2020-03-05
Positivi due assessori di Bonaccini. Patuanelli va da sano in quarantena
Stefano Patuanelli (Ansa)
L'agente patogeno non risparmia la giunta emiliana: colpiti Raffaele Donini (Salute) e Barbara Lori. Stessa sorte per il sindaco di Piacenza. Negativo il ministro M5s, che si autoisola. Secondo caso alla Scala di Milano.Si chiama coronavirus ma in realtà è un sincero democratico, un po' come tutti gli agenti patogeni del mondo, e non risparmia nessuno. Così ieri anche il ministro grillino dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, s'è messo in autoisolamento. A dirla tutta, il ministro non manifesta alcun sintomo ed è risultato negativo anche all'ormai mitico tampone, ma una settimana fa aveva incontrato a Roma l'assessore regionale allo Sviluppo economico della Lombardia, Alessandro Mattinzoli, poi risultato positivo al virus e subito ricoverato a Brescia: per questo Patuanelli ha stabilito di confinarsi tra le mura del ministero di via Veneto, dove resterà in «auto-quarantena» almeno fino al 10 marzo. La decisione, spiegano dal suo staff, è stata assunta «seguendo le indicazioni ufficiali per la prevenzione dal contagio del virus». In realtà, Patuanelli ha seguito la stessa via tracciata per primo da Attilio Fontana, il governatore leghista della Lombardia, che dal 27 febbraio vive chiuso nel grattacielo della Regione perché una sua collaboratrice era ammalata. La quarantena del presidente durerà almeno fino al 12 marzo. Sottoposto più volte al test, al momento Fontana continua a resistere al coronavirus, e come lui finora nessun altro componente della giunta ha manifestato sintomi preoccupanti. Dato però che il virus non fa distinzioni di alcun tipo, nemmeno ideologiche, ieri si è scoperto un focolaio anche tra i politici dell'Emilia Romagna: sono risultati positivi al test gli assessori regionali del Pd Raffaele Donini, a capo delle Politiche per la salute, e Barbara Lori, responsabile per la Montagna. Entrambi in buone condizioni, i due assessori sono stati posti in isolamento a casa. Controlli a tappeto sono stati avviati sugli altri membri della giunta, a partire dal presidente, Stefano Bonaccini. Si spera in bene. Intanto la seduta straordinaria del consiglio regionale, dedicata proprio all'emergenza coronavirus e in programma per il 6 marzo, è stata annullata. Ma ieri in Emilia anche il centrodestra ha avuto il suo contagiato: si tratta del sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, che è anche presidente della Provincia. Il suo è il terzo caso di un sindaco non di sinistra risultato positivo al coronavirus nel Piacentino, dopo Pietro Mazzocchi (Borgonovo Val Tidone) e Filippo Zangrandi (Calendasco), mentre altri si sono messi in isolamento volontario. Di sindaci ammalati di coronavirus, va detto, sta cominciando a riempirsi l'Italia: Claudio Cancelli, primo cittadino di Nembro, 24.000 abitanti in provincia di Bergamo, si era confinato in casa già qualche giorno fa: «Cari concittadini non preoccupatevi per me; sto bene e sono attivo», aveva annunciato via social network. Ma il Covid-19 è davvero ecumenico. Ieri ha colpito perfino alla corte di re Erode. Per l'esattezza nella compagnia che sul palco della Scala di Milano stava esercitandosi per il debutto della Salomè di Richard Strauss, diretta da Riccardo Chailly e in cartellone da domenica prossima. A cadere di coronavirus non è stata però una testa coronata, sia pure per soli motivi scenici, bensì un allievo dell'Accademia scaligera che nell'opera di recita da comparsa. È comunque il secondo contagiato, nel teatro milanese, dopo un corista del Trovatore di Giuseppe Verdi che per fortuna è già guarito. Il nuovo caso ha spinto la direzione della Scala a comunicare «la sospensione cautelativa fino a mercoledì 11 marzo di tutte le attività artistiche, tecniche e amministrative, già in atto dal 26 febbraio». Il teatro in realtà è chiuso al pubblico già dal 23 febbraio, dopo la prima recita - nonché ultima - del Turco in Italia di Gioachino Rossini. Ieri tutti i dipendenti della Scala entrati in contatto con l'allievo contagiato sono stati invitati, ovviamente, a sottoporsi al tampone. Mentre la Salomè sicuramente salterà sia la prima sia la seconda rappresentazione, per l'appunto prevista per l'11 marzo. L'intera stagione teatrale, purtroppo, rischia di essere compromessa con notevoli danni economici.Il virus non risparmia nessuno: due giorni fa ha colpito due giudici milanesi, mentre quattro magistrati palermitani, due sostituti procuratori e due procuratori aggiunti, hanno stabilito spontaneamente di mettersi in quarantena solo perché, pare, avevano fatto una visita al tribunale di Messina. In quel palazzo di giustizia, la scorsa settimana, s'era scatenato il panico per la presenza di una donna residente a Lodi, venuta a testimoniare in un processo. Nessuno dei quattro pubblici ministeri avrebbe sintomi, comunque, e nessuno di loro sarebbe stato sottoposto al tampone. L'elenco dei personaggi sfiorati dal coronavirus è lungo. Per un attimo si è temuto anche per il Papa. Una settimana fa, durante l'udienza all'aperto in piazza San Pietro, Francesco aveva mostrato segni di raffreddamento, parlando con voce roca e tra qualche colpo di tosse. Tre giorni fa il portavoce vaticano, Matteo Bruni, era stato costretto a smentire i timori di chi collegava al Covid-19 il raffreddamento di Jorge Mario Bergoglio. Dopo tutto, ha 83 anni.