Del Fante, «lavoriamo insieme da anni e non abbiamo avuto temi sui quali non ci siamo trovati d’accordo e siamo sicuri che questo continuerà anche in futuro e credo che un’azienda che ha davanti a sé delle sfide così importanti possa solo beneficiare di un vertice saldo e in piena armonia». L’ad ha anche tracciato la strada verso il nuovo piano industriale: «C’è tanto sul piatto di noi di Poste e credo che aiutarci a tutti i livelli l’uno con l’altro è un grande segnale per l’azienda. Se ci mettiamo l’energia e il senso di appartenenza che ci contraddistingue più di ogni azienda del Paese non ce n’è per nessuno».Il titolo ha chiuso a quota 10,84 euro dopo un rialzo del 3,09%.
Il giubileo Lgbt a Roma del settembre 2025 (Ansa)
Mario Venditti. Nel riquadro, da sinistra, Francesco Melosu e Antonio Scoppetta (Ansa)