2025-03-21
«La pace si fa con la forza» ma il Consiglio europeo allunga i tempi del riarmo
Confermato l’appoggio a Kiev, però Orbán si sfila. Intanto Zelensky chiede 5 miliardi di munizioni. Dossier Ursula verso il rinvio a giugno. Meloni: «Sono risorse virtuali».Ucraina, competitività e difesa. Questi i dossier sul tavolo della due giorni di Consiglio europeo ordinario iniziato ieri a Bruxelles. Per tradizione nel consiglio di marzo si affrontano i temi economici, ma le congiunture internazionali hanno spinto i 27 ad aprire i lavori parlando di Ucraina. Subito l’intervento in videocollegamento del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «Il fatto che siano in corso sforzi diplomatici non significa che la Russia debba essere sottoposta a minori pressioni. Dobbiamo continuare a spingere Mosca verso la pace. Insieme a voi, agli Stati Uniti e agli altri nostri partner, possiamo farcela», ha detto Zelensky auspicando che il programma ReArm Europe inizi a funzionare il prima possibile. Il leader ucraino ha anche accolto con favore la proposta dell’Alta rappresentante Ue, Kaja Kallas, di un sostegno da 5 miliardi per le munizioni a Kiev. «Abbiamo bisogno di fondi per i proiettili di artiglieria e apprezzeremmo molto il sostegno dell’Europa con almeno 5 miliardi di euro il prima possibile. Sono necessari investimenti nella produzione di armi sia in Ucraina che nei vostri Paesi. L’Europa ha bisogno di indipendenza tecnologica, anche nella produzione di armi. Tutto il necessario per difendere il continente dovrebbe essere prodotto qui», ha concluso. Secondo alcune fonti c’è stata una visione comune sul fatto che al momento non si stiano svolgendo vere negoziazioni sulla fine del conflitto russo-ucraino. I leader si sono confrontati anche sui modi migliori per influenzare il processo. L’Unione europea ha quindi stabilito di andare avanti nel «sostegno incrollabile» all’Ucraina ma ancora una volta senza l’Ungheria. I leader hanno approvato le conclusioni sull’Ucraina a 26. Per la seconda volta il premier, Viktor Orbán, ha detto no alle conclusioni causa «divergenze strategiche». Orbán non condivide proprio il principio su cui si basa la strategia europea: ottenere la pace attraverso la forza. Non solo Ucraina, anche la situazione in Medio Oriente è sul tavolo dei 27. Il Consiglio europeo «deplora la rottura del cessate il fuoco a Gaza, che ha causato un gran numero di vittime civili nei recenti attacchi aerei. Deplora il rifiuto di Hamas di consegnare gli ostaggi rimasti. Il Consiglio europeo chiede un immediato ritorno alla piena attuazione dell’accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi». Inoltre dai leader arriva anche la condanna alla «recente violenza diffusa contro i civili nella regione costiera della Siria e sollecita le autorità di transizione a garantire la protezione di tutti i civili e che gli autori di violenza siano ritenuti responsabili in conformità con le norme e gli standard internazionali». E sul Libano il Consiglio «accoglie con favore la fine dell’impasse politica», esprimendo «la disponibilità a collaborare con le nuove autorità per stabilizzare la situazione economica e di sicurezza nel Paese». Ma il tema più dibattuto e più urgente resta quello della difesa comune. A detta del premier, Giorgia Meloni: «Le risorse del RearmEu sembrano molte ma sono virtuali. Noi non chiudiamo ai prestiti alla base della clausola di salvaguardia nazionale ma è una scelta che dobbiamo valutare». E sulla scelta di attivare la clausola entro aprile Meloni ha sottolineato: «L’orizzonte ci sembra ravvicinato».Le questioni ancora da risolvere sul riarmo: dettagli del piano, articolazione delle catene del valore in chiave più o meno made in Europe, opzioni sui finanziamenti da negoziare da qui a giugno quando si terrà il prossimo Consiglio europeo, pianificato appositamente all’indomani del vertice Nato dell’Aia, dove i leader dell’Alleanza saranno chiamati a concordare i nuovi target di spesa (probabilmente intorno al 3%). Il Ppe ha ribadito la sua posizione: si a debito comune se mirato alla difesa. «Abbiamo chiesto di aggiungere un’iniziativa che potesse mettere garanzie europee sugli investimenti privati», ha chiarito Meloni a margine del Consiglio. L’Italia, come annunciato dal premier, Giorgia Meloni, si presenta al vertice con la linea che sicurezza e difesa non debbano essere ridotte al riarmo, ma anche con la spinta a tenere viva l’alleanza con gli Stati Uniti. Sul riarmo la proposta italiana è quella di favorire gli investimenti privati con garanzie sul bilancio Ue. Il premier ha avuto un colloquio con il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel quale ha avuto modo di ribadire la necessità di porre l’accento sulla partecipazione del capitale privato, per esempio attraverso il modello Invest-Eu, come proposto da parte italiana, e su strumenti europei davvero comuni che non pesino direttamente sul debito degli Stati. A spezzare il pomeriggio una colazione con il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, seguito dallo scambio su competitività e difesa. Al primo punto ha preso parte anche il capo della Bce, Christine Lagarde. A chiudere la due giorni il tema della migrazione, sul tema Roma auspica «rapidi sviluppi» sulla lista europea dei Paesi sicuri. A margine del Consiglio europeo, Meloni, insieme ai primi ministri danese, Mette Frederiksen, e olandese, Dick Schoof, ha promosso una nuova riunione informale tra alcuni degli Stati membri più interessati al tema delle soluzioni innovative da applicare alla gestione del fenomeno migratorio e in particolare al rafforzamento del quadro legale in materia di rimpatri. Infine il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha avuto in occasione del Consiglio, un colloquio con il commissario al Commercio, Maros Sefkovic, che gli ha permesso di fare il punto della strategia europea in materia di dazi e tariffe, anche alla luce delle recenti misure adottate da parte statunitense.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.