2020-12-10
Padoan in Unicredit viola la sua legge
Quand'era al Mef, sosteneva che per amministrare una banca occorreva aver smesso di fare il politico da due anni. Un regolamento rimasto chiuso nel cassetto del ministero.Nella vita, si sa, cambiare idea è segno di intelligenza. Ma nel caso di Pier Carlo Padoan, il senatore del Pd che si è appena accomodato sulla poltrona di presidente di Unicredit in un fulgido esempio di sliding doors, siamo al genio puro. Quando era ministro dell'Economia e delle finanze, nel 2017, sosteneva che per fare l'amministratore di una banca (e ancor più per esserne presidente), era necessario aver smesso di fare il politico da almeno due anni. È tutto nero su bianco in uno schema di decreto che La Verità ha trovato. E ora che Padoan ha cambiato idea, quelle norme che l'Europa ci ha chiesto di recepire si sono perse nei sotterranei del Palazzo di Via XX Settembre, in modo da non disturbare il cambio di vita dell'ex capo economista dell'Ocse. La materia dei requisiti per diventare banchiere, in Italia, è decisamente ostica e anche nuova. L'ex presidente della Bce, Mario Draghi, che da governatore della Banca d'Italia aveva sperimentato che cosa significhi avere a che fare con una pletora di presidentissimi tutti cavalieri e commendatori, ma a volte neppure laureati o senza alcuna idea di come funzioni una pratica di fido, ha fatto dell'innalzamento del livello professionale dei futuri membri dei cda una delle sue battaglie. Tra i requisiti c'è anche quello dell'indipendenza, per evitare che la concessione del credito sia legata a logiche da «amici degli amici». In Italia, da Popolare Etruria a Popolare Vicenza, passando per Carige e Popolare di Bari, se ne sono viste di tutti i colori. E allora ecco che nel 2017, il Mef prepara uno schema di regolamento (sentita la Banca d'Italia e il Consiglio di Stato) in cui si adegua l'Italia alle nuove norme Ue (del 2013) e alle linee guida della Bce in materia di curriculum degli amministratori. Alla lettera «j» dell'articolo 13, sui «Requisiti di indipendenza», si legge che non si considera consigliere indipendente chi, negli ultimi due anni, ha ricoperto tutta una serie di incarichi pubblici che parte dai «membri del Parlamento nazionale» e con straordinario rigore arriva fino ai «consiglieri circoscrizionali» e ai «presidenti o componenti delle comunità montane». Con una legge così si è tentati di pensare che siamo di fronte a un esercizio di rigore perfino eccessivo, perché vietare a un professore della Bocconi di tecnica bancaria di entrare nel cda di una banca solo perché è stato consigliere in un municipio sembra davvero esagerato. Ma poi, siamo pur sempre in Italia e le cose si aggiustano.Nella primavera 2018, dopo che ha speso 5,5 miliardi dei contribuenti per salvare il Monte dei Paschi, Padoan si candida proprio a Siena e, naturalmente, sbarca a Palazzo Madama. Al Tesoro arriva Giovanni Tria, che a parte l'amore per la Cina non lascerà segno, e il regolamento sui banchieri del terzo millennio resta chiuso nel cassetto. Poi, nell'estate del 2019, il Pd torna al governo e il ministro Roberto Gualtieri si trova in imbarazzo. Per indole, qualunque cosa ci venga chiesta dall'Europa, la farebbe in cinque minuti, come il Mes o l'invito a privatizzate il Monte dei Paschi. Ma questo regolamento, evidentemente, scotta. Il 3 settembre è tutto pronto e viene mandato al Consiglio di Stato, che lo esamina approfonditamente e suggerisce di aggiungere, a quella lista così precisa e penetrante, anche «il caso dei commissari europei». Insomma, si erano dimenticati Paolo Gentiloni, per esempio. Il parere del Consiglio di Stato arriva a Gualtieri il 16 ottobre. Tutto sarebbe pronto per emettere il regolamento. Invece niente. Tre giorni prima, il 13 ottobre, ecco la notizia: «Unicredit rende noto che oggi, 13 ottobre 2020, il consiglio di amministrazione, con il supporto di una task force composta di amministratori indipendenti, guidata dal vice presidente Lamberto Andreotti, ha cooptato all'unanimità il prof. Pier Carlo Padoan quale amministratore non esecutivo, dopo averlo identificato come miglior candidato per la posizione di presidente di UniCredit per il prossimo mandato (2021-2023)». Padoan consigliere giusto in tempo. Adesso, ogni giorno è buono per emettere il decreto. Tanto, una soluzione per aggiustare il suo caso si troverà sicuro. Lui, intanto, sul concetto di indipendenza ha fatto un'inversione a U.
Jose Mourinho (Getty Images)