2025-04-11
Polonia e Italia si incontrano al Fuorisalone per rafforzare i rapporti commerciali
Michał Kamiński
Nell’ambito del Salone del mobile di Milano, al fine di promuovere le relazioni italo-polacche nel settore del design, oggi si svolge l’evento Polish design in Italy, organizzato dal consolato generale della Polonia, con il patrocinio del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Su invito del console Agnieszka Gloria Kamińska, all’iniziativa partecipano il vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli e il vicepresidente del Senato polacco, Michał Kamiński, rappresentanti delle autorità comunali e regionali, del corpo consolare, nonché del mondo dell’arredo, economisti e giornalisti. Gli ospiti della Polonia insieme ai rappresentanti del settore d’arredo italiano presentano al pubblico le novità sul mercato e approfittano dell’incontro per allacciare nuovi contatti ed esaminare nuove prospettive di cooperazione.
Il dibattito si concentra sullo stato e le prospettive di sviluppo delle relazioni economiche tra l’Italia e la Polonia, che costituiscono una parte importante del mercato comunitario. L’anno scorso gli scambi commerciali italo-polacchi hanno superato i 36 miliardi di euro e l’Italia si è classificata al sesto posto tra gli importatori di prodotti polacchi e al quarto per il processo di esportazione verso la Polonia. In questi rapporti, la Lombardia occupa una posizione preminente, in netto distacco rispetto alle altre regioni italiane. Nel contesto delle relazioni economiche tra l’Italia e la Polonia che stanno affrontando con successo le gravi difficoltà causate dalla complessa situazione mondiale, si parla in particolare delle novità sul mercato dell’arredo. I designer e i produttori polacchi presenti quest’anno al Fuorisalone rappresentano diversi settori tra svariati generi di mobili tradizionali e moderni, articoli per l’illuminazione e complementi d’arredo per casa e ufficio.
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Riuniti economisti, giornalisti, esperti del settore e autorità. Lo scorso anno le relazioni tra i due Paesi hanno superato i 36 miliardi di euro.Nell’ambito del Salone del mobile di Milano, al fine di promuovere le relazioni italo-polacche nel settore del design, oggi si svolge l’evento Polish design in Italy, organizzato dal consolato generale della Polonia, con il patrocinio del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Su invito del console Agnieszka Gloria Kamińska, all’iniziativa partecipano il vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli e il vicepresidente del Senato polacco, Michał Kamiński, rappresentanti delle autorità comunali e regionali, del corpo consolare, nonché del mondo dell’arredo, economisti e giornalisti. Gli ospiti della Polonia insieme ai rappresentanti del settore d’arredo italiano presentano al pubblico le novità sul mercato e approfittano dell’incontro per allacciare nuovi contatti ed esaminare nuove prospettive di cooperazione.Il dibattito si concentra sullo stato e le prospettive di sviluppo delle relazioni economiche tra l’Italia e la Polonia, che costituiscono una parte importante del mercato comunitario. L’anno scorso gli scambi commerciali italo-polacchi hanno superato i 36 miliardi di euro e l’Italia si è classificata al sesto posto tra gli importatori di prodotti polacchi e al quarto per il processo di esportazione verso la Polonia. In questi rapporti, la Lombardia occupa una posizione preminente, in netto distacco rispetto alle altre regioni italiane. Nel contesto delle relazioni economiche tra l’Italia e la Polonia che stanno affrontando con successo le gravi difficoltà causate dalla complessa situazione mondiale, si parla in particolare delle novità sul mercato dell’arredo. I designer e i produttori polacchi presenti quest’anno al Fuorisalone rappresentano diversi settori tra svariati generi di mobili tradizionali e moderni, articoli per l’illuminazione e complementi d’arredo per casa e ufficio.
Matteo Salvini (Ansa)
«Chiederò che sul Piano casa, scoperto nel 2026, parte dei fondi arrivi con gioia ed entusiasmo da parte di un sistema, quello delle banche, che sta facendo margini notevolissimi». Così il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. «Non c'è nessun accanimento nei confronti delle banche. Mi limito a leggere i bilanci. Negli ultimi tre anni le banche hanno fatto 112 miliardi di euro di utili, spesso una parte di questi investimenti coperti da garanzie dello Stato e, quindi, nel caso che tutto andasse bene si va a utile, nel caso non andasse c'è lo Stato che copre e garantisce». Il vicepremier ha spiegato che la richiesta non nasce da una volontà punitiva, ma dal principio di equilibrio e collaborazione tra pubblico e privato. Secondo Salvini, le banche, dopo anni di margini record, possono contribuire concretamente a sostenere misure sociali e infrastrutturali, come il Piano casa, considerato «Una priorita' nazionale per dare risposte a chi oggi non può permettersi un alloggio dignitoso».
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Schlein aveva promesso di abolirle. Ma i potentoni del Pd sono scatenati