2021-12-24
I sindaci più rossi degli Usa scoprono che contro i reati serve più polizia
«Defunding police» era il grido di battaglia elettorale contro Donald Trump. Ma ora che alla Casa Bianca c’è Joe Biden, i reati a San Francisco e Chicago toccano vette mai raggiunte. E i primi cittadini reclamano divise e giudici.Contrordine, compagni! L’elevato tasso di criminalità che affligge molte grandi città americane sta portando alcuni sindaci dem a riconsiderare le loro posizioni in materia di sicurezza. Se fino a qualche mese fa la polizia era vista come una sorta di longa manus del cosiddetto «razzismo sistemico», un bagno di realismo sembra stia facendo adesso cambiare idea a qualcuno. È, in particolare, il caso delle sindache di Chicago, Lori Lightfoot, e San Francisco, London Breed (entrambe appartenenti al Partito democratico). Lunedì, la Lightfoot ha invocato l’aiuto del dipartimento di Giustizia per cercare di ridurre crimine e violenza nella sua città. «In questo momento, oggi, ci sono semplicemente troppe persone violente che camminano per le nostre strade e provocano il caos nei nostri quartieri», ha detto. «So che le persone sono spaventate e i timori sulla sicurezza pubblica, e in particolare sulla violenza armata, compresi i furti d’auto, sono alle stelle», ha aggiunto. In tal senso, la sindaca ha chiesto al dipartimento di Giustizia di inviare agenti Atf (che sovrintendono alle indagini sull’uso di armi da fuoco), procuratori e un maggior numero di sceriffi federali. Tutto questo, sebbene in passato -anche a causa delle pressioni provenienti dall’ala radicale del Consiglio comunale - la Lightfoot sposasse posizioni ben più soft sul crimine.Nel luglio 2020, sostenne per esempio che l’impennata di violenza a Chicago fosse sostanzialmente da attribuirsi all’allora presidente americano, Donald Trump. «Abbiamo troppe armi illegali nelle nostre strade e questo è il risultato diretto di un fallimento di leadership del governo federale. Ecco perché necessitiamo di un cambiamento a novembre e abbiamo bisogno del tipo di leadership che Joe Biden porterà nel nostro Paese», dichiarò. Eppure l’arrivo di Biden alla Casa Bianca non ha migliorato granché le cose. Quest’anno, Chicago ha infatti registrato oltre 1.000 omicidi: un triste record che non veniva raggiunto addirittura dal 1994. In tutto ciò, nella sua proposta di budget l’anno scorso, la Lightfoot inserì l’eliminazione di 618 posti vacanti di polizia, aggiungendo su Twitter: «Sono pienamente consapevole del ruolo complice che i dipartimenti di polizia risalenti ai nostri albori hanno svolto nell’applicazione brutale delle leggi razziste Jim Crow e nell’impedire alle persone di colore di ottenere i nostri pieni diritti di cittadini. E questi non sono soltanto tempi antichi, ma storia recente proprio qui a Chicago». Il cambio di passo non si ferma comunque alle richieste di aiuto rivolte al dipartimento di Giustizia: negli ultimi mesi, la sindaca ha infatti anche criticato la procuratrice distrettuale della contea di Cook (dove sorge Chicago), accusandola di essere troppo blanda. Piccolo particolare: la procuratrice in questione è Kim Foxx, notoriamente spostata a sinistra e finanziata - durante la campagna per la sua rielezione nel 2020 - dal miliardario George Soros con la ragguardevole cifra di 2 milioni di dollari. Quello stesso Soros che sostiene da sempre il depotenziamento delle forze dell’ordine. Il magnate ha infatti anche sovvenzionato il fronte favorevole alla proposta referendaria, volta ad attuare una (cosiddetta) riforma del dipartimento di polizia di Minneapolis: una proposta che è stata poi sonoramente bocciata dai cittadini. Le tensioni tra la Lightfoot e la Foxx dimostrano al di là di ogni ragionevole dubbio il cortocircuito in cui è piombata la sinistra americana.Ma una retromarcia è arrivata anche da London Breed. «Abbiamo bisogno di cambiare registro su come gestiamo la pubblica sicurezza a San Francisco. Sono orgogliosa che questa città creda nel dare alle persone una seconda possibilità. Tuttavia, abbiamo anche bisogno che quando qualcuno infrange la legge ne sia chiamato a rispondere», ha scritto la sindaca sul suo blog il 14 dicembre, specificando una serie di misure che intendeva adottare, tra cui «garantire il finanziamento di emergenza della polizia» e «interrompere le vendite ambulanti illegali di beni rubati». Non solo: la settimana scorsa, la sindaca ha anche sconfessato l’ortodossia liberal, proclamando lo stato di emergenza in alcune aree cittadine funestate da droga e da alti tassi di criminalità. Una conversione sulla via di Damasco, visto che la Breed propose, a luglio 2020, di sottrarre 120 milioni di dollari al budget per la polizia cittadina, con lo scopo di indirizzarli alla lotta contro le diseguaglianze. Da sottolineare che, secondo il Public policy institute of California, nel 2021 San Francisco abbia registrato un incremento di omicidi pari al 5%. Insomma, sembra proprio che anche i sindaci dem si stiano rendendo conto di quali sono gli effetti concreti del taglio dei finanziamenti alle forze dell’ordine: un tipo di politica, questo, che - pur magari appagando la sete ideologica di attivisti fanatici e l’interesse di qualche magnate - indebolisce la polizia, mettendo a rischio le fasce più deboli della popolazione. Forse Trump non aveva allora tutti i torti quando invocava la linea «law and order».
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
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Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)