2020-06-16
Pd pompiere, renziani e Fi all’attacco
Graziano Delrio assolve gli alleati: «Ognuno ha le sue relazioni». Da Anhtonio Tajani interrogazione all'Alto rappresentante Ue. Matteo Salvini: «Sconcerta l'amicizia col regime, anche se gratis».Il Pd si butta a corpo morto a sostegno degli alleati 5 stelle, dopo l'emersione del presunto affaire venezuelano. Tutti gli altri, invece, sparano contro. «Non voglio commentare indiscrezioni giornalistiche della cui veridicità non abbiamo contezza. Ogni partito ha le sue dinamiche, i suoi rapporti e le sue relazioni». Questa l'assoluzione politica in diretta, ieri mattina, di Graziano Delrio, capogruppo alla Camera del Pd, interpellato da Radio 24. Stessa musica dalle seconde file del Pd. Ecco Alessandro Alfieri, capogruppo in commissione Esteri al Senato: «È importante che il M5s abbia smentito subito. Sulle scelte politiche verso il governo venezuelano con il M5s abbiamo sempre avuto posizioni diverse. Non è un mistero. Ma non è questo il punto. Davanti alle notizie che giungono dalla Spagna serve fare chiarezza per dissipare ogni ombra circa le accuse su donazioni che sarebbero state fatte al M5s quando Maduro era ministro degli Esteri». Molto duro il già renziano Sandro Gozi, ora eurodeputato macronista: «Se fossero confermate le rivelazioni del quotidiano spagnolo ABC, saremmo di fronte a un fatto gravissimo». Anche un renziano in attività, l'eurodeputato Nicola Danti, insiste su quanto accade tra Bruxelles e Strasburgo: «Non si può fare certo finta di niente. Il M5s chiarisca subito, anche alla luce dell'attivismo in Europarlamento a favore del regime di Maduro».In convergenza con Italia viva, anche Forza Italia accende i fari sull'Ue: Antonio Tajani si è rivolto all'Alto rappresentante Josep Borrell con un'interrogazione «per chiedere quali azioni intenda avviare la Commissione per verificare se partiti nazionali ed europei abbiano ricevuto finanziamenti dal regime venezuelano e per quanto tempo». Stessi toni da Mariastella Gelmini: «Se quanto riportato dal quotidiano spagnolo fosse confermato, ci troveremmo di fronte a un finanziamento irregolare e segreto da parte di uno dei governi più controversi del Sudamerica alla forza politica che oggi esprime il presidente del Consiglio e che ha la maggioranza relativa in Parlamento».Matteo Salvini ha colto un punto politico importante: indipendentemente dal finanziamento da confermare o da smentire, resta l'indifendibilità del sostegno grillino al regime comunista di Caracas: «Non entro nel merito di finanziamenti che non conosco, quindi non spetta a me dare giudizi. L'atteggiamento amichevole di parte dei 5 stelle nei confronti del regime venezuelano mi ha sempre sconcertato, ma questo anche se fosse gratis. Se non fosse arrivata una lira, il fatto che parlamentari 5 stelle andassero in Venezuela, si facessero fotografare con carnefici e sanguinari della dittatura venezuelana, secondo me è surreale».Fdi, attraverso Carlo Fidanza e Andrea Delmastro, chiede una commissione d'inchiesta: «Vogliamo sapere cosa hanno da dire il ministro degli Esteri Di Maio e i vertici M5s, ma vogliamo ancora di più sapere se l'ipotizzato flusso illegale di denaro c'è stato e se è continuato nel corso degli anni rafforzando il legame incestuoso tra il regime venezuelano e i grillini, che da tempo denunciamo. E per questo vogliamo che venga istituita immediatamente una commissione d'inchiesta parlamentare». Ha parlato anche Mariela Magallanes, la deputata dell'opposizione venezuelana arrivata in Italia sei mesi fa dopo aver subito la revoca dell'immunità parlamentare: «Si tratta di un'inchiesta giornalistica, ma non ci sorprende, perché sappiamo che è una pratica del regime di Nicolás Maduro finanziare alcuni movimenti politici, dirigenti e candidati».