2023-04-10
Dalla piazza reale a quella virtuale: le nuove forme di tensione degli antagonisti
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L'attacco alle macchinette di sigarette di poche settimane fa potrebbe rappresentare un punto di svolta per i gruppi di protesta, anarchici, di sinistra e di destra. «La facilità con cui ormai è possibile procurarsi strumenti informatici di attacco a reti e sistemi digitali porta il web ad essere un terreno di scontro e di lotta politica tanto quanto le piazze», spiega Pierguido Iezzi, ceo di Swascan. A essere colpiti potrebbero essere anche apparecchi come pompe di benzina o bancomat. La stessa criminalità organizzata potrebbe approfittare di queste vulnerabilità. L’interconnessione continua tra oggetti e la loro eterogeneità rende questo insieme di macchine intelligenti occasioni per potenziali criminali informatici per lanciare un attacco.Lo speciale contiene due articoliL’attacco delle scorse settimane alle macchinette per le sigarette in solidarietà all’anarchico Alfredo Cospito, ancora in sciopero della fame e al 41 bis, potrebbe rappresentare un punto di svolta per le proteste del mondo antagonista. La notizia ha avuto un grande eco in tutto il mondo. E c'è persino chi ha approfittato di trovare le sigarette a soli 10 centesimi, anche se rischia una denuncia. Come è noto, da ormai 4 anni stiamo vivendo un rinascimento a livello digitale. Iot (internet of things), Machine Learning, Intelligenza Artificiale e Blockchain sono diventati le nostre nuove parole d’ordine. E questa Digital Transformation sta creando nuove opportunità per il CyberCrime e sono nate nuovi modelli di attacchi informatici. È quella che più di un esperto ha definitto l’era della CyberCrime Evolution. «La facilità con cui ormai è possibile procurarsi strumenti informatici di attacco a reti e sistemi digitali porta il web ad essere un terreno di scontro e di lotta politica tanto quanto le piazze. In tutta Europa si stanno conoscendo tensioni sociali e forti contrapposizioni, con la mobilitazione fisica di migliaia di persone in segno di protesta alle politiche dei vari govern» spiega Pierguido Iezzi, Ceo di Swascan (Tinexta Group. «La protesta digitale è il risultato di una semplice equazione dove vengono soppesati motivazioni mezzi e opportunità. Nel contesto tecnologico dei nostri tempi, è del tutto normale che agli scontri di piazza e alle manifestazioni anche dure di dissenso sul piano fisico corrisponda un analogo digitale. Non possiamo escludere che nei prossimi mesi a un montare delle proteste avanzi di pari passo un’escalation di questa tipologia di attacchi cyber, questa volta di matrice politica e non criminale». Del resto, è estremamente vario e articolato ormai il mondo dei cybercriminali informatici. E ormai rischia di passare dalla piazza reale a quella virtuale. Ne parlano anche i nostri 007 nell’ultima relazione al parlamento, quando la nostra intelligence spiega come sia stata rilevata tra le frange antagoniste «una diffusione di narrativa tesa a coniugare antimilitarismo, problematiche lavorative, carovita, sostegno ai migranti, questione ambientale e dossier energetico, con l’intento apparso nei fatti, tuttavia, velleitario – di creare cartelli mobilitativi il più possibile unitari e coesi in grado di attribuire maggior peso e visibilità alle proteste». E anzi, «si sono evidenziati tentativi di avviare processi di convergenza anche tra diverse lotte territoriali, come, ad esempio, le mobilitazioni locali che si oppongono, in varie aree del Paese, alle linee ferroviarie ad alta velocità, rivisitate in chiave antimilitarista in relazione al presunto uso di tali infrastrutture per finalità di logistica militare». A questo si aggiungono anche le realtà di estrema destra dove si è confermato un pericolo in costante crescita l’attivismo sul web delle reti internazionali del suprematismo e dell’“accelerazionismo”, «diffusori d’impulsi antisistema d’impronta razziale in grado di esaltare sentimenti di rancore sociale incitare a una risposta violenta e indiscriminata contro il “sistema”». Secondo quanto emerso da diverse operazioni di polizia, «tali ambienti si caratterizzano per l’assenza di una precisa ideologia di riferimento, trattandosi piuttosto di realtà “fluide”, in cui i soggetti coinvolti, spesso giovani, maturano percorsi di radicalizzazione, attingendo, soprattutto in rete, a un diversificato ventaglio di materiale propagandistico, anche di matrice jihadista». Come detto gli attacchi cyber continuano. Quelli contro le macchinette