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Osservatorio sul Merito: il valore delle persone rende grande il valore delle istituzioni

Osservatorio sul Merito: il valore delle persone rende grande il valore delle istituzioni

Due figure eccellenti emergono dalla copertina di questo numero di Osservatorio sul Merito. La figura del Comandante generale dei Carabinieri Salvatore Luongo, che incarna con onore e dedizione l’alto valore delle istituzioni repubblicane, simbolo di lealtà e di servizio alla nazione. E accanto a lui il notissimo avvocato penalista e cassazionista Nicodemo Gentile che, con rigore morale e profonda competenza, rappresenta il valore imprescindibile del rispetto della giustizia. La sua voce, nelle aule di tribunale, è espressione viva della tutela delle libertà fondamentali e quindi della democrazia. Entrambe le figure, pur in ruoli distinti, sono custodi dell’equilibrio tra ordine e diritto. Rappresentano due pilastri della nostra convivenza civile: la forza delle istituzioni e la forza della giustizia. Il loro impegno quotidiano onora i princìpi della Costituzione. Sono esempi concreti di come la dedizione al bene comune possa guidare le scelte di chi serve lo Stato.

Sfogliando le pagine del tabloid, le voci di donne e uomini di impresa che reagiscono con forza al difficile scenario geopolitico attuale. Consapevolezza, competenza, autorevolezza. Sono questi i princìpi in cui si riconoscono i capitani coraggiosi protagonisti dell'Italia del merito. Manager, imprenditori, professionisti ma, soprattutto, portatori di istanze di novità, che scendono nell'arena e accendono con intelligenza dibattiti di interesse collettivo. Talento, coraggio, determinazione ma, in primis, capacità. In virtù solamente della cultura del merito e del fare.

Per scaricare il numero di «Osservatorio sul Merito» basta cliccare sul link qui sotto.

Osservatorio sul Merito_ giu_ 25.pdf


Gli istituti sono sempre più collettori di prodotti finanziari e assicurativi: così i «big 7» italiani hanno registrato 21,6 miliardi di utile netto nei primi nove mesi del 2025. Occhio, però, a crediti in sofferenza e choc geopolitici.

Il settore bancario italiano continua a correre. Il margine di interesse si sta stabilizzando o scende con la discesa dei tassi Bce, ma i gruppi maggiori restano redditizi. I sette maggiori istituti hanno registrato 21,6 miliardi di euro di utile netto aggregato nei primi nove mesi del 2025 (+9% anno su anno). Nel terzo trimestre, l’utile è stato 6,5 miliardi, +2% al netto delle voci straordinarie.

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Critichi i migranti? Niente bambini
Getty Images
Nel Regno Unito si proibisce a un veterano di guerra di allenare la squadra di calcio della figlia a causa di un video contro uno straniero che aveva ucciso tre minorenni.

Jamie Michael è un marine, un veterano britannico della guerra in Iraq. Uno che ha visto la morte in faccia per servire il proprio Paese. Quello stesso Paese, il Regno Unito, che ora non gli permette di allenare la squadra di calcio della figlia perché, in un video su Facebook, Jamie ha definito i migranti «psicopatici» e «feccia» dopo un terribile fatto di cronaca.

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Osservatorio sul Merito: la chiave per comprendere l’Italia che cambia
Una fotografia limpida e concreta di imprese, giustizia, legalità e creatività come parti di un’unica storia: quella di un Paese, il nostro, che ogni giorno prova a crescere, migliorarsi e ritrovare fiducia.
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Non usa il neutro per i transessuali: finisce incatenato davanti al giudice
Enoch Burke (Getty Images)
Continua la battaglia di Enoch Burke, che rimarrà in un carcere popolato da stupratori pure a Natale. Maltrattato dalla Corte: «È una presenza maligna e minacciosa, un intruso che perseguita la scuola».

Il giudice Brian Cregan ha deciso che Enoch Burke resterà in carcere fino a quando non avrà fatto ammenda, non si sarà mostrato pentito di avere offeso la Corte e non la smetterà di presentarsi nella sua ex scuola, l’istituto che lo ha cacciato ormai nel 2022. Burke è ancora in carcere e potrebbe dunque restarvi fino a Natale. Si trova nella prigione irlandese di Mountjoy, popolata per lo più da stupratori e persino da un killer, passa il tempo a leggere la Bibbia e partecipa in collegamento alle udienze che lo riguardano. Alle stesse udienze non possono invece partecipare i suoi famigliari, che martedì sono stati allontanati dall’aula dallo stesso Cregan. Martedì il tribunale ha discusso l’ennesimo ricorso di Burke, rispedendolo al mittente. E il giudice Cregan non ha usato parole dolci, anzi. A suo dire, Burke «non è in carcere per le sue opinioni sul transgenderismo, che ha pienamente diritto di avere». È detenuto, aggiunge Cregan, per aver offeso l’Alta Corte e per essere entrato più volte nella sua ex scuola.

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