Omotransfobia, Pro Vita & Famiglia: «Renzi ammette che il gender esiste»

Omotransfobia, Pro Vita & Famiglia: «Renzi ammette che il gender esiste»
Matteo Renzi (Ansa)

«Lo ammette anche Matteo Renzi che sicuramente non è un fan di Pro vita & Famiglia quando chiede di togliere i riferimenti all'identità di genere e alle scuole nel Ddl Zan: il gender c'è e non deve entrare nelle scuole!» così Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia onlus dopo aver letto l'intervista del leader di Italia Viva su Fanpage.

«Come abbiamo già avuto modo di dimostrare nel nostro dossier gender - conclude Jacopo Coghe, vice presidente della onlus - Pro Vita & Famiglia riceve continuamente segnalazioni di progetti ispirati alla teoria gender applicati nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Queste vergognose "lezioni" avvengono già nelle aule scolastiche senza il Ddl sull'omotransfobia e spesso vengono nascoste nei corsi contro il bullismo per poi rivelarsi corsi sulla teoria gender. E ora che anche il leader di IV lo ammette, ci chiediamo con quale faccia Alessandro Zan oggi scriva e comunichi che la teoria gender sarebbe una fake creata da Salvini e Meloni? Se non vuole ascoltarci, ascolti Matteo Renzi, a cui deve la sua elezione ai tempi».

La vendetta della Corte dei Conti
Giancarlo Giorgetti e Giorgia Meloni (Ansa)

Sulla sentenza con cui la Corte dei Conti ha bocciato il Ponte sullo Stretto ci sono le impronte digitali di quella parte della magistratura che si oppone a qualsiasi riforma, in particolare a quella della giustizia, ma anche a quella che coinvolge proprio i giudici contabili.

La Corte dei Conti sarà ribaltata ma chi ci lavora non vuole la riforma
Ansa
Il provvedimento, ora al Senato dopo l’ok della Camera, mira a introdurre misure più garantiste per i pubblici amministratori e a fissare un tetto per gli eventuali risarcimenti. Anche in questo caso, l’Anm contabile frigna.
Nuova vetta del degrado a Milano: egiziano stende i panni in Duomo
Il clochard ha anche minacciato gli agenti. Silvia Sardone (Lega): «Sala ha nulla da dire?».
Sono 477, stipendi fino a 15.000 euro
Guido Carlino, presidente della Corte dei conti (Ansa)
I magistrati «dei numeri», a fine carriera, possono arrivare a prendere emolumenti da nababbi e pure arrotondare con incarichi esterni. Il loro capo fu nominato da Giuseppe Conte.
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