elettroniche possono essere solo l’inizio di una nuova escalation. Al momento le azioni in danno di obiettivi pubblici (43%, in calo di 26 punti percentuali) hanno riguardato per lo più le amministrazioni centrali dello Stato (62% del totale, valore in aumento di 6 punti percentuali rispetto all’anno precedente) e infrastrutture riferibili a enti locali e strutture sanitarie (per un complessivo 20% sul totale). Nella prima parte del 2023 sono state rilevate campagne ostili nei confronti di realtà pubbliche e private operanti nel settore sanitario, dalle quali – anche attraverso lo sfruttamento di vulnerabilità di tipo Sql Injection le formazioni più attive in territorio nazionale (tra cui AnonGhost e LulzSec Ita) hanno esfiltrato dati sensibili ovvero installato “backdoor” su risorse digitali riconducibili ad alcune aziende aanitarie locali e associazioni sindacali di professioni sanitarie. Al di fuori di queste azioni, è stata registrata una progressiva destrutturazione dei gruppi hacktivisti nazionali, in un contesto, tuttavia, nel quale sono stati rilevati fenomeni di aggregazione spontanea di cellule minori collegati al conflitto russo-ucraino a sostegno delle offensive digitali promosse da Anonymous International. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/piazza-reale-virtuale-protesta-antagonisti-2659747275.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="negli-stati-uniti-vengono-hackerati-anche-i-benzinai" data-post-id="2659747275" data-published-at="1680785739" data-use-pagination="False"> Negli Stati Uniti vengono hackerati anche i benzinai La domotica è quella scienza che sfrutta i computer e l’elettronica per il controllo intelligente di dispositivi, in un ambiente domestico. E' il cosiddetto internet delle cose, dal momento che i sistemi domotici sono ormai tantissimi, dal semplice controllo remoto di luci, ad un più intelligente network di micro-controllori e sensori sparsi per casa. I benefici possono essere tanti, soprattutto per persone affette da disturbi motori o malattie. Molti compiti e processi quotidiani sono automatizzati da macchine sempre più specializzate, si pensi alle lavatrici o ai frigoriferi. Ci sono ormai elettrodomestici che sono stati sviluppati per semplificare e ridurre la quantità di lavoro nel lavaggio della biancheria o anche nella classificazione dei cibi, per preservarli meglio o . Mentre i sistemi di allarme sostituiscono le sentinelle nelle mansioni di guardia e sicurezza. Sono tutti esempi d’automazione, piccoli tasselli di domotica a cui nessuno riesce più a rinunciare. Ma è un rischio. L’interconnessione continua tra gli oggetti e la loro eterogeneità rende questo insieme di macchine intelligenti una perfetta occasione per potenziali criminali informatici per lanciare un attacco. L’internet delle cose IoT (Internet of Things) è potenzialmente installabile anche in una struttura datata, basta che abbia energia e connessione internet. Più è innovativo, più è perforabile. L’Intelligenza Artificiale riesce a far gestire da remoto molti processi come il riscaldamento, l’illuminazione, la sicurezza dagli allarmi e le telecamere a circuito chiuso in un’unica interfaccia. Perciò l’ecosistema tecnologico deve essere degno di fiducia, troppo spesso in antitesi con la crescita accelerata in campo design e funzionalità per il continuo evolversi dell’high tech. Questo però comporta insidie potenziali in un'abitazione controllata e gestita da remoto, infatti può essere facile obiettivo per gli hackers a caccia di dati personali, immagini, video, audio e informazioni sensibili per furti, sia fisici che di identità.E poi ci possono essere appunto i casi di attacco hacker alle macchinette per le sigarette, con scritte a favore di Alfredo Cospito e la vendita di bionde ad appena 10 centesimi. Ma negli scorsi anni negli Stati Uniti furono attaccate anche le pompe di benzina per ridurre i prezzi del carburante. La maggior parte delle stazioni di servizio americane utilizza pompe della Wayne Fueling Systems o della Gilbarco Veeder-Root. Gli hacker utilizzando diversi metodi-. A volte bastano persino dei controller a distanza, alcuni in vendita persino su eBay. Ma ci sono stati anche casi di hackeraggio di bancomat, senza nemmeno attraversare l'oceano. Nel 2021 in provincia di Venezia alcuni ladri avevano deciso di assaltare i bancomat della Carige di Mira e di Noale. Non avevano fatto il minimo rumore, perchè hackerando lo sportello elettronico erano riusciti a prelevare 200.000 euro.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.