Omotransfobia, Pro Vita & Famiglia: «Renzi ammette che il gender esiste»

Omotransfobia, Pro Vita & Famiglia: «Renzi ammette che il gender esiste»
Matteo Renzi (Ansa)

«Lo ammette anche Matteo Renzi che sicuramente non è un fan di Pro vita & Famiglia quando chiede di togliere i riferimenti all'identità di genere e alle scuole nel Ddl Zan: il gender c'è e non deve entrare nelle scuole!» così Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia onlus dopo aver letto l'intervista del leader di Italia Viva su Fanpage.

«Come abbiamo già avuto modo di dimostrare nel nostro dossier gender - conclude Jacopo Coghe, vice presidente della onlus - Pro Vita & Famiglia riceve continuamente segnalazioni di progetti ispirati alla teoria gender applicati nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Queste vergognose "lezioni" avvengono già nelle aule scolastiche senza il Ddl sull'omotransfobia e spesso vengono nascoste nei corsi contro il bullismo per poi rivelarsi corsi sulla teoria gender. E ora che anche il leader di IV lo ammette, ci chiediamo con quale faccia Alessandro Zan oggi scriva e comunichi che la teoria gender sarebbe una fake creata da Salvini e Meloni? Se non vuole ascoltarci, ascolti Matteo Renzi, a cui deve la sua elezione ai tempi».

Elkann lascia a casa 1.000 lavoratori
John Elkann (Ansa)
Dopo gli esuberi di Pomigliano e Melfi, Stellantis ha siglato un accordo per le uscite incentivate di 200 dipendenti di Termoli. Il sito che doveva dar vita alla gigafactory.
Bruxelles adesso vuol decidere pure chi può fare affari con i Paesi europei
Ursula von der Leyen (Ansa)
Approvata a Strasburgo una modifica regolamentare: alla Commissione persino il potere di bloccare le operazioni straniere negli Stati membri. La spinta di Francia e Germania. Ora palla alle capitali Ue.
Mentre la case europee chiudono le catene di montaggio in nome del Green deal per sopperire all’inquinamento asiatico, i gruppi di Pechino fanno il record di vendite di vetture tradizionali. L’elettrico da noi non sfonda e Xi l’ha capito prima di Ursula.
Dopo la Champions, Champs Élysées al rogo
Tifosi del Paris Saint-Germain (Getty)
A Parigi, orde di «tifosi» provenienti dalle periferie festeggiano la finale raggiunta dal Psg incendiando auto e devastando vetrine. Emmanuel Macron, che pensa solo a imbellettarsi davanti agli occhi dei leader stranieri, dimentica la sicurezza interna. E questi sono i risultati.
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy